18-04-2010: The hurt locker di K. Bigelow
(U.S.A., 2008)
I 40 giorni al fronte, in Iraq, di una squadra di artificieri e sminatori
dell'esercito statunitense, unità speciale con elevatissimo tasso di mortalità.
Quando tutto quel che resta del suo predecessore finisce in una "cassetta del
dolore", pronta al rimpatrio, a capo della Unità per la dismissione di esplosivi
arriva il biondo William James, un uomo che sembra non conoscere la paura della
morte. Il racconto procede dritto e ansiogeno, come la camminata
dell'artificiere dentro la tuta, vera e propria passeggiata sulla luna di un
dead man walking; ci sono i crismi del genere – il soldato che ha paura, le
scazzottate alcoliche- ma ridotti all'osso; e c'è l'eroe, un Davide che affronta
il Golia dell'esplosivo a mani nude. Quel che conta è il deserto dell'anima, il
buio della guerra che s'avvicina e attira a sé un uomo intelligente (in grado di
capire in pochi secondi il nemico che ha di fronte, il tipo di bomba) come il
fuoco attira una falena...