20090209_cinestesie_thumb.jpgIn Distretto 13 – Le brigate della morte assistiamo quasi in tempo reale (dal tramonto alla sera) all’agguato di una banda di teppisti assassini ad un isolato commissariato di polizia, alla periferia di Los Angeles. Le “brigate” sono legate da un patto di sangue, ma non sappiamo chi sono realmente e cosa vogliono. Nella loro delirante ferocia non sono personaggi umani né tanto meno hanno dei problemi morali, somigliano piuttosto agli zombie (quasi una metropolitana “notte dei morti viventi”). Niente sociologia, solo la resa spettacolare di un'atmosfera d'incubo. Secondo film a basso costo scritto e diretto dal 28enne J. Carpenter, film cult per la giovane critica degli anni '70, che rinuncia a qualsiasi pretesa sociologica e riesce a suggerire un clima di allucinata tensione che sfiora l'onirico.

 

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Per la rassegna “Il collasso della gestione della proprietà intellettuale e della mercificazione delle informazioni nell'era digitale” di Documentaria, il cineforum dalle tematiche storico-politiche, questa settimana:

Giovedì 5 febbraio h. 21.30
Revolution OS II
di Arturo di Corinto
Italia - 2006 - 74''

Il primo documentario italiano sulla storia dei movimenti Open Source e Free Software ,che aggiorna la cronologia della “rivoluzione” che ha cambiato il modo d'intendere il software attraverso le voci dei suoi protagonisti come Richard Stallman , Linus Torvalds , Benjamin “Mako” Hill. Una chiave per capire lo scontro tra Windows e Linux, per spiegare le strategie commerciali di Microsoft, per avere una visione sul mercato del software di oggi e del prossimo futuro. 

20090201_cinestesieciclo_thumb.jpgDomenica 1 febbraio
ore 21:30


Proiezione film “I guerrieri della notte” di Walter Hill (1979, 93’, USA)

Nel Bronx, durante un raduno di tutte le bande di New York, il capo della più importante gang è assassinato dal fanatico capo dei Rogues, ma la colpa ricade sui Warriors, banda poco nota di Coney Island. Senza il loro capo, ucciso per ritorsione, gli otto Warriors disarmati dovranno arrivare all’altro capo della città, affrontando scontri, agguati, duelli in una geometrica attraversata che somiglia a quella di una partita di baseball, dove i treni della metropolitana sono le basi. Superbo frutto dell'iperrealismo, è un film fantastico che ha la tensione visionaria di un incubo da droga, la struttura narrativa di un film di guerra e le cadenze, l'artificiosità di un cartoon, l'eleganza grafica e la coreografia di un musical.

 

 

 Per un problema tecnico la proiezione di documentaria di stasera ha subito una variazione si proietterà:

Amore e rabbia
di Carlo Lizzani, Jean-Luc Godard, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini.

100 min. - Italia 1969.

Ci scusiamo con tutti per l'incoveniente

 

20090125_cinestesie_thumb.jpgCon una durezza quasi insostenibile, Monicelli ci presenta un crudo ritratto del borghese medio, così piccolo di fronte ad una società che lo opprime e al contempo apparente soddisfatto di quell'esistenza impregnata di una routine ripetitiva dove ogni giorno sembra l'esatta copia del precedente. L'unica preoccupazione di questo piccolo uomo non è tentare di cambiare la sua insipida vita, ma quella di evitare che all'adorato figlio tocchi la stessa sorte. Vuole tenere suo figlio lontano dalla mediocrità di una vita asservita al potente (paradossalmente muovendosi in quella stessa mediocrità) e fa davvero di tutto in una prima parte comica, impregnata però di una tragicità che sembra ripresa direttamene da Pirandello. Ma tutto cambia e il semplice borghese si trasforma in un angelo vendicatore...

 

 

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Rassegna: Evoluzione  e rivoluzioni; conflitti sociali e politici del mondo moderno
Proiezione:
“ Vogliamo anche le rose “
Regia : Alina Marazzi    - Italia (2007) - 85'


Info: documentaria (chiocciola) fusolab.net

Anita, Teresa e Valentina  non si sono mai incontrate.  Hanno vissuto nell’Italia degli anni  sessanta e settanta, in età diverse e in città lontane.  Le loro storie vere, riportate in diari privati sono testimonianza dell'evoluzione del costume femminile attraverso lotte famigliari e politiche, personali e collettive, per affermare autonomia  identità e diritti in un Paese patriarcale.

{tag 68}  {tag Documentaria} {tag Alina Marazzi}

20090111_cinestesie_thumb.jpgIl film inizia con una telefonata dalla signora Pina, che chiama la società Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica, in cui Fantozzi "presta tragicamente servizio", poiché ha perso le tracce del marito da ben diciotto giorni. Si scoprirà, a seguito di ricerche non certo scrupolose, che egli era stato murato vivo negli ex gabinetti dell'azienda...Il contenuto comico, composto di satira, che ha come oggetto preferito i nostrani vizi (favoritismi, menefreghismo, ruffianeria e poltronaggine), di surrealismo, che amplifica a dovere le situazioni, e di puro slapstick, che trova solido appoggio sulla grande mimica di Villaggio, è esplosivo. Una maschera universale, in cui è impossibile non identificarsi almeno in parte, e che suscita una naturale tenerezza grazie alla sua intrinseca vena tragicomica, elemento tipico e vincente della classica commedia all'italiana

 

 

20081214_Cinestesie_thumb.jpg“Le cose che possiedi, alla fine ti possiedono!” questo è il tema dominante di Fight club. Il film presenta una società dove il comfort è l’unità di misura di un uomo che è schiavo dei beni materiali. Il fight club non è come la boxe, dove si perde o si vince. I membri del fight club combattono una “guerra spirituale” che ha uno scopo “rivoluzionario”: la riscoperta della forza vitale umana, annichilita dai Diktate della società contemporanea. Il fight club non è neanche un’elite di “prescelti”: “Tu non sei speciale! Tu sei solo la canticchiante e danzante merda dell’universo” continua a ripetere Durden ai suoi “discepoli”. Nonostante il fight club possa sembrare un’attività violenta, non lo è.

 

 

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Rassegna: Evoluzione  e rivoluzioni; conflitti sociali e politici del mondo moderno
Proiezione: “ 68 l’utopia della realtà “
Regia : F.Vincentini Orgnani   - Italia (2006) - 90'

Info: documentaria (chiocciola) fusolab.net

Un punto di rottura con il passato, le radici di molte discussioni ancora aperte.  Partendo dall’America e dalla beat generation, il racconto delle pulsioni, dei sogni di libertà e di emancipazione, delle trasformazioni socio culturali innescate dalle lotte studentesche ed  operaie, di una stagione destinata ad incidere in maniera profonda nella politica, nel costume e nella società del bel paese .

{tag 68} {tag utopia {tag Documentaria} {tag F.Vincentini Orgnani}

20081207_cinestesie_thumb.jpgVenuto in possesso di strani occhiali neri, un operaio disoccupato di Los Angeles scopre che molti esseri umani sono, in realtà, extraterrestri che cercano di condizionare l'umanità con messaggi subliminali. Aiutato da un compagno nero, affronta gli invasori. Ritornato al basso costo, Carpenter fa il suo film fantastico più scopertamente politico, impregnato di succhi libertari. Contrariamente ai film di SF degli anni '50, gli alieni non sono più comunisti, ma yuppies reaganiani, liberali e affaristi. E la riscossa viene dalla classe operaia.