20081129_AbigailAlive_thumb.jpgSpettacolo teatrale "Abigail alive" di e con Chiara Candidi
Il testo è originale ispirato alla protagonista de “Il Crogiuolo” di A. Miller, Abigail Williams

“Un viaggio nell’intimo di due donne diverse, una vivente, una vissuta.
Uno studio autoriflessivo e doloroso, dettagliato e illuminante,
intorno alla nascita e alla vita di un’opera d’arte solo apparentemente invisibile.
L’attrice che gioca con il suo gioco preferito, il Teatro,
ne svela il mistero e ne cela il segreto”



Uno spettacolo meta-teatrale nel quale ci si interroga su qual’è il potere del teatro e se il teatro può aiutarci a risolvere uno dei quesiti più grandi dell’uomo: “Cosa sono il bene e il male?”. Quesito così ben incarnato nel personaggio di Abigail, personaggio storicamente negativo che la verità e la finzione del teatro vogliono, apparentemente in contraddizione,  riscattare, attraverso anche l’aiuto e l’imputazione del pubblico, sviscerando tutti gli ambiti bui e accecanti dello spazio teatrale, trascinando attrice e spettatori all’interno di un labirinto tortuoso e pieno di sorprese, che si scopre essere il vissuto di due donne.

20081114_OneHandJack_thumb.jpgJack, un ragazzo con un solo braccio, sogna di diventare un contrabbassista.
Impossibile, di certo.
Ma in una fumosa città del Jazz a volte anche i sogni impossibili possono diventare realtà.
Una storia scritta da Stefano Benni come se fosse una partitura musicale, poetica ed emozionante, raccontata e cantata in un allestimento leggerissimo: una voce e una chitarra.

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Sabato, 25 Dicembre 2010 13:52

Lettera a Santa Claus

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Egregio Santa Claus, Papà Natale, Vecchio Pascuero o come Le va di chiamarsi o farsi chiamare:

confesso che mi è sempre stato simpatico perché in genere mi piace la Scandinavia, il suo vestito rosso mi pare premonitorio e perché dietro quella barba ho sempre creduto di riconoscere un filosofo tedesco che ogni giorno ha sempre più ragione in ciò che ha affermato in vari libri, molto citati ma poco letti.

Non abbia paura del tenore di questa lettera, non sono il bambino cileno che qualche anno fa Le scrisse: “Vecchio Scemo,  l’anno scorso ti ho scritto dicendoti che, nonostante andassi  a scuola scalzo e a digiuno, avevo preso i voti migliori e che l’unico regalo che volevo era una bicicletta, naturalmente non nuova, non doveva essere una mountain bike o una per il Tour de France. Volevo una semplice bicicletta, senza cambi, per aiutare mia madre a consegnare la biancheria altrui che lava e  stira in casa. Era tutto, uno schifo di bicicletta qualsiasi, ma è arrivato il Natale e ho ricevuto una stupida cornetta di plastica, gioco che ho conservato e che ti invio con questa lettera perché tu te la metta nel culo. Spero che ti attacchi  l’AIDS, vecchio figlio di puttana”.

Sono stati i suoi elfi i responsabili di un pasticcio così spaventoso? Ebbene, stimato Santa Claus, quest’anno sicuramente riceverà numerose richieste di biciclette, perché l’unico futuro che aspetta i ragazzi del mondo è quello di fattorino, senza contratto di lavoro e condannati a consegnare pacchetti fino a 67 anni.

Io, invece, non Le chiedo una bicicletta, ma uno sforzo pedagogico: metta i suoi elfi e le sue renne a scrivere milioni di lettere spiegando che cosa sono e dove stanno i mercati.

Come Lei sa bene, ci hanno fregato la vita, abbassato i salari, impoverito le pensioni, ci hanno tolto il sussidio di disoccupazione e ci hanno condannato a lavorare per sempre per tranquillizzare i mercati.

I mercati hanno nomi e facce di persone. Sono un gruppo formato da meno dell’1 per cento dell’umanità e sono, allo stesso tempo, i padroni del 99 per cento della ricchezza. I mercati sono i membri dei consigli  di amministrazione e gli stessi azionisti, per esempio, di un laboratorio che non vuole rinunciare ai brevetti di una serie di medicinali che, se fossero generici, salverebbero milioni di vite. Non lo fanno perché la vita non è redditizia, ma la morte lo è, e molto.

I mercati sono gli azionisti delle industrie che imbottigliano il succo d’arancia, e che hanno aspettato che l’Unione Europea annunciasse leggi restrittive per i lavoratori non comunitari, che saranno obbligati a lavorare in Spagna o in un altro paese dell’Unione Europea secondo i regolamenti sul lavoro e le condizioni salariali dei loro paesi d’origine. Appena è successo, nelle borse europee i prezzi del prossimo raccolto delle arance sono andati alle stelle. Per i mercati, per tutti e per ognuno di quegli azionisti, la giustizia sociale non è redditizia, ma la schiavitù sì, e molto.

I mercati sono gli azionisti della banca che sequestra la casa a una donna con il figlio invalido. Per tutti e per ognuno di quegli azionisti, dirigenti e direttori di reparto, le ragioni umanitarie non sono redditizie, ma la spogliazione, il passaggio dalla povertà alla miseria sì che lo sono, e molto. E per i truffatori della speranza  - che siano di destra o di sinistra, dato che non c’è altra scelta tra i difensori del sistema responsabile della crisi causata dai mercati stessi – spogliare della sua casa quella vecchietta è stato un segnale per tranquillizzare i mercati.

In Inghilterra il criminale rialzo delle tasse universitarie è stato fatto per tranquillizzare i mercati. Lo scontento sociale genererà inevitabili azioni di sopravvivenza, e i mercati chiederanno sangue, morti, per tranquillizzare il loro appetito insaziabile.

Che i suoi elfi e le sue renne spieghino dettagliatamente che - in mezzo a questa crisi economica generata dalla voracità speculativa dei mercati e dalla rinuncia dello Stato a controllare il “va e vieni “ del denaro - nessuna banca ha smesso di guadagnare, nessuna società multinazionale ha smesso di guadagnare e anche gli economisti più ortodossi della teoria del mercato concordano nell’affermare che il principale sintomo della crisi è che le banche e le multinazionali guadagnano sì meno, ma in nessun caso hanno smesso di guadagnare.

Che i suoi elfi e le sue renne spieghino fino alla nausea che sono stati i mercati quelli che si sono  opposti a qualsiasi controllo statale delle speculazioni, ma che ora essi impongono che lo Stato castighi i cittadini per il calo dei loro guadagni.

E, infine, mi permetta di chiederLe qualcosa d’altro: migliaia, milioni di bandiere di lotta, grandi barricate, grosse pietre, maschere antigas, e che la stella di Betlemme diventi una serie di comete incandescenti con un unico bersaglio, le Borse, che brucino fino alle fondamenta, perché le fiammate di cento begli incendi ci darebbero,  anche solo per poco, una indimenticabile Notte di Pace.

 

Molto fraternamente,

Luìs Sepùlveda

 

 

Giovedì, 08 Gennaio 2009 20:39

Messico - Primo Festival Mondiale della Rabbia Degna

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La cronaca multimediale delle giornate del festival a cura dell’Ass.ne Ya Basta!
 
Sabato 3 gennaio 2009

Dal 26 dicembre al 5 gennaio si svolge in Messico il "Primo Festival Mondiale della Rabbia Degna" convocato dall’EZLN.
Vai alla Convocazione.
L’Associazione Ya Basta partecipa con una delegazione dei movimenti sociali italiani: centri sociali, Presidio No Dal Molin di Vicenza, Presidio di Chiaiano, studenti dell’Onda.

Vai alla Convocazione della Carovana In movimento.



Presidi al Consolato e all'ambasciata greca in Italia: con Alexis nel cuore! Governo e polizia que se vayan todos! Assassini! Giustizia per Alexis!

10.12.08 Manifestazioni di solidarietà  in tutta Italia:

Roma [Presidio sotto l'ambasciata greca] Napoli [Presidio al consolato greco] Torino [Presidio al consolato greco ] Bologna [Consolato greco sanzionato dal basso - Presidio e blocco del traffico] Venezia [Occupato l'istituto ellenico]  

ne18.gif (1556 byte)SPAGNA: Represión en Madrid y en Barcelona por el asesinato de Alexis [lahaine.org] 

ImageGrecia 10 dicembre SCIOPERO GENERALE (da GlobalProject) Quattro giorni di mobilitazioni continue, ed oggi lo sciopero generale che sta attraversando la Grecia. In piazza migliaia di persone, uomini, donne precari e molti, tanti studenti. Sullo sfondo di una Grecia che ha tirato fuori la sua rabbia, contro le politiche neoliberiste del governo, il tentativo di riforma dell’università, la precarietà e l’incapacità da parte di arginare la crisi. Stanchi della repressione, delle violenze della polizia, sfociate, nell’ultimo tragico episodio con l’omicidio di Alexandros, oggi in diverse città si è tornato a manifestare. Mentre Il partito dell’opposizione socialista chiede elezioni anticipate e il governo annuncia nuove misure repressive nei confronti dei dimostranti violenti, sullo sfondo cresce la rabbia. Le conclusioni della perizia sulla morte del giovane studente stridono con quanto dichiarato da testimoni oculari e dalle prime dichiarazioni del poliziotto che ha sparato e ucciso Alexandros. In definitiva, il caso rischia di essere archiviato “come un incidente”.

Lo sciopero di oggi ci restituisce l’immagine di un paese tutt’altro che pacificato. Ad Atene lanci di molotv davanti al parlamento. Scontri anche davanti al Palazzo di giustizia. Lanci di bottiglie incendiarie hanno accolto l’arrivo dei due agenti, giunti per essere interrogati. Anche a Salonicco non sono mancati fronteggiamenti con la polizia. Gli scontri sono inziati quando una parte del corteo, composto principalmente, da studenti è giunto davanti a al ministero della Giustizia. Qui il tentativo di sfondamento a cui ha fatto seguito il lancio di lacrimogeni. L’adesione allo sciopero è totale: voli nazionali e internazionali cancellati, banche e scuole chiuse e gli ospedali si limitano ai servizi d’emergenza. 

Proteste ed azioni di solidarietà hanno coinvolto anche diversi paesi europei. A Londra circa 70 attivisti hanno bloccato l’entrata dell’ambasciata greca per un giorno. Il blocco si è concluso con l’arresto di due persone. Azioni di questo tipo ci sono state anche a Edinburgh, Bristol e NewCastle. In Germania proteste in diverse città e una manifestazione si è tenuta a Berlino. Durante la manifestazione l’ambasciata greca è stata occupata. Altre manifestazioni in Germania si sono svolte a Hamburg (de), Dresden (de), Bremen (de) e a Cologne (de). Azioni e inziative anche in Spagna. In Italia azioni a Bologna, Venezia, Roma e Napoli. 

Grecia 9/12: la polizia spara ancora [vai all'articolo]

Mercoledì, 03 Dicembre 2008 11:25

Tortura di Stato

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Depositate le motivazioni della sentenza sui fatti di Genova. (leggi tutto)

"premesso che la mancanza, nel nostro sistema penale, di uno specifico reato di “tortura” ha costretto l’ufficio del PM a circoscrivere le condotte inumane e degradanti ( che avrebbero potuto senza dubbio ricomprendersi nella nozione di “tortura” adottata nelle convenzioni internazionali ) compiute in danno delle parti offese transitate nella caserma della P.S. di Ge-Bolzaneto durante i giorni del G8, condotte che questo Collegio ritiene pienamente provate”.


“(…) come in qualsiasi altro procedimento penale, anche in questo processo, quantunque celebrato in un’atmosfera caratterizzata da forti contrapposizioni politico-ideologiche sia sui mezzi di informazione che nell’opinione pubblica, sono stati portati a giudizio non situazioni ambientali o orientamenti ideologici, bensì, ovviamente, singoli imputati per specifiche e ben individuate condotte criminose loro attribuite nei rispettivi capi di imputazione, che costituiscono la via maestra da cui il giudicante non deve mai deviare.”


“(…) Dalla messe dei suddetti riscontri sono risultate pienamente provate le seguenti condotte tenute nel sito di Bolzaneto in danno degli arrestati e fermati:

Nuovo libro sull'università di edu-factory [ www.edu-factory.org ]
L’università globale è un libro unico e indispensabile per comprendere le trasformazioni e le tendenze del sistema universitario a livello mondiale.


Il testo raccoglie i materiali della lista edu-factory, progetto di discussione che da due anni vede impegnati collettivi, attivisti e diversi dei più importanti studiosi dell’istruzione superiore sul piano globale. Dall’Italia agli Stati Uniti, dall’Argentina alla Francia, dall’Australia all’India, dal Sudafrica alla Cina, i vari contributi documentano e analizzano i conflitti sulla produzione dei saperi, i processi di precarizzazione e gerarchizzazione nel mercato della formazione, le sperimentali organizzazioni di università autonome.

Mercoledì, 19 Novembre 2008 03:39

Libere e Travolgenti

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Verso il 22 novembre: manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne

http://baruda.files.wordpress.com/2008/05/cortei_rabbia.jpgL’onda va avanti e non si ferma! Inonda strade, piazze, assemblee, costruisce nuovi linguaggi, apre spazi di discussione, pratica l’autorganizzazione come forma per di agire politico. Noi donne in onda della Sapienza vogliamo portare avanti sia un’analisi politica, sia nuove pratiche di movimento che aprano spazi per tutte e tutti. La mobilitazione, partita dalla battaglia contro i decreti 133 e 137, ha allargato il suo campo d’azione e di rivendicazione. A partire dalle scuole primarie l’onda è dilagata nelle scuole e nelle università ponendo al centro la questione dell’autonomia economica, politica, esistenziale. L’onda anomala vede il protagonismo delle donne nel movimento. Sono state le donne ad accendere la protesta: sono state le maestre e le mamme che hanno contestato il decreto Gelmini non solo per tagli consistenti ai posti di lavoro, ma anche per quelli alle ore di scuola. Con la riduzione del tempo- scuola da 40 a 24 ore, l’attacco al progetto educativo diviene complessivo. Il tempo pieno, infatti, rappresenta un modello educativo in cui la madre da un lato non è l’unica referente della formazione e della educazione affettiva, e dall’altro permette l’espressione di un’autonomia attraverso la liberazione di tempi di vita.


Giovedì, 28 Giugno 2007 13:15

Protesta Universitaria

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15 - 16 Novembre: ASSEMBLEA NAZIONALE ALLA SAPIENZA

Siamo l'onda che autoriforma l'Università!

Immag005 da te.
Una marea gioiosa e propositiva ha invaso la cittá universitaria de LaSapienza: due giorni intensi di assemblee, workshop e musica in cui le diverse figure della formazione hanno continuato a dare corpo a quell'incredibile momento costituente che è l'autoriforma dell'Universitá. L'autoriforma come processo che già vive nelle pratiche del movimento, come passaggio di consolidamento delle forme di autorganizzazione e rilancio degli elementi del conflitto. Migliaia di studenti, dottorandi e ricercatori hanno discusso nei workshop tematici riguardanti la didattica, il welfare e il rapporto tra formazione e lavoro. Centinaia di interventi da tutti gli atenei italiani in mobilitazione che hanno avuto la capacitá di tradurre l'autoriforma in concreti elementi di programma e di agenda politica: proposte per continuare a costruire un'universitá autonoma, nuove pratiche di conflitto attraverso cui costituire delle vertenze diffuse, la partecipazione allo sciopero del 12 dicembre ed il lancio delle mobilitazioni diffuse per il 28 novembre. L'assemblea plenaria di domenica è stata partecipata da migliaia di persone, centinaia di interventi che hanno continuato a connettere le lotte tra universitá, scuole e studenti medi, tra l'onda anomala e la european anomalous wave che in questi giorni ha diffuso la potenza dell'onda in tutta Europa (Barcellona, Copenhagen, Parigi, Lione, Londra, Madrid, Bruxelles, Lisbona, Amsterdam, Berlino, Valencia, Aarhus, Tubinga, Istanbul). Non solo non pagheremo la vostra crisi, ma abbiamo anche la forza di costruire uno spazio forte e aperto, di dare vita ad un processo costituente per riprenderci il nostro futuro...e questo è solo l'inizio! 

Lunedì, 09 Luglio 2012 18:46

RokSprocket Extension

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RokSprocket is a powerful switchblade content extension, that provides an array of display options, all within one single modular framework that supports a comprehensive control interface, for all layout modes, and is powered by Ajax.