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Spettacolo teatrale “UNA SERATA IN FAMIGLIA”

Regia di Stefano Viali

 

Una Serata in famiglia, è un primo esperimento all'interno della rassegna "Teatro senza scarpe", con l'obiettivo di raccontare con ironia e semplicità il percorso di alcuni artisti che si esibiscono da soli in una "stanza".

Si tratta in questo caso, della prima scena di una famosa "english play" scritta da uno dei più importanti autori britannici. Volutamente manteniamo il segreto sull'autore e sul titolo dell'opera a favore dell'effetto sorpresa dato che in questo caso i  quattro protagonisti della "Serata in famiglia" saranno interpretati da un solo attore.

 

Un uomo invita a sorpresa un suo collega di lavoro a cena in un giorno qualunque. A casa la moglie e sua madre preparano da mangiare senza sapere nulla dell'ospite. Da questa semplice premessa narrativa si scatena un vero e proprio studio tragicomico sugli effetti provocati dall'ansia delle persone, da quell'angoscia che ci tiene svegli.

 

Quante volte ci capita, mentre stiamo parlando, di avere nel cervello un altro dialogo “non detto”, che qualche volta ci guida e qualche volta ci protegge. Anche se il dialogo che abbiamo “in fondo” alla nostra testa è, a volte, più vero di quello che abbiamo “di fronte”. Se solo potessimo sempre esprimere i pensieri che stanno “in fondo”, quanto la nostra comunicazione sarebbe più vera. Siamo come degli “iceberg” che lentamente si muovono attraverso la vita, mostrando e rivelando, quando capita, quello che sta sotto.

 

 


Il Collettivo Goghi & Goghi presenta lo spettacolo teatrale “DIVISE”
scritto e diretto da Ila Covolan con Mara Pieri

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“Divise” è uno spettacolo sul lavoro. Sul genere e sul lavoro. “Divise” è un viaggio dentro frammenti di immagini, collage di luoghi comuni e meno comuni, su uomini, donne e soggettività al lavoro.
Su un palco sommerso da immacolati rotoli di carta igienica bianca, che si trasformano in scale, torri, sedie, pesi, materassi, si snodano e si intrecciano spaccati di realtà lavorative delle più diverse. Uno spettacolo su donne che lavorano ma non sono pagate, su donne che vengono sfruttate, su uomini che non si addomesticano alla maschilità egemonica, su donne che si ribellano e su uomini in transizione, su donne barbute che sono adatte per il marketing, sul razzismo introiettato, sui giochi di potere, sulla retorica della sicurezza, sulla meschinità del precariato.
“Divise” è uno spaccato crudo, tagliente, cinico, sull’ambiguità che il concetto di lavoro ha assunto nel contemporaneo, sugli attimi in cui il concetto di lavoro si stacca da quello di autodeterminazione, da quello di reddito, e diventa un universo in cui la sicurezza è un fatto personale, e il controllo è determinante per combattere la crisi.
Un solo corpo in scena, in transizione continua tra i generi e le identità; poche parole, a dipingere squarci di realtà tenera e violenta; azioni sceniche che costruiscono e abbozzano immagini che a poco a poco si distruggono, si trasformano.
Brevi, intensi frammenti di storie che si intrecciano, con la scomoda consapevolezza che il controllo sui corpi è sempre vigile, e si fa oppressivo quando essi si rifiutano di incarnare le costruzioni culturali di genere.

http://goghigoghi.wordpress.com/

http://goghigoghi.wordpress.com/2010/12/11/divise/
Associazione Culturale Zabalik presenta lo spettacolo teatrale “LA STORIA DI RONALDO IL PAGLIACCIO DEL MCDONALD’S”
da Rodrigo Garcia
con Alessandro Pezza
e con Domenico Pompilio (flauto traverso), Giuliano Zaccaria (chitarra)
direzione artistica: Zelia Carbone – Alessandro Pezza

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Un racconto toccante e irriverente di produzione seriale. Una confessione intima e sconcertante. Un testo che indaga, scuote, rivela il quotidiano e il preconfezionato.
Zabalik continua il proprio confronto con la drammaturgia contemporanea portando in scena uno spettacolo emotivo e sensoriale di Rodrigo Garcia. Un adattamento per voce e strumenti capace di esprimere l'insofferenza e la volontà di aderire alle leggi e ai modelli che governano il vivere moderno.

*Spettacolo selezionato per l’edizione 2010 di ‘FuoriFesta’, vetrina della creatività indipendente al Teatro Arsenale di Milano.
* Spettacolo selezionato per ‘Anomalox, performers in via d’estinzione’, Circolo degli Artisti, gennaio 2011
Spettacolo teatrale “K A R O S H I – Atti di legittima difesa”
progetto di teatro civile a cura di Michele Trotter e Pisana Cersosimo,
regia di Michele Trotter

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Nel vortice della vita moderna il sistema di mercato liberista la fa da padrone ormai da molto tempo; tuttavia le sue basi non sono poi così solide, come dimostrato dalla recente crisi economico-finanziaria. Il mercato ha fatto del lavoro una vera e propria merce di scambio, un vero e proprio strumento di massimizzazione del profitto. Il dato incontrastabile sono i numeri delle vittime di questo gioco perverso che rovina le vite di milioni di esseri umani senza che ne siano consapevoli, spesso nell'immobilità generale, spesso mettendoli di fronte all'atto estremo. Atti di legittima Difesa parla di queste persone partendo dal loro ruolo di lavoratori privati di diritti e dignità; attraverso le loro storie emergono con forza le distorsioni del sistema del quale sono piccoli e insignificanti ingranaggi, distorsioni che nascono sulla scia delle leggi del mercato liberista dove precarietà, sfruttamento, competitività, flessibilità sono solo alcune delle parole chiave dietro le quali si nasconde il più grande progetto schiavista di tutta la storia dell'umanità. I personaggi dello spettacolo nella loro drammatica condizione lanciano però un messaggio fondamentale che chiede di essere ascoltato e raccolto; nella loro morte infatti si svela la comunanza che in vita era mancata, e proprio questa idea di comunità è lo spauracchio del sistema mercantile: comprenderlo potrebbe fare la differenza per le generazioni future, perché “veramente vivere una vita finalizzata solo al lavoro è vivere, o non è forse essere già morti?”
Spettacolo teatrale “APPUNTI PER LA RIVOLUZIONE”
di e con Beppe Casales

una co-produzione della Compagnia Via e Radio Sherwood

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“Appunti per la rivoluzione” vuole essere l'incontro del teatro di narrazione più classico e la stand-up comedy americana. L'esigenza è quella di raccontare gli aspetti più perversi della nostra società: il consumo fine a sé stesso che sostituisce le relazioni personali, la paura del contatto, la paura come unico denominatore comune della nostra società. La forma è quella senza filtri dell'attore davanti al pubblico. Nessuna scenografia, niente trucchi. Solo la forza delle parole che raccontano il presente nella maniera più sincera possibile.

Beppe Casales fa teatro dal 1998. Ha lavorato tra gli altri con Toni Servillo, Michela Cescon, Anna Bonaiuto. Da anni scrive e interpreta monologhi di teatro politico in tutta Italia.

Spettacolo teatrale “A FERRO E FUOCO. Spettacolo in LA min.”
con: Lorenza Ludovico e Luca Vonella
regia e drammaturgia: Simone Capula


Basato su poesie di Alda Merini, sul libro di Stefania Podda "Nome di Battaglia Mara-Vita e morte di Margherita Cagol il primo capo delle Br" e la canzone di Fabrizio De Andrè " Laudate hominem".

"Sono convinto che bisogna conoscere il passato per capire il presente. Spesso la storia torna sui suoi passi e forse si possono capire meglio alcune situazioni del presente se si fa riferimento a storie parallele del passato."

                                                                                                                     Ken Loach

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Lo spettacolo, una riflessione lirica sugli anni che vanno dal 1968 al 1975 , è la storia ed è dedicato ad una ragazza militante delle Brigate Rosse. Cerca di narrarla appena con qualche intelligenza e pietà; pietà non solo per coloro che morirono e ne morirono ma per la vicenda delle rivoluzioni del secolo dentro la quale, come un asteroide, si è accesa e spenta. La memoria per questa storia, come tutta la storia delle BR, non è morta, non è neanche conservata; è esorcizzata, allontanata, deformata. Tutti sanno tutto e tutti continuano a elucubrare, non vedere quel che è semplice, tragico e semplice.

LUCA: disturbo post-traumatico da stress, ovvero quel complesso di reazioni patologiche che si sviluppano a causa della rimozione prolungata di un evento doloroso.
LORENZA: si tende a cancellare persino il ricordo dell'evento per paura di rivivere quelle stesse situazioni. Ci si illude di aver eliminato il problema, in realtà emozioni e stati d'animo continuano a ribollire.
LUCA: ma che senso ha riparlare di anni di piombo e della storia da cui sono scaturiti?
LORENZA: l'Italia non è mai uscita del tutto dalla stagione degli anni di piombo a causa del disturbo post-traumatico da stress. La verità è che quasi nessuno vuole fare davvero i conti con la tragedia di quegli anni con il loro carico di lutti e di sofferenze.
LUCA: e, in particolare, con i suoi profondi sensi di colpa.


Seguirà dibattito.

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RAPTUS è una compagnia d’improvvisazione teatrale romana da più di 5 anni sulla scena.
Al Fusolab presenta uno spettacolo d’insolita ironia in cui prenderanno forma brevi storie create dai suggerimenti del pubblico presente in sala.
Nell'improvvisazione gli attori non seguono un copione definito, ma recitano improvvisando e interagendo con il pubblico.

La compagnia e’ composta da

Alessandro nel ruolo di ….mah………...
Cecilia nel ruolo di ……boh……….
Fabrizio nel ruolo di ..chi puo’ dirlo…
Luca nel ruolo di …chissa’……....
Maurizio nel ruolo di …vedremo…….
Silvana nel ruolo di .se..vabbe’……..
Vincenzo nel ruolo di ….non si sa…..
Camilla nel ruolo di ..ho detto tutto..

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Spettacolo teatrale “CIECOTROFISMI”
StandUp Comedy di e con Daniele Fabbri


La ciecotrofìa è una particolarità del sistema digerente dei conigli: dopo aver mangiato, il loro intestino estrae dalle fibre tutte le sostanze nutrienti, le sintetizza in particolari feci simili nell'aspetto alla normale cacca, quindi il coniglio le evacua e poi le rimangia.
Ciecotrofismi è un monologo satirico pieno di storie come questa, così improbabili e così naturali che faranno ridere anche senza capirne il motivo.
Sesso, politica, religione e morte sono i condimenti preferiti dallo chef, in un menù composto di storie quotidiane, riflessioni paradossali e racconti surreali che il comico rivive in prima persona sulla scena, coinvolgendo il pubblico nelle situazioni più divertenti e inaspettate.
Quanti squilli servono per farti cadere un occhio? Quale mente criminale ha progettato le batterie di pentole? Ha senso portare in tintoria l'abito per un morto? Come può una mucca ostacolare la rivoluzione?
Non sarà facile trovare le risposte, perché sarete troppo occupati a ridere.
Ciecotrofismi è il secondo monologo satirico di Daniele Fabbri, uno spettacolo dissacrante come l'immagine di un tenero coniglietto che sta mangiando le sue feci.
L'associazione tra ciecotrofìa e satira è evidente: entrambe fanno bene alla salute, anche se hanno un aspetto disgustoso.


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RAPTUS è una compagnia d’improvvisazione teatrale romana da più di 5 anni sulla scena.
Al Fusolab presenta uno spettacolo d’insolita ironia in cui prenderanno forma brevi storie create dai suggerimenti del pubblico presente in sala.
Nell'improvvisazione gli attori non seguono un copione definito, ma recitano improvvisando e interagendo con il pubblico.

La compagnia e’ composta da

Alessandro nel ruolo di ….mah………...
Cecilia nel ruolo di ……boh……….
Fabrizio nel ruolo di ..chi puo’ dirlo…
Luca nel ruolo di …chissa’……....
Maurizio nel ruolo di …vedremo…….
Silvana nel ruolo di .se..vabbe’……..
Vincenzo nel ruolo di ….non si sa…..
Camilla nel ruolo di ..ho detto tutto..

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Spettacolo teatrale “TRA POCHI GIORNI È NATALE” di e con Antonio Carletti.


Idea, ricerca, testo e interpretazione: Antonio Carletti.
Suoni: Roberto Quadrelli.
Collaborazione: Antonio Tancredi.
Luci e fonica: Tristan Martinelli

“Pinelli l’anarchico” … e perché non “Pinelli il ferroviere”? Perché non “Pinelli, papà di Silvia e Claudia”? Perché non “Pinelli la staffetta partigiana”? Perché non “Pinelli, che leggeva centinaia di libri e aveva fatto solo la 5ª elementare”? NO, “Pinelli, l’anarchico”.
Il lavoro si struttura in quadri: ognuno di essi ruota intorno a una persona o a un accadimento chiave. L’argomento è la figura di Giuseppe Pinelli inserita nel contesto storico: il prima, il dopo e i personaggi coinvolti nella vicenda della sua morte e della strage di piazza Fontana.
Il presupposto da cui parte lo studio è assolutamente personale: l’interesse e l’ammirazione verso una persona che non c’è più, per sfociare però in un’ indagine che cerca di non tralasciare nulla e di illustrare i fatti in modo chiaro, asettico e trasparente. Anche se di chiaro in questa storia c’è ben poco.