La Dancehall nasce come sottogenere del reggae in Giamaica alla fine degli anni 70 per strada, ai party, grazie alla creatività ed al talento dei “dancers”. . Le dancehall sono sempre state un evento centrale per la vita nei quartieri dove si svolgevano, in quanto era in queste occasioni che la gente si incontrava non solo per ballare, ma spesso anche per tenersi informati su quello che succedeva nei dintorni e sull’isola: il DJ era infatti solito raccontare aneddoti e notizie di attualità. I balli giamaicani,rientrano nella categoria delle danze armoniche sia di tipo aperto, nello specifico i movimenti ampi di stretta derivazione africana, sia di tipo chiuso, riferendosi alle rotazioni, flessioni e alle torsioni che comportano la presenza di un perno fisso sul quale oscilla tutto il corpo, aspetto tipico questo,dei cosiddetti step, ovvero figure di ballo definite e standardizzate ma solo ed esclusivamente all’interno della scena dancehall; sia a quelle a torsione, che consistono in movimenti in piedi o a terra, riferibili alle movenze acrobatiche tipiche dei trick dell’hip hop o alle figure dello yoga caratterizzate dalla tendenza ad utilizzare punti d’appoggio alternativi ai piedi quali testa e mani.
Il Silat è un'arte marziale originaria del Sud Est Asiatico, in particolare degli stati dell'Indonesia e della Malesia, ma è praticato anche a Singapore, nel sud del Vietnam, nel Brunei e nella parte sud della Thailandia. In Indonesia è chiamato Pentjak Silat o Pencak Silat, mentre nella Malesia ha il nome di Silat Melayu.
Il Silat prende ispirazione osservando la natura. Sono infatti molti gli stili e le tecniche esistenti in questa disciplina che si ispirano agli animali, osservando i comportamenti di difesa di questi ultimi e sfruttandone la potenza applicandola al combattimento
Valido mezzo di difesa personale, sia a mani nude sia contro avversari armati, il Silat è un'arte marziale assolutamente completa, sotto tutti i punti di vista.
La perfetta sintesi delle tecniche di percussione di braccia e gambe, di protezione, di leve articolari, di posizioni particolari del corpo che mirano a confondere e disorientare uno o più avversari, anche se armati.