{tab=La Rassegna}
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In Distretto 13 – Le brigate della morte assistiamo quasi in tempo reale (dal
tramonto alla sera) all’agguato di una banda di teppisti assassini ad un isolato
commissariato di polizia, alla periferia di Los Angeles. Le “brigate” sono
legate da un patto di sangue, ma non sappiamo chi sono realmente e cosa
vogliono. Nella loro delirante ferocia non sono personaggi umani né tanto meno
hanno dei problemi morali, somigliano piuttosto agli zombie (quasi una
metropolitana “notte dei morti viventi”). Niente sociologia, solo la resa
spettacolare di un'atmosfera d'incubo. Secondo film a basso costo scritto e
diretto dal 28enne J. Carpenter, film cult per la giovane critica degli anni
'70, che rinuncia a qualsiasi pretesa sociologica e riesce a suggerire un clima
di allucinata tensione che sfiora l'onirico.
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