JAZZ NIGHT @ FUSOLAB 2.0 : STEFANO MINCONE 5TET in concerto

Presentazione del nuovo quintetto guidato da Stefano Mincone, eclettico e versatile compositore e musicista jazz scoperto da Carlo Pagnotta, direttore artistico di Umbria Jazz nel 2010. Stefano Mincone ha da poco terminato il suo quarto festival Umbria Jazz riscuotendo molto successo da parte della critica e del pubblico.

 

Il Quintetto formato da :

Stefano Mincone: chitarra

Sonia Russino, voce

Fabio D'Onofrio: pianoforte, Fender Rhodes

Francesco Rapinesi, Contrabbasso

Luca Di Battista: batteria

 

Offrono un repertorio vario, aperto sia alla rilettura degli standard del jazz che a sonorità che spaziano dal jazz più contaminato con tinte dipinte di blues.

Il Quintetto guidato da Stefano Mincone porta nei propri brani un approccio fresco e personale all'improvvisazione, grazie all’estro e l’ecletticità dell’artista , offre uno spettacolo coinvolgente che punta ad aprire le porte del jazz ad un ascolto più popolare con un linguaggio più immediato e diretto ed accessibile anche ai non addetti ai lavori.

 Sonia Russino, cantante e vocalist si è contraddistinta nella scena jazz romana, per la sua voce e le spiccate capacità artistiche. Si è diplomata in canto jazz presso il Saint Louis college of music di Roma. Partecipa a diversi spettacoli teatrali ed è solista e corista in diverse formazioni musicali , Da qualche anno collabora come corista con Mario Donatone, Giò Bosco, Roberto Ferrante, Fabio Penna, Angelo Cascarano nei “Mario Donatone soul Circus”.

 Il GM Trio nasce dall’unione di tre giovani musicisti abruzzesi già attivi nel panorama pescarese ed abruzzese. Il loro sound ricercato e particolare ha collaborato con Stefano Mincone in differenti Festival e concerti.Nel 2011 la formazione arriva in finale nel prestigioso concorso Jimmy Woode Award.

Il trio è formato da:

Fabio D’Onofrio al Piano

Francesco Rapinesi al Contrabasso

Luca Di Battista alla Batteria

 

Per info e contatti:

www.stefanomincone.com

Spacedrome presenta

ANECOICA” Digital Mapping Live Dj Set

Dj set a cura di Spacedrome- Bratski Krug

Visual Set a cura di Neocortex

 

Il progetto "Anecoica" nasce dal desiderio recondito di fondere arte e musica in un'unica esperienza sensoriale che possa coinvolgere in toto l'ascoltatore. Muovendosi di pari passo, le particolari frequenze della bass music e gli straordinari poteri dell'arte visuale guideranno il pubblico lungo un cammino che lo porterà ben lontano dalle sale che ospiteranno l'evento.

Il collettivo Spacedrome si propone così di invertire la tendenza della musica elettronica, trasformando il consueto dj-set in un progetto di ricerca artistica, guidato dal suono ed affiancato dall'immagine proiettata. Per la prima volta, nelle sale di locali assuefatti a concerti e serate confuse, verranno stravolti i connotati della bass music: tra proiezioni su pareti, mapping digitale e live set di elettronica l'ascoltatore sarà guidato in un percorso sensoriale ben studiato, a metà tra il puro divertimento e la sperimentazione musicale finalizzata allo sfondamento delle porte della percezione. Come la camera anecoica richiede, anche le sale che ospiteranno il progetto finiranno col risultare prive di eco e rumori affinché sonorità e proiezioni possano impadronirsi dell’ascoltatore, garantendogli un viaggio attraverso se stesso.

"Anecoica", in sostanza, sarà una serata tutta costruita intorno all'intento di portarvi altrove.

Spacedrome [ Roma ]

Spacedrome è un piccolo collettivo di giovani dj e produttori formatosi per caso,a Roma nell'aprile 2012. La storia è semplice e quanto mai reale: sei amici, ognuno proveniente da una città italiana diversa ,si incontrano nei piccoli club della Capitale e scoprono di avere tutti la passione per le basse frequenze. E’ allora che decidono di mettere insieme le proprie esperienze musicali- e non - dando vita a Spacedrome, collettivo in continua evoluzione con l’eroica missione di trapiantare a Roma quelle scene musicali che altrove hanno raggiunto il successo già da anni.

Nella veste di pionieri della dub minimale,i sei stanno tentando di creare uno spazio in cui far confluire gli adepti della bass music con il buon intento di farne conoscere il più possibile le sfumature nascoste del deep side.

http://www.soundcloud.com/spacedrome

Neocortex [ Roma ] 

Il progetto Neocortex nasce dall'esperienza di tre amici: Andrea, Edoardo e Paolo. Dopo aver condiviso lo stesso percorso di studi e di specializzazione in Nuovi Media e Grafica 3D, decidono di formare un gruppo di lavoro iniziando a collaborare a vari progetti multimediali e iniziative culturali. La passione per le nuove tecnologie e le nuove forme di espressione artistica collegate alle sinergie tra audio e video li spinge ad avvicinarsi alla realizzazione di installazioni interattive, performance di VJing, Visual Effect e Computer Grafica.

Da tutto questo si sviluppa l'approfondimento della tecnica del VideoMapping che nell'unione di Motion Graphic, Effetti 3D e Performance Live permette di dare nuove forme e nuova vita a superfici architettoniche e non solo.

http://www.neocortexproject.com

Bratski Krug [ Torino ]

 

Bratski Krug. Un cerchio di fratelli, un movimento circolare, inclusivo per coloro che vivono fuori dal guscio delle proprie case, nelle piazze, nei quartieri, per le strade.

Un rifugio collettivo contro il grande freddo dell'anima; un bivacco incustodito, dove regna l'essenziale per far circolare il sangue: compagnia, musica, alcool.

Il Bratski Krug di Torino nasce oggi, Settembre 2011, fondato da Dubside, Aritmia e Nomad Records, tre crew devote al dubstep che si sentono accomunate dalla volontà di spingere un suono comune, quello con i sub che fanno tremare e gli snare che ti mettono in riga, che in Italia trova oggi pochissimo spazio nei club. Abbiamo fatto del Puddhu Bar ai murazzi del Po, un locale attorno al quale abbiamo tutti gravitato per un po', la nostra base. Lì ci riuniremo periodicamente, una volta al mese, per condividere con voi suono e

silenzio. D'ora in poi le parole d'ordine, per noi, saranno semplici e chiare: fratellanza nella musica, avanguardia, allargare il cerchio.

http://www.bratskikrug.com

 

Digital Mass

Workshop su tecnologia e innovazione a cura di Ninux.org

L'informazione è potere. L'accesso alle informazioni è un diritto umano fondamentale. Lottiamo per diffondere cultura digitale, per costruire una rete di telecomunicazione indipendente, lottiamo per riprendere il controllo del nostro futuro attraverso la tecnologia. La nostra missione è portare la cultura digitale alle masse. Se credi nella libertà di comunicazione, se sei un appassionato di tecnologia o se solamente vuoi cominciare ad imparare qualcosa di più sul mondo dell'information technology il Fusolab 2.0 è il posto che fa per te e i workshop "Digital Mass" sono ciò di cui hai bisogno.

Argomento: Lejos- Un progetto opensource per l'unione tra Lego Mindstorms e Java

LEJOS- UN PROGETTO OPENSOURCE PER L’UNIONE TRA LEGO MINDSTORMS E JAVA

Da LEGO e Java che sono due esempi brillanti di componibilità e interoperabilità nasce Lejos (Lego Java Operating System), progetto open source che mette a disposizione sia il firmware java per i processori del modello RCX e NXT del prodotto Lego Mindstorms sia una serie di funzionalità e tool per costruire e gestire tramite protocolli USB, Bluetooth e infrarossi robot capaci di entusiasmare “bambini” dai 12 agli 80 anni. Nel seminario verranno presentati sia il progetto iniziale della Lego (NXT'treme) completamente open sia dal punto di vista software che hardware e basato su firmware c, sia i robot Roby (processore RCX) e Alex (processore NXT) con firmware java dettagliando il progetto Lejos e spiegando una serie di applicazioni standalone e web per comunicare con i robot.

Con l'occasione verranno anche spiegati i concetti java usati nelle applicazioni sviluppate.

CUT PRESS NIGHT” presenta DINO FUMARETTO  e LINCOMPRESO in concerto

Il 2013 per le Cut Press Nights presso il Fusolab 2.0 inizia con un nome d'eccezione: Dino Fumaretto. Poliedrico cantautore, accasato presso “la famosa etichetta Trovarobato” (vero e proprio laboratorio/contenitore dei migliori talenti nostrani per quel che riguarda gli ultimi anni), presenterà il suo ultimo lavoro “Sono Invecchiato di Colpo”. Elia Billoni (questo il suo vero nome), sarà accompagnato da Nicola Cappelletti al basso e Samuele Bucelli alla batteria.

Aprirà la serata Lincompreso.

 

LINCOMPRESO

Progetto volutamente a margine del panorama neocantautorale  italiano, intrinsecamente pregno degli accadimenti personali  di Roberto Calabrò alias Lincompreso. In ordine cronologico:
Riceve  la prima chitarra per la comunione  e la ignora  a lungo per far torto al padre che lo trascinava a lezioni convenientemente impartitegli da avvenenti chitarriste.
L’adagio perennemente  abusato: “con la chitarra si rimorchia!”
In sfregio al padre che dopo anni di esercizio, per schernirlo, suonava solo e sempre “l’ora dell’addio”, impara velocemente da solo. Da li in poi, ignorerà la strategia dissuasiva paterna a discapito degli studi.
Nel 1996 quindi,  ancora inesperto dell’altrui unanime incomprensione, ne’ Le Valvole  (Il suo problema – Disaster by Choice, Audioglobe), a braccetto con 3 borderline degni del suo livello, veniva anzitempo frustrato negli slanci chitarristici e nei suoi falsetti epocali. Ci riprova nel 2000 in duo con gli Enfantronique (Ecole ’72 – Suitinc, Audioglobe) riducendo, quindi, la probabilità  statistica di non essere compreso,  con solenni  intuizioni gainsburiane, d’organo e Moog. Esperienza questa, ancora in auge, a tratti intensa nelle speranze e con risultati di qualche rilievo: Enfantronique feat Krisma in T1c6 (2003)
Le colonne sonore “La leggenda di Colapesce” e “Metamorphoseon”per  la compagnia teatrale
Il Castello di Sancio Panza (2004 – 2005) Pubblicazione dance a nome “The Children’s Word” per la Roughe Recording NY sotto lo pseudonimo di “Argenta” (2011) Approda quindi, nel 2005 allo studio del marketing musicale d’indirizzo psicologico, per affilare il coefficiente di penetrazione dei suoi argomenti. Dal 2006 svolge attività di comunicazione per una folta schiera di artisti che da emergenti possono oggi ritenersi pienamente affermati (lui può sempre aspettare!) con la Struttura Permanente di Management Temporaneo  Sporcoimpossibile, contribuendo alla progettazione e diffusione di “Prodezze Fuori Area” e “Soluzioni Semplici” (il cui nome è tratto dal brano omonimo degli Enfantronique). Presta inoltre per 3 anni, lavoro d’ufficio presso una struttura mutualistica per lo spettacolo, dove conosce la disillusione per tale mondo e le sue chimere, trovandosi coinvolto in accadimenti  che riscriveranno per sempre, la storia del diritto connesso italiano, cambiandogli la vita in peggio. Da li, quindi, medita di scrollarsi il fardello delle congiunture sfavorevoli  scrivendo 12 brani di getto, in un anno, per  tenersi su di morale.
Li registra in stanzetta prima ed in studio poi, per tornare quindi a vita tranquilla, con l’obiettivo di portare in giro il suo progetto solipsistico e di difficile comprensione.

P.s. i rapporti col padre godono oggi di ottima salute.

Tematiche ricorrenti:
Lincompreso, mutatis mutandis, rimane tale per definizione!
Canta per…e per colpa delle donne!
Possiede in multiproprietà due gatte, che rappresentano le tipologie femminili maggiormente rappresentate nell’economia della sua esistenza, onde studiare soluzioni possibili allo scontro fra sessi.
S’incasina perchè dimentica, ma testè dimentica che s’incasina!
Ha reindirizzato l’indole lamentosa delle sue filippiche, al servizio delle pseudocanzoncine, che si vanta – tronfio – di aver COMPOSTO.

Dissimula il suo egotismo con risultati irrilevanti!

Quindi, uomo/donna avvisato/a…

http://www.lincompreso.com

 

Dino Fumaretto

L’unico interprete accreditato delle opere di Dino Fumaretto è Elia Billoni, fin dal lontano 2005.Ma la vita artistica di Dino Fumaretto nasce ben prima, nell’altrettanto lontano 2002.
Dopo aver portato alle estreme conseguenze la teoria della Finzione Critica e aver fondato a Roma la Resistenza Gratuita (la resistenza allo stravisto del nulla, di cui il buco del Pantheon è simbolo supremo), Fumaretto raccoglie i suoi scritti nei libercoli “Mappa dei Periodi” e “Mappa Finale“. Musicalmente, la poetica fumarettiana è frammentata in una miriade di album autoprodotti che sono stati faticosamente raccolti in “Buchi (2002 – 2006)”.
Nel 2009 esce l’homemade “Pitocco”, una raccolta di scarti che segna (forse) la strada da percorrere. Ma si tratta ancora di un episodio di passaggio. Fino al 2010 dove, grazie a La Famosa Etichetta Trovarobato, esce il primo vero album di Dino Fumaretto “La vita è breve e spesso rimane sotto”, registrato nell’arco di un solo giorno al Bunker Studio di Rubiera da Andrea Rovacchi. Le oltre 80 date del tour seguito all’album hanno portato la musica di Dino Fumaretto in giro per l’Italia e gli hanno permesso di vincere alcuni importanti riconoscimenti.
Nel settembre 2010 ha vinto ilpremio “Isabella D’Este” per il miglior progetto di teatro canzone.
Nel maggio 2011 ha ottenuto la “Menzione speciale” alla seconda edizione delpremio “Musica da bere”. Nell’agosto del 2011 ha vinto la “Targa Bigi Barbieri” per la canzone umoristica.Nel Febbario 2012 esce il nuovo album “Sono invecchiato di colpo”.
In passato costituito solo dal piano e dalla voce di Billoni, ora lo spettacolo fumarettiano è espresso dalla DINO FUMARETTO BAND: Elia Billoni al piano e alla voce, nicola Cappelletti al basso e al violino, Samuele Bucelli alla batteria.

http://www.dinofumaretto.com

Stop Records Night presenta:

Mary In June, Girless & the Orphan, Shelly Johnson Broke My Heart, Kamchakta in concerto

Serata dedicata alla promozione della musica della Stop! Records

Stop! Records è una piccola etichetta, nata a Rimini nel 2010.
Poi ci siamo accorti che già nel 2011 il concetto di etichetta era bello che obsoleto. Abbiamo tenuto -Records- nel nome perchè comunque è di dischi che si parla. Dunque Stop Records è “solo” il lavoro di alcune persone, che stanno 7-8 ore al giorno davanti al computer per “fare girare” la musica che producono, che è poca, ma dev'essere buona.
Ai gruppi che lavorano con noi, infatti, vogliamo un gran bene e ci sentiamo spesso, a volte siamo amici, a volte facciamo come fossimo padre e figlioli (scambiando i ruoli ogni tanto, s'intende). I dischi li offriamo, come si offre un buffet a una mostra: gratis, in digitale, sul nostro sito. Se poi qualcuno ne volesse uno con un bel digipack ce li abbiamo e costano comunque poco. A noi piace collaborare con le band alla pari, stiamo nel nostro studio di registrazione insieme, che se proprio quel suono non sai come farlo uscire ci stiamo su i pomeriggi interi.
E appunto lì nel nostro studio cerchiamo i suoni che vi/ci piacciono; se poi ci piace un sacco cosa registri tu, staremo volentieri al computer un paio d'ore al giorno anche per te.

http://www.stoprecords.it

 

MARY IN JUNE

La solita band italiana dal nome inglese. Si ritrovano a suonare insieme una sorta di post-rock/punk a tratti folk, con testi in italiano dal sapore oleoso del tanto amato petrolio, quel petrolio che ormai va così di moda che negli ultimi anni sembra sia difficile farne a meno.
Provano ad urlare in qualche modo la realtà dei nostri giorni. Tornano a casa presto, con la macchina a gpl o metano, si assicurano di aver buttato la carta e la plastica nel posto giusto, e prima di infilarsi sotto le coperte prendono la tisana al cardamomo, finocchio e zenzero
insieme ai dinosauri in riva ai fiumi.

http://maryinjune.bandcamp.com/

GIRLESS & THE ORFAN

Girless nasce musicista torto sin da piccolo, quando l'inedia della vita viserbese lo porta a voler iniziare la scuola di musica per diventare affermato batterista picchiapelli. Nemmeno lui si ricorda del perchè si ritrovò a soffiare dentro un clarinetto. La pubertà e i primi peli sul petto, accompagnati dalla maturità musicale lo introdussero al mondo del rochenrol, e tra varie band e le prime sfintinze, che chiunque cagavano fuorchè lui, all'età di 15 anni imbraccia la chitarra acustica del padre e, abilmente ispirato da “The places you have come to fear the most” di Dashboard Confessional, comincia a scrivere ciò che sarebbero poi divenute celebri come “le peggiori canzoni mai scritte” (cit. Luzzato Fegiz). Col tempo, affinate le doti canore e compositive, si distingue per la registrazione di un full-lenght (“Loyal/Unloyal. A love tutorial”) costato uno sbotto di baini e molto intelligentemente mai pubblicato. Esso giace su internet, in attesa di essere scaricato da chi ne abbia voglia.Un giorno il Girless, stanco di essere l'unico a ricevere improperi ai concerti, decide di condividere questo onore con qualcuno: nascono Girless & The Orphan, duo dalle grandi speranze e dalle ginocchia appuntite. L'attività live (che li vede suonare di spalla a gruppi della zona quali Cases, Shelly Johnson Broke My Heart, Up There: The Clouds, Chesterpolio, Montezuma, e ad artisti europei come The Black Atlantic e Kim Janssen) si intensifica, e i due incontrano una sera invernale il management della Stop! Records, etichetta indipendente di bella presenza, con cui decidono di intrapendere quello che sarà un sicuro successo. Il 2011 è l'anno in cui si ha la prima vera uscita discografica, "Same names for different girls", un ep registrato e prodotto (negli studi Stop! Records, per l'appunto) da Andrea Muccioli e Ivan Tonelli (Shelly Johnson Broke My Heart). Ep che la critica accoglie con insperata benevolenza. Tanto che qualcuno chiede un secondo ep. Orco giuda, ci dicono. Così registrano “The Epic Epitaph Of Our Ephemeral Epileptic Epoch EP”, seconda prova della band, anch’essa posta in download gratuito su internet. E poi incontrano una sera di ottobre quei bei ragazzi dei Verily So, e se innamorano talmente tanto che vogliono farci uno split. Così a gennaio 2012 esce “Everyday is a D-day”, sempre in download gratuito, sempre per Stop!Records. A fine 2012 vedrà la luce il nuovo disco. Un lieto fine per una storia che non era stata richiesta da nessuno.

http://girlessorphan.bandcamp.com/

 

SHELLEY JOHNSON BROKE MY HEART

Gli SJBMH nascono nel 2009 a Rimini. Dopo un EP eponimo (?) autoprodotto, nel 2011 esce "Brighter", un'altro EP di cinque canzoni (sei nella versione cd), pubblicato per Stop!Records. A marzo 2012 vede la luce "We own the afternoon", sei canzoni per 25 minuti di chitarre eteree, bassi fuzzy (o bassi pazzi), ritmiche gagliarde e mille voci; il tutto -ovviamente- pubblicato ancora con Stop! Records.Dopo un tour che li vede suonare in tutta Italia, esce "I Hope It Shines On Me" un tributo ai Codeine che vede gli SJBMH e altre 12 bands reinterpretare i classici del gruppo. I tre ragazzi riminesi si son trovati sul palco con: The Tamborines (UK), Totorro (FR), Cosmetic, Brothers In Law, Girless & the Orphan, Montezuma, Late Guest at The Party e tanti altri nomi tutelari o meni della scena indipendente italiena.

http://sjbmh.bandcamp.com/

 

KAMCHATKA

I KamchatKa! nascono dalle ceneri di un vulcano inesploso per la troppa sensibilità delle loro non mediate doti artistiche. Si stabilizzano nel ventre del desiderio della generazione spaziale, credendo di trovarvi la Risposta. Ma non è nella loro biografia che si può trovare chiarezza per attimi di cosmogenetica insulsa. Durante tali attimi irrecitati, la Band si è trovata a specchiarsi con se stessa, rispondendo alle esigenze più interiori. Dopo di ciò ha deciso di esteriorizzare il proprio pensiero rumoristico, associandolo all’ipotesi melodica, ma si è sottratta ai dogmi della consapevolezza artistica. Al di là delle coordinate un po’ disomogenee nelle quali si sono orientati, i 3 continuano nella delicata opera tesa a rivoluzionare la propria concezione della musica: suonare del sano fottuto rock’n’roll.

http://kamchatka.bandcamp.com/

La Cooperativa sociale Data Coop in collaborazione con l'associazione Fusolab è lieta di presentare la Prima Fermata del progetto:

CAPUT LINEA

DAI QUARTIERI BASSI AI PALCHI ALTI

I ragazzi del centro di aggregazione Godzilla coinvolti nel percorso di peer education "Sei protagonista!", sottolineando la mancanza di spazi e momenti dedicati ai giovani, hanno deciso di organizzare una serie di eventi incentrati sulla cultura Hip Hop al fine di favorire il protagonismo attivo proprio e dei coetanei e di offrire momenti di condivisione sana e creativa.  L'associazione Fusolab, appoggiando la proposta avanzata dai ragazzi, ha deciso di collaborare nella realizzazione di questa rassegna.  Nasce così Caput Linea " dai quartieri bassi ai palchi alti". Ospite d'eccezione della prima "fermata" il famoso rapper cosentino KIAVE che, da sempre convinto del ruolo sociale della musica e dell'arte, ha scelto di essere il testimonial ufficiale dell'iniziativa esibendosi sul palco del Fusolab 2.0.  L'ingresso prevede una sottoscrizione di 2 euro destinata all'acquisto di attrezzature audio da mettere a disposizione gratuitamente per tutti i gruppi musicali composti da adolescenti della periferia romana. Appuntamento quindi a Domenica 13 gennaio!

Ecco il programma della giornata.

Dalle 18,00 maratona hip hop emergente romana sul palco:

-         Blood ties& Eol

Nitrus + Phantom + Giggles

-         Rime Capitali

Skianto + Iguana Mc + Dodo XL + Double R

-         Quasar

G Crown + Zero

-         Yellow Palace

Lil Cla + Skil2s + Candid! + Kid Duffy + Drops + Majestik

Mostra di The Photographest (C. Ferraro +  M. Innocenzi)

Fotografa di sala: Beatrice D’arpini

Ore 22.00

SPECIAL GUEST : KIAVE + DONGO 

Aperitivo bio

a cura del Gruppo Locale Greenpeace 

a seguire

Greenpeace Gruppo Locale Roma Est presenta

 “Il Futuro del Pianeta è nelle tue mani

Cineforum dedicato alle tematiche ambientali più scottanti attraverso un’avvincente serie di documentari.

Ore 20.30 Proiezione “L’11° Ora” di Leila Conners Petersen e Nadia Conners - ’95 - 2007   (documentario)

Siedo alla finestra della mia camera e osservo. Vedo alberi riposare pigramente su colline tondeggianti. Vedo l’ erba alta ondeggiare al minimo soffio di vento. Vedo un cagnolino correre felice nel campo di mais che fu a caccia di qualcosa che molto probabilmente non prenderà.Vedo un uccellino posarsi sul tetto a pochi metri da me alla ricerca di qualche briciolina. Vedo il sole adagiarsi tra le colline e lo osservo diventare di fuoco. Vedo la natura con tutti i suoi colori, le sue sfumature, la sua vita. La ammiro mentre penso che un giorno, forse, non potrò più goderne perché quell’automobile sul fondo della valle sta passando su un autostrada costruita sopra di lei. Penso alla fortuna che ho avuto a poterne godere fino ad ora e divento triste al pensiero di un ragazzo che un giorno, forse, non potrà più fermarsi in mezzo ad una vigneto sul pendio della collina ad osservare uno splendido tramonto. Penso alla stupidità dell’uomo moderno. Alla sua crudeltà. Incapaci di ricambiare tutto quello che la natura ci ha donato senza chiedere nulla in cambio. Incapaci di comprendere ciò di cui siamo parte e da cui siamo nati. Ripenso alle immagini che ieri passavano sullo schermo davanti ai miei occhi: intere foreste fatte a pezzi, pesci pescati e ributtati in mare senza le pinne, ghiacciai ridotti a laghetti insignificanti, uragani che distruggono città intere. Ripenso alla voce di Di Caprio che ci avvisa del pericolo e non faccio altro che chiedermi quanto ci vorrà ancora per giungere a una piena consapevolezza. “Non c’ è più tempo. Siamo all’undicesima ora” ci avvisa Leonardo e io sono li a chiedermi perché mai nessuno fa qualcosa. Perché mai nessuno si rende conto che, molto probabilmente, gli unici a subire le conseguenze di tanta cattiveria e ignoranza saremo noi. Perché la natura saprà risollevarsi, rinascere in altro modo mentre noi diventeremo stupidi fossili che nessuno si preoccuperà di studiare e la natura ci dimenticherà in fretta non avendo noi goduto neanche un millesimo di tutta questa grandiosa e meravigliosa storia naturale. Vedo gente applaudire meno convinta del solito di fronte ad un documentario facilmente criticabile, essenzialmente un collage di immagini già viste (seppur meravigliose) e pareri di uomini di cultura illustri (tra cui Stephen Hawking) e mi chiedo se loro stanno facendo qualcosa. Mi chiedo se riusciremo a salvarci o se riusciremo a portare con noi nella tomba anche la natura. Io non voglio vivere su Metaluna. E mentre il mio sguardo si perde ancora una volta tra le colline mi chiedo se un giorno mio figlio potrà godere di tutto ciò. Sinceramente preoccupato..

Aperitivo bio

a cura del Gruppo Locale Greenpeace

a seguire

Greenpeace Gruppo Locale Roma Est presenta

 “Il Futuro del Pianeta è nelle tue mani

Cineforum dedicato alle tematiche ambientali più scottanti attraverso un’avvincente serie di documentari.

Ore 20.30 Proiezione “The Crying Forest” di Gabriel Elizondo – ’48 -2011 (documentario)

“Proteggerò la foresta a tutti i costi. Per questo potrei prendermi una pallottola in testa,” disse Ze Claudio Ribeiro da Silva, un attivista per la Foresta Amazzonica, ad una conferenza ambientale a Manaus. Sei mesi dopo Ze Claudio fu freddato a colpi di pistola, accanto alla moglie Maria, il 24 Maggio 2011, in un remoto angolo dell'Amazzonia Brasiliana. Conosciuto per aver fronteggiato il taglio illegale e gli allevatori che hanno devastato la più grande foresta tropicale, Ze Claudio sapeva da tempo di essere un uomo segnato. Le indagini sull'omicidio sono in corso, ma alcuni dubitano che fu ucciso per la sua instancabile lotta in difesa dell'ambiente. Dopo aver crivellato il suo corpo, gli assassini tagliarono un orecchio di Jose Claudio, la prova, dice la polizia, del successo della loro missione. La notizia dell'improvvisa esecuzione di Ze Claudio, ampiamente pubblicizzata sui social-network come Twitter e Facebook, l'ha trasformato in un martire per il movimento ambientalista, fuori e dentro il paese, il Brasile. All'indomani dell'omicidio, nella città di Maraba in Amazzonia, si possono ammirare degli striscioni fatti a mano con su scritto “The forest is crying”. Fin dal 1996, almeno 212 attivisti per l'Amazzonia sono stati uccisi perché lottavano per preservare la natura o contro le concessioni ai deforestatori, con una media di 12 l'anno. Un misto di filmati originali ed interviste si aggiungono ad un archivio fotografico d'effetto di Ze Claudio predicendone la sua esecuzione, The Crying Forest esamina le forze al lavoro dietro la brutale morte annunciata. Il film segue Gabriel Elizondo, corrispondente di Al Jazeera in Brasile attraverso il suo viaggio nella regione Amazzonica, alla ricerca del perché Ze Claudio e Maria furono uccisi, e da chi. Elizondo, seguì di conseguenza l'omicidio della coppia per Al Jazeera, viaggiando verso la prima casa degli attivisti, un insediamento nella foresta adesso abbandonato da amici e familiari terrorizzati. Ha incontrato, nella regione, alcuni “morti che camminano”, uomini e donne segnati, a cui è stato detto che moriranno se difenderanno la foresta ma che rifiutano di arrendersi. The Crying Forest dipinge uno scioccante ritratto dell'Amazzonia Brasiliana attraverso la storia di una coppia che ha vissuto ed è morta per la Foresta.

Aperitivo bio a cura del Gruppo Locale Greenpeace

a seguire

Greenpeace Gruppo Locale Roma Est presenta

 “Il Futuro del Pianeta è nelle tue mani

Cineforum dedicato alle tematiche ambientali più scottanti attraverso un’avvincente serie di documentari.

 

Ore 20.30 Proiezione “Garbage Warrior” di Oliver Hodge - ’88 - 2007 (documentario)

Cosa hanno in comune lattine di birra, pneumatici di camion e bottigliette di plastica? Non moltoa meno che voi non siate l'architetto ribelle Micheal Reynolds, in questo caso sono attrezzi dascegliere per creare una casa energeticamente indipendente. Per 30 anni Reynolds ed i suoidiscepoli verdi si sono stabiliti in New-Mexico ed hanno dedicato il loro tempo nell'evoluzionedell'arte di "Eartship Bioarchitecture" per costruzioni autosufficenti, comunità energeticamenteindipendenti dove il design e funzionalità convergono nell'eco-armonia. Tuttavia, queste strutturesperimentali che sfidano gli standard creano conflitti tra Reynolds e le autorità, appoggiate dallegrandi imprese. Frustrato dalla legislazione antiquata, Reynolds preme per il diritto di creare unsito dove testare e vivere la sostenibilità. Mentre i politici mormorano e non prendono posizioni,Madre Natura colpisce, lasciando comunità devastate da tsunami ed uragani. Reynolds e la suasquadra colgono l'occasione di prestare le loro abilità all'avanguardia a coloro che ne hanno più dibisogno. Girato in tre anni e in quattro paesi, Garbage Warrior è un ritratto puntuale di un visionario determinato, un eroe del 21° secolo.

 

TUTTI GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLA RASSEGNA:

Taxidrivers presenta

SCHERMI RIBELLI

Cineforum indipendente in collaborazione con la trasmissione “Ogni Maledetta Domenica” su Radio Città Aperta

 

Ore 20.30 Proiezione “Il Metodo Orfeo ” di Filippo Sozzi – ’85- 2007

Uno scrittore ed una illustratrice si recano su un’isola del Mediterraneo per soggiornare in una villa di campagna dove, due anni prima, è avvenuto l’omicidio di sette persone. Non è la prima volta che questi artisti, per scrivere i loro romanzi, vanno a vivere in luoghi dove è accaduto qualche crimine efferato. Lo chiamano “Il Metodo Orfeo”, perché ricorda la vicenda dell’antico cantore greco, che scese negli inferi per riportare in vita Euridice, la donna amata. In che situazioni si troveranno coinvolti in questa occasione, dimorando in quei luoghi agghiaccianti, ripercorrendo gli eventi e riprovando le emozioni che permeano quegli ambienti? Questo soggiorno non sarà privo di eventi insoliti e spaventosi, come la presenza di insondabili rumori notturni, gli incontri con una bambina gravemente malata, l’apparizione di figure nel bosco, gli appuntamenti con uno bizzarro parapsicologo, le visite ad un vecchio ospedale psichiatrico, la scoperta la scoperta di siti perduti. Le persone non sono sempre quello che appaiono, possono nascondere incredibili e terrificanti segreti ed usare gli altri per i loro scopi oscuri. Ognuno dei due artisti seguirà la sua pista per arrivare alla verità, che sarà tremenda ed inaspettata e che li vedrà coinvolti in prima persona a rischio della propria vita. Una figura ambigua e pericolosa aiuterà uno di loro a capire, ma forse troppo tardi per salvare altre vite umane.