Il duo jazz composto da Marta Raviglia (voce) e Tony Cattano (Trombone) nel
concerto acustico
"Musica per voce, trombone e
cianfrusaglie".
VOCIONE è un duo atipico. Due sono gli strumenti e molte
le difficoltà nel confrontarsi con una formazione, quella voce e trombone, in
cui il rigore esecutivo e la disciplina dovrebbero prendere il sopravvento, in
modo da sormontare gli ostacoli che si presentano ed aggirare il pericolo. I
protagonisti di questa avventura però, hanno sviluppato un certo gusto per tutto
ciò che è incerto e rischioso, per tutto ciò che conduce incontro all'ignoto. E
dunque, VOCIONE è un duo spericolato in cui la voce di Marta Raviglia e il
trombone di Tony Cattano si confrontano su un imprevedibile terreno di gioco. È
la musica, di volta in volta, a suggerire strategie. Alle composizioni di Tony e
Marta, si aggiungono al repertorio del duo brani presi in prestito dalla
tradizione jazzistica e da quella brasiliana, spirituals, ballate rinascimentali
e molto altro ancora: il tutto condito con disincanto ed ironia. Si fa sentire
questo VOCIONE e non teme le lamentele dei vicini!
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Dalle 19 alle 20 on air su www.fusoradio.net e a seguire, sempre live&directly from FUSOLAB, dj set fino alle 22 per promuovere la musica reggae nella sua accezione più “conscious”, ovvero quella legata ad un messaggio di pace, amore e positività.
Dalle 21.30 in diretta dal Fusolab sulla web radio www.fusoradio.net intervista alla rock band dei Madreperla (www.myspace/madreperlaband ), composta da Fabio Prevedello (Voce & Chitarra), Teo Pizzolante (Chitarra), Giuseppe Nobile (Basso), Andrea Del Vecchio (Batteria). Alle 22.30 live set acustico.
Giovedì 20 novembre, ore 22.00
Roberta Frighi è nata a Latina 29 anni fa. All'età di 17 anni ha iniziato a studiare canto lirico in privato, iscrivendosi poi in Conservatorio. In concomitanza con la musica classica ha sempre vissuto situazioni rock pop funk, lavorato come corista a Sanremo, al Festivalbar, La Corrida e in svariate trasmissioni tv. Ha accompagnato in tour Alex Britti, Marco Armani, Gazebo, Fausto Leali, Phill Collins, Craig David e lavorato in studio di registrazione con Federico Salvatore e per Il Fantasma dell'opera e diversi doppiaggi Disney.
Ha ricevuto diversi premi per le sue interpretazioni liriche tra cui il Premio “Napoleone Annovazzi” 2004 come miglior soprano e il Premio "Miglior giovane promessa" 2005.
Francesco D’Amico, nato a Catania nel 1972, suona con: "VIOLA" il duo acustico con Roberta Frighi; con la "Francesco D'Amico BAND" con Daniele Giovannoni, Andrea Romanazzo e Pino Marinotti; con "Superfunkycalifragisexyband" con Gary Mazzone, Marco Monaco, Patrizio Sacco e Franco Marinacci; e con "Misticanze Metafisiche" di Fausto Casara con Gianni Polimeni, Andrea Romanazzo, Lele Lunadei e Brando Lupi.
Ha una vasta esperienza in tour in tutta Italia, ha suonato in diversi spettacoli teatrali e produzioni musicali
Spettacolo teatrale “UNA SERATA IN FAMIGLIA”
Regia di Stefano Viali
Una Serata in famiglia, è un primo esperimento all'interno della rassegna "Teatro senza scarpe", con l'obiettivo di raccontare con ironia e semplicità il percorso di alcuni artisti che si esibiscono da soli in una "stanza".
Si tratta in questo caso, della prima scena di una famosa "english play" scritta da uno dei più importanti autori britannici. Volutamente manteniamo il segreto sull'autore e sul titolo dell'opera a favore dell'effetto sorpresa dato che in questo caso i quattro protagonisti della "Serata in famiglia" saranno interpretati da un solo attore.
Un uomo invita a sorpresa un suo collega di lavoro a cena in un giorno qualunque. A casa la moglie e sua madre preparano da mangiare senza sapere nulla dell'ospite. Da questa semplice premessa narrativa si scatena un vero e proprio studio tragicomico sugli effetti provocati dall'ansia delle persone, da quell'angoscia che ci tiene svegli.
Quante volte ci capita, mentre stiamo parlando, di avere nel cervello un altro dialogo “non detto”, che qualche volta ci guida e qualche volta ci protegge. Anche se il dialogo che abbiamo “in fondo” alla nostra testa è, a volte, più vero di quello che abbiamo “di fronte”. Se solo potessimo sempre esprimere i pensieri che stanno “in fondo”, quanto la nostra comunicazione sarebbe più vera. Siamo come degli “iceberg” che lentamente si muovono attraverso la vita, mostrando e rivelando, quando capita, quello che sta sotto.