Inaugurazione mostra
“LA VILLE À L'ENVERS - IL MONDO ALLA ROVESCIA”
Doppia personale d'illustrazione con installazione site-specific
di Francesca Mariani e Chiara Luzi

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La Ville à l'envers: installazione site-specific itinerante composta da una trentina di case di cartone, realizzate con materiale di riciclo, collage e illustrazioni inedite che creano una città al contrario. E' il ribaltamento metaforico delle regole, liberazione dagli schemi imposti attraverso la creazione di un mondo alla rovescia, che scaturisce dall'espressione artistica di Francesca Mariani e Chiara Luzi.
Invito a perdersi e ri-conoscersi nell'immaginario capovolto delle due artiste, in doppia personale negli spazi di Fusolab.

Francesca Mariani, impossibile da de-scrivere.
Come un'acrobata che si reinventa ogni volta sul filo teso e lucente da percorrere, con le stelle ritagliate sul soffitto, i lustrini, lo slancio, la paura, la delicatezza, l'audacia.
Non fa passare nemmeno un giorno senza tracciare una linea.
francescamariani.devartstudio.com

Chiara Luzi:
Nata trentadue anni fa, illustratrice dentro, in lotta perenne con tubetti di acrilico, schizzi di china e pennelli sfibrati. Le sue illustrazioni sono lievi rappresentazioni del suo modo di essere; nascono da segni nervosi che si intrecciano leggeri sul foglio... ad oggi lavora con case editrici italiane.
www.chiaraluz.blogspot.com
A cura di Occhirossi

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Se l’unica lente per leggere il presente è la visione dei media su collasso finanziario, crack, crisi dei mercati, licenziamenti, cassa integrazione, esuberi, disoccupazione, noi abbiamo voluto coinvolgere tutte e tutti in una narrazione diversa della crisi in cui siamo immersi.

Lo abbiamo fatto attraverso il linguaggio della fotografia e del video, allargando poi l’invito anche a scrittori e scrittrici. Attraverso il blog narratingcrisis.org stiamo raccogliendo le foto e gli scritti di chi vuole raccontare le proprie esperienze di vita in costante equilibrio precario.

Dentro e oltre la “crisi”, un modo per incrociare sguardi diversi su una condizione di vita che ci accomuna.

Accanto alle foto raccolte sul blog e ai testi inediti ispirati alle fotografie, proietteremo la video-inchiesta “IN-PrecaVideo: interviste precarie in tempi di crisi”: un viaggio tra voci, volti, percorsi, e generazioni accumunate da un’ instabilità di vita chiamata “precariato”.

Sullo sfondo una crisi che non investe solo il lato economico della vita, ma che intacca in maniera ancora più grave la capacità di desiderare e progettare.

ROVESCIA LA CRISI, ALLARGA IL TUO SGUARDO!


occhirossifestival.org

narratingcrisis.org


In corso fino al 27 Novembre
Inaugurazione mostra “Saranno abusivi” di But & HOGRE

"Calcio, notizie oroscopo e tanto altro" non verranno trattati nella mostra/installazione di cartelloni abusivi a cura di But & Hogre.


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"La loro vita fu dedicata all'isolamento e alla concentrazione del radio e del polonio, presenti in piccolissime quantità nella pechblenda proveniente da Jáchymov. Si tratta di un minerale radioattivo, ed è una delle principali fonti naturali di uranio. I coniugi notarono che alcuni campioni erano più radioattivi di quanto lo sarebbero stati se costituiti di uranio puro; ciò implicava che nella pechblenda fossero presenti altri elementi. Decisero così di esaminare tonnellate di pechblenda riuscendo così, nel luglio del 1898, ad isolare una piccola quantità di un nuovo elemento dalle caratteristiche simili al tellurio che fu chiamato polonio. Il resoconto di tale lavoro, unitamente a quello immediatamente successivo che portò alla scoperta dell'ancor più radioattivo radio, divenne la loro tesi di dottorato."

Qui alcune immagini:
http://www.flickr.com/photos/butomg/4931803797/sizes/l/in/photostream/
http://www.flickr.com/photos/butomg/4925950741/sizes/l/in/photostream/
http://www.flickr.com/photos/hogreman/4925976295/sizes/l/in/photostream/
http://www.flickr.com/photos/hogreman/5331407509/sizes/l/in/photostream/

Fino al 29 maggio

Inaugurazione mostra di illustrazioni e fumetti
“OCULAR SPECTACULAR” di Eleonora Antonioni

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Eleonora Antonioni lavora da anni come fumettista, illustratrice e storyboardista. Dopo aver conseguito il diploma alla Scuola Internazionale di Comics nel 2005 ha collaborato con diverse case editrici italiane come disegnatrice ed ha partecipato a numerose mostre a Roma e a Milano.

Fino al 29 maggio

mostra di illustrazioni
“VOLEVAMO CHE GLI OGGETTI FOSSERO MIGLIORI DI NOI” di Antonello Silverini


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"A tela finita la tela riappare. L’oscurità si è vestita di bianco, per accecarti senza spavento.
Solo i pupazzi di neve si salveranno alla fine della bufera, solo i giocattoli e gli orologi sopravvivranno agli uomini e al tempo. È la rivolta delle cose. Volevamo che gli oggetti fossero migliori di noi. Volevamo che avessero un’anima: hanno preso la nostra, che non è candore."
(Presentazione della mostra di Maler)

INGRESSO GRATUITO
Inaugurazione mostra di fumetti tratta dal libro
“Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia”
di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso edito da BeccoGiallo

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Dalle testimonianze inedite degli amici e del fratello Giovanni, due giovani autori siciliani ricostruiscono la figura di Peppino Impastato, simbolo della lotta contro la mafia e di coraggioso impegno civile.

Giuseppe “Peppino” Impastato nasce a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948. A soli trent’anni, nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978, viene assassinato con una carica di tritolo lungo la ferrovia Palermo-Trapani per aver denunciato speculazioni e affari di mafia, in primo luogo quelli legati al boss siciliano Gaetano Badalamenti. La sua storia - dalla militanza politica giovanile all’esperienza di controinformazione condotta dai microfoni di Radio Aut - è stata raccontata nel film I cento passi di Marco Tullio Giordana.
Alla mafia, Peppino si è ribellato con le armi che i boss odiano di più: l’ironia e lo sfottò.
dalla prefazione di Lirio Abbate, autore de I Complici con Peter Gomez (Fazi, 2007)
Peppino è un personaggio ancora scomodo: si prova disperatamente a istituzionalizzarlo, ma ci si accorge che la sua figura e la sua carica eversiva rischiano di spalancare orizzonti pericolosi per l’ipocrisia del perbenismo borghese e il conformismo generalizzato.

Salvo Vitale, braccio destro di Peppino

In corso fino al 23 aprile
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Inaugurazione mostra di illustrazioni “MIND TRICKS” di Giovanni Simoncelli

Tratti semplici, a volte minimali, che si tuffano in complesse meccaniche mentali, scoperchiano mondi interiori ungendosi di una varietà di umori che nascono dagli eventi quotidiani.
Dinamiche intestine, autosabotaggi, psicologie messe a nudo e amori ingarbugliati, rappresentati attraverso
un disegno più alla ricerca di eleganza che di clamore.

Opere digitali, tra arte, illustrazione e fumetto che guardano, spesso con occhio divertito, agli scherzi mentali a cui ci sottoponiamo, più o meno consapevolmente.


Giovanni Simoncelli nasce a Roma il 21 dicembre 1983 ed attende il suo ventinovesimo compleanno con una certa preoccupazione.
Divide il suo tempo tra arte, architettura, design, grafica e fumetto con rapporti variabili nei mesi, ma il suo impegno maggiore resta quello profuso nel tentativo di diventare un buon essere umano.
Ha pubblicato qualcosa, ed ha realizzato lavori grafici per alcuni gruppi musicali. Ha messo su anche un certo numero di mostre, ma resta tutt'ora un pessimo venditore del proprio lavoro.

Fino al 3 aprile



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INAUGURAZIONE MOSTRA DI FUMETTI “TU DOV’ERI IL 12 DICEMBRE DEL 1969?” tratta dalla graphic novel “Piazza Fontana” di Francesco Barilli e Matteo Fenoglio, edita da BeccoGiallo.

Saranno presenti gli autori.

“Se la storia è la spiegazione del presente, Piazza Fontana è la prima spiegazione dell’attuale degrado morale e politico del paese” (Aldo Giannuli, dalla prefazione di Piazza Fontana, BeccoGiallo, 2009).
Milano, 12 dicembre 1969. A metà pomeriggio la Banca Nazionale dell'Agricoltura in Piazza Fontana è ancora affollata per le contrattazioni del mercato agricolo e del bestiame, che per tradizione si tengono di venerdì. Alle 16 e 37, nel salone principale dell'edificio, esplode una bomba collocata per provocare il più alto numero di vittime: al piano terra, sotto il tavolo che si trova al centro della stanza, di fronte agli sportelli. Il bilancio finale è di 17 morti e decine di feriti. L'esplosione segna l'inizio della strategia della tensione e apre il sipario sui dieci anni più controversi e bui della più recente storia italiana.
Francesco Barilli e Matteo Fenoglio hanno scelto di affidare al fumetto il compito di veicolare i ricordi, di porsi delle domande, di ricordare la storia.


Inaugurazione mostra di illustrazioni “STUPIDAMENTE” di Daniela Volpari

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Ho sentito da qualche parte questa frase: “Ogni grande idea è al confine con la stupidità”.
E allora mi piace pensare situazioni buffe, malinconiche, tragiche, divertenti, alla ricerca della grande idea, che probabilmente non arriverà mai. Ma noi ci proviamo, sempre, stupidamente.


Giovane illustratrice romana, classe 1985. Un po’ visionaria, a volte troppo ottimista, e sempre con il sorriso stupido stampato sulla faccia.
Dopo il liceo artistico si diploma alla Scuola Internazionale di Comics al corso triennale di Illustrazione.
È stata selezionata in diversi concorsi del settore quali Scarpetta D’Oro, Illustrissimi, Lucca Comics & Games e nel 2010 si aggiudica il Premio della Critica al concorso Calendario Duemila10 di Tapirulan. Principalmente illustratrice per bambini e ragazzi (ma che anche gli adulti sanno apprezzare), ha all’attivo alcune pubblicazioni in Italia e all'estero. Attualmente collabora soprattutto con la Francia.


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La mostra è tratta dal libro omonimo edito da Nda Press a cura di Emiliano Rabuiti e Claudio Calia che sarà presentato in occasione dell’inaugurazione della mostra alla presenza di Emiliano Rabuiti, Gianluca Romano, Manuel De Carli, Toni Bruno, Zerocalcare, Thomas Bires, Massimo Semerano, Mauro Balloni.


Le tavole in mostra sono di Gianluca Romano, Manuel De Carli, Toni Bruno, Zerocalcare, Thomas Bires, Paolo di Orazio e Massimo Semerano, Mauro Balloni e Andrea Antonazzo, Sara Bartoletti, Brochendors Bros e Sociocomix, Christian Mirra, Stefano Misesti.


Settimo appuntamento con l'annuale antologia del fumetto indipendente italiano curata da Claudio Calia e Emiliano Rabuiti nell'ambito del progetto Sherwood Comix, costola "a fumetti" dello Sherwood Festival, il più grande evento musicale del Veneto organizzato dalla più longeva radio libera italiana, Radio Sherwood. Questa volta l'antologia è arricchita dall'entrata in redazione del collettivo che cura la rivista bolognese autoprodotta Burp! Deliri Grafico Intestinali.
Una antologia a fumetti dal taglio ambientalista, dopo il vertice di Copenhagen che si è concluso in un nulla di fatto e vista la sempre più alta centralità del tema in un paese che vorrebbe tornare al nucleare e privatizza l'acqua mentre il mondo guarda e investe sulle energie alternative.
Ma Global Warming non è solo questo: crisi economica, guerre, paranoia securitaria, razzismo e respingimenti, sono tutti elementi di un riscaldamento della tensione globale sulla superficie del pianeta su cui gli autori di questo volume hanno voluto esprimere con le loro storie e i loro disegni un contributo a fumetti.


[...] Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. Dopo sei anni e sei antologie intitolate Sherwood Comix, il progetto doveva cambiare, volevamo che diventasse più coinvolgente rispetto al nostro mondo di riferimento, quello da cui questi libri hanno tratto ispirazione e ragione d'essere: la redazione della radio libera più longeva del nostro paese e il variegato arcipelago dei centri sociali. Per farlo abbiamo intrapreso un percorso di ricerca nel nostro mondo, sfruttando le decine di presentazioni in spazi sociali  e librerie di questi anni per intessere rapporti, fare rete con altri interessati a questo meraviglioso linguaggio che pensiamo sia il fumetto. E' con gioia dunque che ci ritroviamo a scrivere questa prefazione per un settimo volume che in realtà è il primo volume di una nuova esperienza: Sherwood Comix incontra Burp! Deliri Grafico Intestinali, una realtà emergente dalle serate del SottoSuono Lab del TPO di Bologna, una rivista che ha già dimostrato con le sue uscite bimestrali di essere un progetto serio e portato avanti con costanza, professionalità e indipendenza. Ed è questo che ci stava e ci sta a cuore dimostrare: non c'è indipendenza senza impegno, e si può essere fieramente indipendenti anche collocandosi nel mercato delle librerie di varia. Spesso sentiamo dire che il fumetto ha bisogno di contenuti maturi per poter essere considerato alla stregua di altri linguaggi, ma troppe volte ci si ferma a questa considerazione senza agire conseguentemente, senza realizzarli, i fumetti maturi, quasi che bastasse la dichiarazione di intenti per consolarci con una virtuale pacca sulle spalle, tornando come autori a raccontare di vigilantes in calzamaglia, cow boy macho o indagatori dell'incubo con problemi relazionali. [...] (dalla postfazione di Claudio Calia e Emiliano Rabuiti)