Il Crosstraining è un allenamento ad alta intensità e ad alto impatto metabolico.
L'allenamento è un mix di pesistica, ginnastica e condizionamento metabolico in modo da garantire un allenamento completo ed efficace.
Il Crosstraining è una variante del crossfit che migliora la capacità di lavoro grazie ad un adattamento neurologico ed ormonale di tutte le vie metaboliche. Con questo allenamento migliorerai la forza, la resistenza, la velocità, la flessibilità e la coordinazione.

Con il termine fitness metabolico si indica una particolare filosofia di approccio allo sport.
Il fitness metabolico è infatti un'attività concepita per riavvicinare all'attività sportiva le persone che soffrono di patologie legate al metabolimo
come il diabete di tipo II, l'ipertensione arteriosa, l'ipercolesterolemia e l'obesità.
Evidenze scientifiche hanno ormai dimostrato come la giusta attivià fisica sia la piu potente medicina e cura preventiva per le più comuni patologie.
Gli allenamenti, composti da mini classi da 5 persone, sono calibrati a misura della persona in modo da assicurare un allenamento personalizzato efficace e sicuro. Inoltre il nostro trainer, laureato in scienze motorie e in scienze della nutrizione umana, può seguire il cliente anche a livello nutrizionale, in modo da
potenziare gli effetti dell'allenamento sulla salute e garantire e un follow-up costante.

PROGETTO SOCRATES - SPORT POPOLARE BORGATA ALESSANDRINA

I semi dello sport popolare nati da tante esperienze romane ed italiane sono germogliati nella borgata Alessandrina grazie alla nascita del progetto Socrates. Pensato e realizzata nell’ambito del Fusolab 2.0, Socrates vuole promuovere lo sport inteso come diritto di cittadinanza e come diritto al benessere e alla salute rendendolo accessibile a tutte le età e a tutte le classi sociali.
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PRINCIPI E VALORI: partecipazione - accessibilità - coesione sociale- cultura sportiva - salute

Il progetto Socrates mira a costruire un’alternativa ai luoghi tradizionali dove si pratica attività sportiva, svincolando l’attività ludico-motoria dalle logiche di mero profitto e allontanandosi dall’immaginario del moderno fitness dedito al culto dell’immagine. Uno spazio che può essere vissuto come un bene comune messo al servizio della comunità, uno spazio di coesione ed inclusione sociale che favorisca uno sviluppo di un senso comunitario di appartenenza senza perdere di vista lo sviluppo psico-fisico individuale, uno spazio di socialità e integrazione, dove strutture e attrezzature di qualità si coniugano agli aspetti educativi dello sport che sono imprescindibili nel percorso di crescita di allievi ed allieve di tutte le età.

PERCHE' SOCRATES?

Il nome Socrates sottende altri due principi cardine alla base delle attività della palestra: la partecipazione e l’autogestione. Il calciatore e intellettuale Sócrates (Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira) era nato a Belém (Brasile, Stato del Pará) il 19 febbraio 1954. È uscito dal campo il 4 dicembre 2011 a São Paulo, mentre il suo Corinthians diventava campione del Brasile per la quinta volta. Tutti lo ricordano per la grande eleganza della sua azione, per l’ottima visione di gioco, per le invenzioni e i suoi colpi di tacco, noi vogliamo ricordarlo per il suo impegno politico e culturale nello sport e nella vita di tutti i giorni.

Egli si rese protagonista di un fenomeno praticamente unico nel suo genere: l’autogestione del Corinthians, squadra della città di San Paolo, Brasile. Sòcrates, avendo colto il forte malcontento dello spogliatoio ed essendo capitano, decise che si sarebbero autogestiti democraticamente. Per questo nelle stagioni 1982-83 e 1983-84 ogni decisione, dalla formazione agli allenamenti, dagli schemi ai ruoli, venne presa in totale democrazia per alzata di mano, dove il voto di anche il peggior calciatore valeva come quello del più alto dirigente o del più esperto membro dello staff tecnico.

Il Corinthians vinse, sotto il primo anno di autogestione, il Campionato Paulista, rendendosi più visibile e rendendo noto a tutti il miracolo che aveva compiuto autogestendosi. La Democracia non operava solo all’interno del Corinthians, diventò attivismo e azione politica in una nazione ancora oppressa da una dura dittatura militare. La Democracia Corinthiana va quindi considerata storicamente non solo come un’innovativa modalità di gestione di una squadra di calcio, ma come un vero e proprio slancio alla presa di coscienza del popolo, presentandogli un sistema alternativo dove non ci sono capi o dittatori, ma ognuno conta come un altro e ognuno è libero di esprimere la propria idea e il proprio pensiero.

Socrates incarna quindi la nostra idea di sportivo-cittadino dove attività agonistiche, impegno civile, cultura e partecipazione si fondono in quello che è in nuce la vera essenza dello sport popolare: sport per tutti e di tutti! La palestra adotterà un processo decisionale il più possibile orizzontale e condiviso garantendo una collettiva assunzione di responsabilità verso il percorso intrapreso.




I CORSI: benessere olistico e salute , fitness metabolico, danza, arti marziali


Il progetto Socrates nasce in collaborazione con la palestra metabolica Palmeta e l’associazione Danzi-amo, ampliando l’offerta di corsi di attività motorie dell’associazione Fusolab e coinvolgendo istruttori e formatori già coinvolti in altre esperienze di sport popolare. Una parte dei corsi proposti inquadrano lo sport in una dimensione orientata al benessere e alla salute con un approccio olistico all’attività motoria; in questo settore si possono annoverare corsi di Yoga, Fitness metabolico, attrezzistica aerobica e anaerobica, ginnastica posturale, Pilates, Zumba. Un secondo settore riguarda l’incontro tra sport, arte e cultura con il settore della danza con i corsi per adulti di Tango, Swing, Flamenco, Contemporanea, Salsa e corsi per bambini di Gioco Danza, Classica, Contemporanea, hip-hop, break e street dance, parkour e giocoleria. Altra direttrice della palestra è quella delle arti marziali con i corsi di Capoeira, Kung-Fu e Difesa Personale.
L’offerta di corsi si rivolge ad un target etereogeneo con predilezione per le attività orientate alla crescità e all’educazione delle nuove generazioni senza però trascurare l’utenza adulta e gli anziani.

GLI SPAZI E LE ATTREZZATURE

La sede del Fusolab 2.0 è coperta da una polizza assicurativa RCT. La palestra si trova nel quartiere Alessandrino in Viale della Bella Villa 94 all’interno del Fusolab 2.0. 
La palestra si trova a 200m dalla fermata della metro C Alessandrino ed è possibile raggiungerla con i mezzi pubblici in maniera agevole. Grazie ad un accordo siglato con la Coop è possibile parcheggiare nel limitrofo parcheggio multipiano del centro commerciale, sono presenti rastrelliere per chi viene in bicicletta. Le palestra è formata da 6 sale dislocate su 3 piani (Sala Aerobica 40mq, Sala Corsi 50mq,Sala attrezzi 35mq, Sala Danza 127mq, Sala attrezzi e Crossfit 130mq, Sala Arti Marziali 50mq) più uno spogliatorio al piano -1 di 70mq.

IL QUARTIERE: ALESSANDRINO

Ci piace definirlo ancora Borgata Alessandrina, lungi dalla connotazione deteriore data al termine, vediamo in questa denominazione un fattore positivo che riconduce ad un concetto di comunità, di solidarietà e di coesione come lo sono state le borgate soprattutto nelle lotte per l’ottenimento di servizi e diritti. Il tipo di urbanistica e architettura (palazzi bassi con una densità abbastanza bassa e una grande area verde che è il Parco Alessandrino) riporta ad una dimensione di “paese” dove le persone si conoscono, si salutano, scambiano esperienze storie. Rimane tuttavia un’area frammentata dove si sente la mancanza di un’identità comune forte e di solidarietà reciproca (proprio due fattori che caratterizzavano fortemente le borgate romane pur nella povertà e nei problemi esistenti) e di luoghi di socializzazione e cultura.
Con un indice di vecchiaia più basso di tante zone di Roma (116 contro un valore medio della città di 148) la più alta percentuale di abitanti del quartiere e proprio quella compresa tra i 20 e i 24 anni. L’Alessandrino ne ha fatti di passi avanti dagli anni delle borgate risultando a tutti gli effetti un quartiere con le sue problematiche ma anche con ulteriori possibilità di rilancio e di crescita che possa definitivamente scrollarsi di dosso il passato di emarginazione sociale ancora presente nella memoria collettiva.

Alessandrino è il ventitreesimo quartiere di Roma, indicato con Q. XXIII.
Prende il nome dall'acquedotto Alessandrino opera dell'Imperatore Alessandro Severo (222 - 235 d.C.). Si trova nell'area est della città. Il quartiere confina: a nord con la zona Z. VIII Tor Sapienza, a est con la zona Z. XII Torre Spaccata, a sud con il quartiere Q. XXIV Don Bosco, a ovest con il quartiere Q. XIX Prenestino Centocelle. Il Quartiere Alessandrino di Roma si estende su un'area compresa tra la via Prenestina a nord e la via Casilina a sud, situata esternamente alle mura della città. Un territorio, quello del suburbio est, ricco di storia che nasce con gli insediamenti del Paleolitico e prosegue fino ai nostri giorni, quando le tradizionali attività agrarie hanno lasciato il posto a un'intensa opera di urbanizzazione, con quartieri molto popolati alternati ad aree verdi o non ancora edificate. 
Tra i molti reperti archeologici che risalgono fino al VI sec. a.C. (la cisterna romana del Parco Alessandrino, i fondi rurali, le ville romane, le catacombe lungo via Casilina o le torri medievali), la sopravvivenza storico archeologica più significativa e visibile è rappresentata indubbiamente dall'acquedotto romano, da cui prende il nome il quartiere stesso: l'Acquedotto Alessandrino (Aqua Alexandrina). Ultimo in ordine di tempo ad essere edificato nell'epoca romana, l'acquedotto fu costruito dall'imperatore Alessandro Severo alla fine del suo regno (222-235 d.C.) per rifornire d'acqua le terme del Campo Marzio. L'acquedotto, all'epoca, trasportava l'acqua dal pantano Borghese, a Sud della via Prenestina e dell'antica Gabi, e attraversava la valle dell'Aniene e le prime dorsali dei Colli Albani. La struttura fu utilizzata anche in epoca medioevale (unico acquedotto romano in uso a quel tempo insieme all'Acquedotto Vergine) grazie a una sequenza di torri di guardia che ne proteggevano il funzionamento (come ad es. Tor Tre Teste, Torre Centocelle e la Torre di via degli Olmi). Durante la guerra, infine, e dagli anni '50 in poi, le sue arcate furono utilizzate dai senzatetto per ricavarne baracche e alloggi precari, poi smantellati negli anni '70 per provvedere a un esteso intervento di restauro da parte delle Sovrintendenza Comunale Beni Culturali. 

Per assistere a un significativo e definitivo mutamento di tutta l'area bisogna attendere il 1921 con la creazione del primo nucleo edilizio di Centocelle, unica borgata a Roma antecedente il fascismo. Un'ulteriore espansione urbanistica avvenne in seguito alle demolizioni e allo spostamento nelle borgate degli abitanti del centro storico (1924- 1940) e, in particolare, nel 1935 con il rilascio di licenze edilizie (19 Nuclei Edilizi a Roma) per costruzioni fuori del Piano Regolatore in borgate e frazioni del suburbio e dell'Agro Romano. Venne così edificata l'area dell'attuale Quartiere Alessandrino in origine priva di servizi (acqua, fogne, luce) e di collegamenti con la città. Durante l'occupazione tedesca di Roma, fu protagonista della Resistenza romana grazie alla banda del Gobbo del Quarticciolo che controllava il quartiere, rendendolo un nido di vespe per i tedeschi, alla stregua di Centocelle, Tor Pignattara, Quadraro e la borgata Gordiani.
Nel secondo dopoguerra, poi, le vie Prenestina e Casilina costituirono gli assi principali dell'espansione popolare verso est fino al Piano Regolatore del 1962 che legalizzò sia i Nuclei Edilizi del 1935 sia gli altri sorti successivamente, in tutto o in parte formati da edilizia abusiva consolidata. Una prima importante opera di riqualificazione dell'area risale al 1975 con il Piano di emergenza per la realizzazione di infrastrutture e la demolizione di numerosi borghetti abusivi ai cui abitanti vennero assegnati alloggi di edilizia economica e popolare nei nuovi Piani di zona a Roma. 

Il programma porterà allo sviluppo reale di un progetto con lo studio di modelli strutturali e funzionali, di modelli e strategie comportamentali e con l'analisi degli stili interattivi. La metodologia d'insegnamento che viene utilizzata nei corsi di progettazione prevede una start up di lezione teorica e una seconda parte di lavoro cooperativo con una forte interazione tra Docenti e studenti finalizzata a monitorare il percorso progettuale stabilito attraverso le varie fasi del briefing: dalla presentazione dei concept alla selezione delle proposte e verifica della loro funzionalità in relazione agli aspetti creativi, per arrivare alla realizzazione fattiva dell'oggetto di briefing.  Si focalizzerà l'attenzione sul software Isadora, che, nato per soddisfare esigenze coreografiche, si è sviluppato negli anni sino a diventare un ottimo strumento per realizzare sistemi interattivi, molto versatile nella comunicazione con i 2 software ad esso più vicini, Ableton Live, indicato per la composizione di una partitura sonora o per la gestione di fonti audio, e MaxMsp, utile per integrare determinati meccanismi di interazione tecnicamente più complessi.

Walkabout. Camminare parlando di Roma

Walkabout significa “cammina in giro” e si riferisce al viaggio rituale che gli Australiani Aborigeni intraprendono attraversando a piedi le distese dell’outback, le aree interne più remote, che si estendono in quelle semi-desertiche del bush. Il termine fu coniato dai proprietari terrieri bianchi australiani per riferirsi agli Aborigeni che sparivano dalle loro proprietà, e dei quali si diceva “gone walkabout” (andato in walkabout). Urban Experience in questo progetto gioca con questa definizione, associandola a “talkabout” (parlare di…) rilanciando le esplorazioni urbane che coniugano una cosa semplice come la passeggiata con una complessa come il brainstorming nomade attraverso i performing media delle whisper-radio e gli smartphone.

Il progetto Walkabout attraverserà diverse zone di Roma e incontrerà alcune delle comunità territoriali con cui abbiamo collaborato in questi anni (in particolar modo nel progetto “Piedi per terra e testa nel cloud” realizzato per Roma Creativa). Saranno delle palestre di cittadinanza attiva, conversando “di fianco” mentre si guarda intorno “apprendendo dappertutto”, per attivare dei laboratori dello sguardo partecipato, esercizi poetici e politici di resilienza urbana.

Sabato 5, ore 18, Fusolab (Viale della Bella Villa, 94)

Il nido di vespe del suburbio prenestino

Un’esplorazione urbana nel quartiere Alessandrino che prende il nome dall’acquedotto costruito dall’imperatore Alessandro Severo nel II secolo d.C. Un’occasione per ripescare tracce di memoria di quel suburbio prenestino che durante la Seconda Guerra Mondiale era noto come uno dei “nidi di vespe” (insieme al Quadraro, Torpignattara, Centocelle… le periferie ribelli. ) temuti dai nazisti per l’alta densità partigiana. La storia si coniugherà con la geografia quotidiana, proiettandosi nel futuro possibile delle creatività digitali dei laboratori creativi del Fusolab.

> #estateromana2015 #urbanexperience #walkabout

> Partecipazione libera. È fondamentale prenotare la propria radio a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al 389.1160729 (anche sms o WhatsApp)

> Iscriviti all’evento facebook!

Fossero solo passi, sarebbe solo un ballo!
Il Tango non è solo una danza speciale e affascinante, ma anche un percorso di crescita personale profonda, in cui corpo, mente e spirito si integrano naturalmente.
Si entra in connessione profonda con l'Altro e si dialoga danzando e improvvisando nel contatto dell'abbraccio, ispirati dalle suadenti note di una musica senza tempo, che mescola amore ed azione nel movimento di chi lo balla.
Dipingi il tuo Tango usando i tuoi colori, col metodo didattico di SCUOLA TANGO <M&M>.


POSTI RIMASTI (IN TEMPO QUASI REALE): 25


La S.V. è invitata all 16° Fusolab Pool Party

THE ORIGINAL!! SE NON VENITE VE LA RACCONTERANNO

4 TUFFI PER FUSOLAB 2.0

4tuffiinpadellabis

***la festa in piscina più sbarazzina dell'estate capitolina***

Altro tuffo - altra rincorsa a sostegno della prossima stagione del FUSOLAB 2.0 nella nuova sede di Via della Bella Villa 94 (quartiere Alessandrino)!


SABATO 18 LUGLIO

DALLE 22 ALLE 2:30

 
ALLA PISCINA DEL CENTRO SPORTIVO

“VILLA DE SANCTIS”

Via dei Gordiani 5

(zona Centocelle-Torpignattara)

 

 

InGrEsSo FiNaNziaNtE Di 10 EURO

OPEN BAR

BIRRA+VINO+GRATTACHECCA +VARIA ANALCOLICITA’ + STUZZICHINI+ GONFIABILI INVIDIABILI

+ ascella purificata

+ spogliatoi

+ sdraio a bordo piscina

+dj_Set  dei WJ di www.fusoradio.net _roots_dub_surf_rock_electro _trash

+ ponentino che ti asciuga quando esci dall'acqua

+ coccodrilli delfini orche canotti materassini tartarughe gonfiabili

+ canotti canestri palloni pistole ad acqua bolle di sapone

+ la lanterna magica che porterà i nostri desideri nell'empireo

+ gli amici di baywatch con cui potete farvi le foto

 

INGRESSO SU LISTA NOMINALE!

(max 300 persone)

 

PER ESSERE INSERITI IN LISTA E PER RICEVERE ULTERIORI INFO:

 

Chiamare o inviare un SMS o Whatsapp al num 3287149387 con i nomi dei partecipanti

********************************************************
La lista dura fino alle ore 23, poi faremo entrare fino ad esaurimento posti in ordine di arrivo.
*********************************************************

IL TUO TUFFO E' (QUASI) INDISPENSABILE

flyerbarbie2015bis

Roma V 2030, processo di condivisione di scelte strategiche e visioni future del Municipio V di Roma, cerca giovani professionisti e creativi/makers del territorio per due laboratori sul tema FARE/PRODURRE/INNOVARE.
Gli appuntamenti sono:
- 16 giugno 2015, ore 18, presso il coworking "L'Alveare", via Fontechiari 35 (Centocelle)
- 1° luglio 2015, ore 18, presso il Fusolab, via della Bella Villa 94 (Alessandrino)

Se abiti e/o lavori nel V e sei interessato a partecipare, scrivi a:
Irene Rossetti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Francesca Broccia, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

COS’È ROMA V 2030?
Roma V 2030 è un processo di condivisione delle scelte strategiche e di visioni future del Municipio V di Roma Capitale, attraverso il coinvolgimento della comunità territoriale.

PERCHÉ  IL 2030?
Perché il 2030 rappresenta un tempo futuro sufficientemente lungo per immaginare cambiamenti significativi del territorio e dei modi di viverlo.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DI ROMA V 2030?
Gli obiettivi del processo sono:
• comporre una base di idee e proposte su cui costruire delle corrispondenti politiche locali;
• indagare il senso di appartenenza della comunità al territorio.

Roma V 2030 partecipa al progetto Roma Resiliente (100 Resilient Cities, Rockefeller Foundation) e ai Laboratori di città dell’assessorato alla Trasformazione urbana di Roma Capitale.

QUALI SONO LE FASI DEL PROCESSO?
Marzo, aprile: Fase di preparazione | 20 interviste a “esperti del territorio”.
Maggio: City tour | 13 mercati, 4 luoghi di culto, 2 spazi sociali.
Giugno, luglio: City lab | 10 laboratori con la cittadinanza.
Settembre: Restituzione finale.

PERCHÉ PROPRIO TU?
Perché puoi contribuire con le tue idee al futuro del territorio. Puoi partecipare ai City tour nei luoghi d’aggregazione o ad uno dei City lab specifici, quali studenti, migranti, anziani, fuori sede e giovani professionisti, commercianti, artigiani e makers, ecc.

COME SEGUIRE IL PROCESSO?
Direttamente, partecipando agli incontri programmati, o attraverso la piattaforma Roma V Ne parlo, elaborata dall’agenzia di concertazione francese Res publica, che permette di seguire, tenersi aggiornati sulle attività e contribuire con le proprie idee. 

Vieni a visitare e contribuisci sul sito: www.roma-v-2030.neparlo.net

CHI PUOI CONTATTARE PER MAGGIORI INFORMAZIONI?

Per maggiori informazioni, segui il processo su http://roma-v-2030.neparlo.net
Lunedì, 22 Giugno 2015 01:00

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E' un corso di modellazione BIM di livello base per la progettazione architettonica dove si modella un'architettura apprendendo i temi di modellazione parametrica per famiglie di oggetti.
L'obiettivo del corso è quello di imparare l'uso di Autodesk Revit mettendo in evidenza le funzioni che offre una piattaforma BIM per l'architetto e l'ingegnere.
Gli argomenti trattati durante il corso sono: la modellazione Parametrica dei elementi dell'architettura; I vincoli ed i legami tra i vari elementi che permettono di ottenere un modello dinamico in caso di modifiche durante la fase progettuale.
La produzione degli elaborati 2d e 3d per presentare e comunicare il progetto.
L'esportato dei dati di progetto per la gestione dei computi.