Spettacolo teatrale “Klara”, compagnia Quarta Parete (lavori in corso). 
Regia di Federica Fiorillo, con Marco De Bellis, Carmela Colaninno, Valeria Milana, Valerio Russo, Maria Teresa Arrotta

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Liberamente tratto da un racconto di Turgenev, Klara è la storia realmente accaduta di un attrice che sceglie la scena come luogo del suicidio. Klara è la riflessione contemporanea sul rapporto tra realtà, finzione e spettacolarizzazione.

Klara è la storia di un attrice che vive la Russia di fine ottocento, la sua vita diventa Storia perché decide di suicidarsi sulla scena, a causa di un amore infelice.
Aratov, l’uomo che la ripudia in vita, è lo stesso che se ne innamora dopo la sua morte, un delirio di pura schizofrenia che culmina con il suicidio.
Kupfer è un menscevico arrivista avido e beffardo, finge di essere ciò che non è; la sua natura è fatta di ignavia e ignoranza.
Anna macchia ogni istante le sue parole di gelosia, mentre nasconde le mani sotto il velo per pregare segretamente e farsi perdonare da un Dio che non esiste più.
La sua voce è la malinconia di una memoria che non riesce a salvare il ricordo della defunta, piuttosto lo infanga.
Platosa, la vecchia di zia di Aratov, è l’ottusità della fede indotta dal sistema del potere. Il suo peccato è così originario che l’ha resa cieca; la sua anima è un’ombra grigia, ignorata dal mondo, nessuno sa che esiste.
In quest’opera la distanza tra la vita e la morte è la stessa che intercorre tra la realtà e l’illusione. Klara è nè più e nè meno che una metafora sul teatro.
La storia, realmente accaduta, di “un’attricetta russa” di fine Ottocento, riflette la reale condizione storica del nostro tempo, dove realtà, finzione e spettacolarizzazione non divergono più.
Spettacolo teatrale “QUANDO LA PALLA USCIVA FUORI”
Monologo di e con Sergio Mari.
Regia di Peppe Lanzetta.

Un racconto col pallone tra i piedi su trent’anni della nostra storia.
Il grido di una generazione a cui fu tolta la speranza di essere protagonisti nella Storia.

Bambini nel ’68, giovani troppo nel ’77, gli anni ’80 erano quelli finalmente delle nostre consapevolezze.
Riuscimmo ad ereditare, però, questioni altre, diverse, impensabili fino ad allora e mentre infilavo per la prima volta l’Eskimo mi ritrovai allo specchio con un bel Loden verde – bellissimo dissero.
Non ne ero certo.
Nel piegone dietro, sistemati e ordinati tutti i nuovi imperativi: soldi, look e soprattutto il grande problema delle diagonali difensive – ancora da risolvere oggi -. Sergio Mari  

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Spettacolo teatrale "MAGAZZINI A GODO"

Scritto, diretto ed interpretato a 4 mani da Alberto Baraghini e Francesco Selvi

Guai a colui che nasce con gli occhi: sarà  costretto a strapparseli.
Guai a colui che nasce con le orecchie: sarà  costretto a turarsele.
Guai a colui che nasce con il naso: sarà  costretto a tagliarselo.
Guai a colui che nasce con la lingua: sarà  costretto a strapparsela per non dire come ha visto la luce del mondo.

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Assistenza registica di Vladimira Cantoni, assistenza tecnica di Giuseppe Giannotta, costumi di Francesca Fontana.
La Compagnia il NaufragarMèDolce presenta lo spettacolo eco-divertente, bio-logico, ri-ciclabile “L’ALTRO GRADIMENTO”Varietà Teatral-Radiofonico di Chiara Casarico Testi e interventi di Chiara Casarico, Giovanna Conforto, Tiziana Scrocca, Rita Superbi  

Spettacolo Teatrale e Radiofonico d’informazione surreale e divertente sui temi dell’AltraEconomia
.
Rievocando gli splendori della Tv anni ’70 e delle celebri trasmissioni radio e televisive di Renzo Arbore (Alto Gradimento e L’Altra Domenica), si porta in scena un varietà intelligente e divertente che mette in risalto, attraverso la leggerezza e la comicità, personaggi noti e meno noti dell’AltraEconomia. Come ogni varietà che si rispetti, lo spettatore entrerà in un viaggio divertente tra personaggi, notizie, interviste, giochi a premi, interventi del pubblico in sala, musica, canzoni, gags e tormentoni… Quattro saranno i “personaggi”, esperti di altra economia, che animeranno tutte le puntate: Vandana Shiva, Susan George, Rigoberta Menchù e Serge Latouche.


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Spettacolo di improvvisazione teatrale dei VERBAVOLANT

In scena Massimo Ceccovecchi, Susanna Cantelmo, Alessandro Cassoni.

Tre attori professionisti e giocatori della nazionale italiana d’improvvisazione teatrale si esibiranno in uno spettacolo unico ed irripetibile. IMPROSHOW è un viaggio attraverso la fantasia e l’unione con il pubblico in sala. I tre attori sono anche gli insegnanti della scuola romana d’improvvisazione teatrale VERBAVOLANT e partecipano ai campionati nazionali in giro per l’Italia.
IMPROSHOW è una formula di spettacolo che nasce da un’esperienza di livello mondiale basata solo ed esclusivamente sull’improvvisazione. Tre attori professionisti vi regaleranno emozioni improvvisando tutto ciò che il pubblico gli proporrà. Infatti, fulcro della serata, sarà proprio il pubblico che con i suoi suggerimenti alimenterà il fuoco della fantasia.
Le combinazioni possono essere infinite, si può prendere spunto dall’attualità, dalla televisione, dal teatro, si può chiedere agli attori di improvvisare in rima, senza l’uso delle parole, alla maniera di Shakespeare, Pirandello, De Filippo, oppure Tarantino, Sergio Leone, Tinto Brass e altri ancora.


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Spettacolo teatrale “LA MIMOSA SGUALCITA”

Di e con Federica Catalano e Silvia Di Fonso

Lo spettacolo tratta della violenza sessuale e delle difficoltà di relazione a cui va incontro colei che scelga di denunciare l'abuso subito.
Come è noto, le donne spesso pagano il loro coraggio scoprendosi nuovamente vittime non più del molestatore, ma della malevolenza e della diffidenza dell'ambiente circostante che, lungi dal confortarle ed accoglierle, riserva loro alienazione ed umiliazioni ulteriori.
Da una serie di ricerche ed interviste condotte da Silvia Di Fonso è nato un testo teatrale sulle difficoltà di relazione incontrate da coloro che convivono con la tragica esperienza della violenza e dell'abuso. L'ambizione dello spettacolo è di dar voce al vissuto quotidiano di queste donne, reclamando per loro maggior sostegno e apertura da parte delle comunità di appartenenza, che spesso e purtroppo non se ne rendono capaci per chiusura e pregiudizio.

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Spettacolo teatrale “…NESSUNO A PROTESTARE”
Regia e testi: Riccardo Laurina e Stefano Pilotto
Musiche originali: Fosco Maria Borghese e Stefano Pilotto
Con: Riccardo Laurina, Silvana Spina, Stefano Pilotto (voce e chitarra), Fosco Maria Borghese (chitarra solista)
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PROGETTO LODOMACCANTO
presenta
  Stand-up comedy show di e con Daniele Fabbri



Monologo comico caratterizzato da umorismo sagace, tagliente e “politically uncorrect”.
Il racconto autobiografico “gentilmente blasfemo” porta il pubblico all'interno di un immaginario
metaforico in cui l'attore racconta la sua storia tanto surreale quanto paradossalmente realistica.
Con umorismo beffardo e irriverente, si ride di noi stessi e delle nostre abitudini senza maschere né
costruzioni di pensiero.
Lo stile “stand-up” dello spettacolo è appropriatamente scelto, perché ideale per vivere e godere del
rapporto col pubblico affinchè, a forza di ridersi addosso, attore compreso, la risata diventi liberazione e sfogo dal piattume della vita di tutti i giorni.
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 “UNA DONNA”
Regia di Laura Sales
Con Angela Belluscio, Marco Bottini
Musiche eseguite dal vivo dal chitarrista Roberto Calabrese
 “DONNE CHE SCIVOLANO SU UN PIANO INCLINATO”
di Daniel Fermani
Con Marina Dore e Laura Sales


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PROGETTO LODOMACCANTO
presenta
“LUMACONEXPRESS”
di Daniele Fabbri e Stefano Sai



"Benvenuti gentili signore e signori, la compagnia di trasporti
LumaconExpress è lieta di condurvi in un viaggio di piacere nella
vostra stessa città"!
LumaconExpress è una gita immaginaria in posti reali, e come in
ogni gita che si rispetti, a farla da padrone sono le canzoni e la
voglia di ridere.
La formula del teatro canzone, ossia l’alternarsi di recitazione e
“canzone teatrale” con la musica dal vivo crea un piacevole flusso di
ritmo e sensazioni, consentendo di oscillare continuamente tra serio
e faceto con estrema naturalezza e godibilità.
LumaconExpress è uno spettacolo comico ma non solo,
satirico quanto basta, serio ma non troppo.
Durante il viaggio c’è il tempo per ridere, per chiacchierare,
criticare e prendersi in giro, il tutto in modo coinvolgente e
appassionante.
“Non c’è bisogno di allacciarsi le cinture, basta stare comodi e
guardare fuori ma soprattutto dentro i finestrini.
Buon Viaggio!”