The fountain - L'albero della
vita (D. Aronosfky, 2006)
Thomas Creo è rispettivamente un conquistador, uno scienziato e un astronauta
che vuole vincere la morte e salvare la donna che ama, Isabel: una scrittrice,
una regina, un pensiero fatto albero di vita. Il viaggio epico di Thomas ha
inizio nella Spagna del sedicesimo secolo, governata da Isabella e minacciata
dal Grande Inquisitore, prosegue nello studio di un biologo del ventunesimo
secolo e termina con un esploratore del futuro in viaggio verso Xibalba, una
nebulosa lontana. Tre storie, un personaggio e un solo amore per tre periodi
temporali che confluiranno davanti all'Albero della Vita, una pianta leggendaria
la cui linfa dona a chi la beve la vita eterna.
Combinando la cultura
Maya con quella biblica, Aronofsky crea un mondo nuovo, che risulta familiare
perché risponde a esigenze conoscitive e classificatorie presenti a tutte le
società. Modelli archetipici noti e miti di creazione e di fondazione della
realtà condivisi, che soddisfano il bisogno di cercare spiegazioni e di darsi
ragione sul bisogno di infinità ed eternità.
Laboratorio Creativo FusoLab in collaborazione con l'Ass. Culturale Nuovi Orizzonti Latini presenta
Bajo Juárez, la ciudad devorando a sus hijas / Bajo Juárez la città che devora le sue figlie.
Dir: Alejandra Sánchez e José Antonio Cordero, Messico, 2007, 96’, V.O. Spagnolo. sott. italiano
Presentazione del documentario a cura della Dott.ssa Cecilia Rinaldini, giornalista RAI.
Il documentario si concentra intorno al fenomeno della violenza sulle donne nella città di Juárez, in Messico. Per la realizzazione del documentario, entrambi registi hanno fatto una profonda ricerca di sette anni. Bajo Juárez ha vinto numerosi Premi nei festival messicani ed internazionali.
Domenica 07-03-2010: Eraserhead – La mente che
cancella (D. Lynch, 1977)
Uno stralunato e disadattato figuro e sua moglie, donna vittima di una famiglia
totalmente folle,
prodotto di una società dei bassifondi in una città grigia
e industrializzata, hanno un figlio.
La creatura è mostruosa, ma l'uomo
cerca di allevarla, in una situazione sempre più allucinata
ed esasperata.
La trama sembra quasi un pretesto per farci precipitare nelle follie di
Lynch,
in cui il logico scompare per lasciare posto ad una serie di metafore
simboliche, un affresco
malato della diversità e del delirio. Espressionista
e surrealista fino all'inverosimile,
ricco di inquadrature che si
trasformano in pochi secondi, i rimandi allucinati al mondo
dell'assurdo, i
terrificanti rumori e i suoni dilatati e distorti fino all’inverosimile,
annichiliscono
i sensi dello spettatore rapito da sequenze di immagini oltre
ogni controllo.
In una megalòpoli, capitale di un non identificato Paese,
imperano il Potere e la Burocrazia. Nulla e nessuno sfugge al sistema
computerizzato del Dipartimento informazioni. Contro l'indifferenza e la follia
collettiva resta a lottare una sparuta minoranza di ribelli: dei terroristi
bombaroli che cercano di minare il sistema attraverso il sabotaggio, agli ordini
dell'inafferrabile Harry Tuttle, idraulico sovversivo. Protagonista del film è
però il sognatore Sam, addetto agli sterminati archivi del Dipartimento
Informazioni, che oppone al grigiore della "routine" ed alla ossessività del
Grande Sistema la sua possibilità di evadere nel sogno liberandosi dalla
tecnologia e dai vapori industriali della città per raggiungere in volo la sua
amata, finché non si imbatte in un errore che ha provoca l'arresto di una
persona innocente... A partire da una tragica casualità prende il via l’epopea
di Sam, invischiato nell'intrigo politico per aver seguito unicamente le vie del
cuore. Film di enorme impatto visivo: coreografico, immaginifico, dissacrante e
allucinatorio, e punteggiato da un geniale e umoristico pessimismo.
21-02-10: Blade Runner (Ridley Scott 1982, 117 minuti)
Rick Deckard, poliziotto-killer poco amante dei suoi stessi simili, si muove su di una Terra post-apocalittica, battuta perennemente da piogge radioattive. Il suo compito è eliminare androidi ribellati al sistema che li rende schiavi. Ma Deckard è un uomo disilluso, stanco di sopprimere creature viventi a sangue freddo, creature che forse sente più simili a sè degli stessi umani, con la loro voglia di sopravvivere e con la loro scarsa empatia. E' però chiamato a compiere il suo lavoro e a scontrarsi con l'ultima generazione di androidi, i Nexus 6: forti, intelligenti, agili, i Nexus 6 mal tollerano la loro condizione di sfruttati.. Liberamente ispirato al romanzo di P. Dick Do Androids Dream of Electric Sheep?, precursore del filone cyberpunk, con la pellicola di Scott il genere science-fiction subisce alcune profonde innovazioni stilistiche (l’ambientazione caotica e claustrofobica dello spazio urbano, le musiche evocative di Vangelis, le forti suggestioni visive) e tematiche (l’aspetto filosofico nella dialettica tra la natura umana e l’androide, identità e alterità, il tema dell’incomunicabilità) che renderanno il film un cult-movie del cinema di fantascienza.
Al centro di una incolta regione industriale esiste una
misteriosa Zona, di accesso proibito dalle autorità, dove molti anni prima
precipitò un meteorite – o un'astronave? – sprigionandovi una potenza magica,
capace di esaudire i desideri di chi riesce ad arrivarvi. Guidati da uno
“stalker”, uno scrittore e uno scienziato penetrano nella zona proibita. Durante
l’avventuroso viaggio emergono particolari inquietanti sulle caratteristiche di
ciascuno e della Zona stessa. La Zona è insidiosa, numerosi sono i trabocchetti
mortali e via via che il film procede essa assume caratteristiche simili al
funzionamento dell’inconscio... Liberamente ispirato al racconto lungo Picnic
sul ciglio della strada (1971) dei fratelli Arkadij N. e Boris N. Strugackij,
scrittori di fantascienza, il 5° film di A. Tarkovskij, e l'ultimo che girò
nell'URSS, è, nella sua enigmatica compattezza, un'opera affascinante: arcana,
poetica, crudele, fa del mistero di un luogo un’estetica dell’inconscio
In un lontano futuro, una potente colonia di esseri immortali domina la comunità
con l'aiuto di violenti Sterminatori. Il titolo della pellicola, Zardoz, deriva
dal celebre libro di favole di Frank L. Baum del 1900 "The Wonderful WiZARD of
OZ" e la storia - ambientata nell'anno 2293 - è un misto di fantascienza
filosofica e cerebrale. Il film è incentrato sul personaggio di Zed (Sean
Connery), sterminatore che si trova improvvisamente proiettato in un Vortice,
spinto da motivazioni misteriose. Zed è un elemento esterno, perturbante, dotato
di una carica distruttiva in grado di far crollare il fragile equilibrio su cui
si basa la società degli immortali, un mondo ormai cristallizzato e senza
prospettive di sviluppo. Cult-movie girato con mezzi modesti, Zardoz risente
molto (visivamente) dell’influsso della psichedelia e fluttua tra la tematiche
del primitivismo post-apocalittico e della distopia (il rovesciamento da incubo
dell’utopia), caratteristiche della fantascienza del Novecento.
Proiezione "VIDEOCRACY, BASTA APPARIRE"
di Erik Gandini (Svezia - 2009 - 85')
Un documentario che, a partire dalla trasmissione di uno strip casalingo di una delle prime televisioni private, affronta il tema del potere della televisione in Italia grazie a materiale di repertorio, a interviste esclusive a Lele Mora e a Fabrizio Corona e alla storia di un giovanotto fortemente intenzionato a diventare il Van Damme cantante della televisione.
Un mondo misterioso e atemporale, una mistica maledizione, una battaglia epica:
Princess Mononoke è una storia di valori, di magia, di crescita. Afuckaka,
principe di un villaggio orientale, si trova a difendere i suoi concittadini
dall'improvviso attacco di un demone con le sembianze di un cinghiale. Afuckaka
ha la meglio, ma rimane ferito ad un braccio ed è costretto a portare la
terribile maledizione d'odio trasmessa dallo spirito dell'avversario che prima o
poi lo condurrà alla morte. Il principe parte allora verso ovest, per cercare le
cause dell'attacco e della maledizione e arriva nella Foresta del Grande Dio
Cervo, dove è in atto una guerra fra gli umani, cercatori di ferro, e gli
spiriti della natura che assumono forme animali. Insieme a questi ultimi
combatte anche una ragazza cresciuta dai Mononoke, gli spiriti-lupi: San. Tra i
temi del film spicca l'attenzione all'ambiente, le difficoltà dell'uomo in un
epoca di cambiamenti, il rapporto tra progresso e natura e il ruolo centrale de
i personaggi femminili nella storia