L'associazione culturale Altroquando presenta lo spettacolo teatrale “LA PACE DENUNCIATA” Di Ilja Leonard Pfejffer e Irene Lamponi
Con Irene Lamponi
Regia di David Jentgets
Un tribunale, una giuria, un verdetto: ma l'accusato e l'accusatore chi sono?
L'ultima possibilità di parola concessa ad una donna e al suo crimine.
Una difesa che si snoda tra domande, paradossi, verità e favole. Il cecchino e la vittima sembrano essere la stessa persona: da che parte ci possiamo schierare?
Come possiamo essere sicuri di non condannare anche noi stessi?
Un crimine non chiede il cappio della speranza e nemmeno un'assoluzione, chiede di essere ascoltato. Chiede di non vivere in un sogno, ma di vivere senza aspettare.
“La pace denunciata” è un monologo che affronta in modo ironico e amaro il nostro presente. Ci ricorda il sogno che appartiene ad ognuno di noi e ci apre alla possibilità di scelta personale in contrasto con un mondo in cui delegare sembra essere diventata la norma.
Irene Lamponi si diploma all'Accademia Triennale di Recitazione “Giovanni Poli” presso il Teatro a l'Avogaria di Venezia. Lavora con diversi registi tra cui Luca Ferraris, Riccardo Bellandi, Marco Ghelardi, Filippo Dionisi e David Jentgens.
Nel 2009 inizia una collaborazione con lo scrittore olandese Ilja Leonard Pfeijffer.
Progetto Lodomaccanto presenta lo spettacolo “CEDESI COSCIENZA PER FINE ATTIVITÀ” di Daniele Fabbri, con Daniele Fabbri e Benedetta Di Maggio
Il lavoro della coscienza è custodire la dignità.
La dignità è sparita dalle strade, dalle case, dalle scuole, dai luoghi di lavoro, dalle istituzioni: la dignità non esiste più, quindi la coscienza ha fallito, è diventata inutile, inservibile, rimane solo il peso. Tanto vale disfarsene.
E farci qualche soldo.
“Cedesi coscienza per fine attività” è un monologo senza peli sulla lingua, tessuto su trame di comicità sfrontata, informata, scorretta, affilata, oscena sì, ma non volgare.
“Cedesi coscienza per fine attività” è un osservatorio senza morale, libero, l'occasione per dar sfogo al profano e dissacrato spirito insito in ogni uomo, che siamo abituati a nasconderci per somigliare al perbenismo che ci circonda.
“Cedesi coscienza per fine attività” è un divertimento sano, un'attività di recupero, una terapia, l'esplosione di risate che sradica ogni sovrastruttura montata sulle nostre teste.
Perchè tutti abbiamo un lato sporco, e anche lui vuole divertirsi.
Lo Stand Up Comedy è un genere molto diffuso nel mondo (a parte l'Italia, s'intende), in cui l'attore è solo sul palco, senza costumi né maschere, senza personaggi né macchiette, solo con il suo punto di vista e il suo bagaglio di vissuto.
E' un genere comico, ma poco aderente alla quiete pubblica.
Una comicità per un pubblico aperto, critico, partecipe.
Adorate “Zelig”? Statevene a casa.
Spettacolo teatrale “Klara”, compagnia
Quarta Parete (lavori in corso). Regia di Federica Fiorillo, con Marco De
Bellis, Carmela Colaninno, Valeria Milana, Valerio Russo, Maria Teresa Arrotta
Liberamente tratto da un racconto di Turgenev, Klara è la storia
realmente accaduta di un attrice che sceglie la scena come luogo del suicidio.
Klara è la riflessione contemporanea sul rapporto tra realtà, finzione e
spettacolarizzazione.
Klara è la storia di un attrice che vive la Russia
di fine ottocento, la sua vita diventa Storia perché decide di suicidarsi sulla
scena, a causa di un amore infelice.
Aratov, l’uomo che la ripudia in vita,
è lo stesso che se ne innamora dopo la sua morte, un delirio di pura
schizofrenia che culmina con il suicidio.
Kupfer è un menscevico arrivista
avido e beffardo, finge di essere ciò che non è; la sua natura è fatta di
ignavia e ignoranza.
Anna macchia ogni istante le sue parole di gelosia,
mentre nasconde le mani sotto il velo per pregare segretamente e farsi perdonare
da un Dio che non esiste più.
La sua voce è la malinconia di una memoria che
non riesce a salvare il ricordo della defunta, piuttosto lo infanga.
Platosa, la vecchia di zia di Aratov, è l’ottusità della fede indotta dal
sistema del potere. Il suo peccato è così originario che l’ha resa cieca; la sua
anima è un’ombra grigia, ignorata dal mondo, nessuno sa che esiste.
In
quest’opera la distanza tra la vita e la morte è la stessa che intercorre tra la
realtà e l’illusione. Klara è nè più e nè meno che una metafora sul
teatro.
La storia, realmente accaduta, di “un’attricetta russa” di fine
Ottocento, riflette la reale condizione storica del nostro tempo, dove realtà,
finzione e spettacolarizzazione non divergono più.
Spettacolo teatrale “QUANDO LA PALLA USCIVA FUORI”
Monologo di e con Sergio Mari.
Regia di Peppe Lanzetta.
Un racconto col pallone tra i piedi su trent’anni della nostra storia.
Il grido di una generazione a cui fu tolta la speranza di essere protagonisti nella Storia.
Bambini nel ’68, giovani troppo nel ’77, gli anni ’80 erano quelli finalmente delle nostre consapevolezze.
Riuscimmo ad ereditare, però, questioni altre, diverse, impensabili fino ad allora e mentre infilavo per la prima volta l’Eskimo mi ritrovai allo specchio con un bel Loden verde – bellissimo dissero.
Non ne ero certo.
Nel piegone dietro, sistemati e ordinati tutti i nuovi imperativi: soldi, look e soprattutto il grande problema delle diagonali difensive – ancora da risolvere oggi -. Sergio Mari
Scritto, diretto ed interpretato a 4 mani da Alberto Baraghini e Francesco Selvi
Guai a colui che nasce con gli occhi: sarà costretto a strapparseli.
Guai a colui che nasce con le orecchie: sarà costretto a turarsele.
Guai a colui che nasce con il naso: sarà costretto a tagliarselo.
Guai a colui che nasce con la lingua: sarà costretto a strapparsela per non dire come ha visto la luce del mondo.
Assistenza registica di Vladimira Cantoni, assistenza tecnica di Giuseppe Giannotta, costumi di Francesca Fontana.
La Compagnia il NaufragarMèDolce presenta lo spettacolo eco-divertente, bio-logico, ri-ciclabile “L’ALTRO GRADIMENTO”Varietà Teatral-Radiofonico di Chiara CasaricoTesti e interventi di Chiara Casarico, Giovanna Conforto, Tiziana Scrocca, Rita Superbi
Spettacolo Teatrale e Radiofonico d’informazione surreale e divertente sui temi dell’AltraEconomia. Rievocando gli splendori della Tv anni ’70 e delle celebri trasmissioni radio e televisive di Renzo Arbore (Alto Gradimento e L’Altra Domenica), si porta in scena un varietà intelligente e divertente che mette in risalto, attraverso la leggerezza e la comicità, personaggi noti e meno noti dell’AltraEconomia. Come ogni varietà che si rispetti, lo spettatore entrerà in un viaggio divertente tra personaggi, notizie, interviste, giochi a premi, interventi del pubblico in sala, musica, canzoni, gags e tormentoni… Quattro saranno i “personaggi”, esperti di altra economia, che animeranno tutte le puntate: Vandana Shiva, Susan George, Rigoberta Menchù e Serge Latouche.
Spettacolo di improvvisazione teatrale dei VERBAVOLANT
In scena Massimo Ceccovecchi, Susanna Cantelmo, Alessandro Cassoni.
Tre attori professionisti e giocatori della nazionale italiana d’improvvisazione teatrale si esibiranno in uno spettacolo unico ed irripetibile. IMPROSHOW è un viaggio attraverso la fantasia e l’unione con il pubblico in sala. I tre attori sono anche gli insegnanti della scuola romana d’improvvisazione teatrale VERBAVOLANT e partecipano ai campionati nazionali in giro per l’Italia.
IMPROSHOW è una formula di spettacolo che nasce da un’esperienza di livello mondiale basata solo ed esclusivamente sull’improvvisazione. Tre attori professionisti vi regaleranno emozioni improvvisando tutto ciò che il pubblico gli proporrà. Infatti, fulcro della serata, sarà proprio il pubblico che con i suoi suggerimenti alimenterà il fuoco della fantasia.
Le combinazioni possono essere infinite, si può prendere spunto dall’attualità, dalla televisione, dal teatro, si può chiedere agli attori di improvvisare in rima, senza l’uso delle parole, alla maniera di Shakespeare, Pirandello, De Filippo, oppure Tarantino, Sergio Leone, Tinto Brass e altri ancora.
Spettacolo teatrale “LA MIMOSA SGUALCITA” Di e con Federica Catalano e Silvia Di Fonso
Lo spettacolo tratta della violenza sessuale e delle difficoltà di relazione a cui va incontro colei che scelga di denunciare l'abuso subito.
Come è noto, le donne spesso pagano il loro coraggio scoprendosi nuovamente vittime non più del molestatore, ma della malevolenza e della diffidenza dell'ambiente circostante che, lungi dal confortarle ed accoglierle, riserva loro alienazione ed umiliazioni ulteriori.
Da una serie di ricerche ed interviste condotte da Silvia Di Fonso è nato un testo teatrale sulle difficoltà di relazione incontrate da coloro che convivono con la tragica esperienza della violenza e dell'abuso. L'ambizione dello spettacolo è di dar voce al vissuto quotidiano di queste donne, reclamando per loro maggior sostegno e apertura da parte delle comunità di appartenenza, che spesso e purtroppo non se ne rendono capaci per chiusura e pregiudizio.
PROGETTO LODOMACCANTO
presenta Stand-up comedy show di e con Daniele Fabbri
Monologo comico caratterizzato da umorismo sagace, tagliente e “politically uncorrect”.
Il racconto autobiografico “gentilmente blasfemo” porta il pubblico all'interno di un immaginario
metaforico in cui l'attore racconta la sua storia tanto surreale quanto paradossalmente realistica.
Con umorismo beffardo e irriverente, si ride di noi stessi e delle nostre abitudini senza maschere né
costruzioni di pensiero.
Lo stile “stand-up” dello spettacolo è appropriatamente scelto, perché ideale per vivere e godere del
rapporto col pubblico affinchè, a forza di ridersi addosso, attore compreso, la risata diventi liberazione e sfogo dal piattume della vita di tutti i giorni.