La programmazione di Febbraio 2011

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Fino al 13 febbraio
Mostra di fumetti “Global warming. Immagini che producono azioni” tratta dal libro omonimo edito da Nda Press a cura di Emiliano Rabuiti e Claudio Calia.
Tavole di Gianluca Romano, Manuel De Carli, Toni Bruno, Zerocalcare, Thomas Bires, Paolo di Orazio e Massimo Semerano, Mauro Balloni e Andrea Antonazzo, Sara Bartoletti, Brochendors Bros e Sociocomix, Christian Mirra, Stefano Misesti.
Settimo appuntamento con l'annuale antologia del fumetto indipendente italiano curata da Claudio Calia e Emiliano Rabuiti nell'ambito del progetto Sherwood Comix, costola "a fumetti" dello Sherwood Festival, il più grande evento musicale del Veneto organizzato dalla più longeva radio libera italiana, Radio Sherwood. Questa volta l'antologia è arricchita dall'entrata in redazione del collettivo che cura la rivista bolognese autoprodotta Burp! Deliri Grafico Intestinali.
Una antologia a fumetti dal taglio
ambientalista, dopo il vertice di Copenhagen che si è concluso in un nulla di
fatto e vista la sempre più alta centralità del tema in un paese che vorrebbe
tornare al nucleare e privatizza l'acqua mentre il mondo guarda e investe sulle
energie alternative.
Ma Global Warming non è solo questo: crisi economica, guerre, paranoia
securitaria, razzismo e respingimenti, sono tutti elementi di un riscaldamento
della tensione globale sulla superficie del pianeta su cui gli autori di questo
volume hanno voluto esprimere con le loro storie e i loro disegni un contributo
a fumetti.
[...] Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto. Dopo sei anni e sei antologie
intitolate Sherwood Comix, il progetto doveva cambiare, volevamo che diventasse
più coinvolgente rispetto al nostro mondo di riferimento, quello da cui questi
libri hanno tratto ispirazione e ragione d'essere: la redazione della radio
libera più longeva del nostro paese e il variegato arcipelago dei centri
sociali. Per farlo abbiamo intrapreso un percorso di ricerca nel nostro mondo,
sfruttando le decine di presentazioni in spazi sociali e librerie di
questi anni per intessere rapporti, fare rete con altri interessati a questo
meraviglioso linguaggio che pensiamo sia il fumetto. E' con gioia dunque che ci
ritroviamo a scrivere questa prefazione per un settimo volume che in realtà è
il primo volume di una nuova esperienza: Sherwood Comix incontra Burp! Deliri
Grafico Intestinali, una realtà emergente dalle serate del SottoSuono Lab del
TPO di Bologna, una rivista che ha già dimostrato con le sue uscite bimestrali
di essere un progetto serio e portato avanti con costanza, professionalità e
indipendenza. Ed è questo che ci stava e ci sta a cuore dimostrare: non c'è
indipendenza senza impegno, e si può essere fieramente indipendenti anche
collocandosi nel mercato delle librerie di varia. Spesso sentiamo dire che il
fumetto ha bisogno di contenuti maturi per poter essere considerato alla
stregua di altri linguaggi, ma troppe volte ci si ferma a questa considerazione
senza agire conseguentemente, senza realizzarli, i fumetti maturi, quasi che
bastasse la dichiarazione di intenti per consolarci con una virtuale pacca
sulle spalle, tornando come autori a raccontare di vigilantes in calzamaglia,
cow boy macho o indagatori dell'incubo con problemi relazionali. [...] (dalla
postfazione di Claudio Calia e Emiliano Rabuiti)
Giovedì 3, dalle 21
Giovedì Nerd (piano di sopra)
Ogni settimana al Fusolab c'è il Giovedì Nerd, punto di riferimento per l’incontro di smanettoni, hackers, programmatori, esperti di GNU/Linux, wifi e sicurezza informatica.
Routers, antenne, kernel e Vim sono il loro pane quotidiano.
C, Perl, Python, Lua e TwoDucks le loro lingue.
Tutti gli interessati possono venire con il loro
pc o utilizzare quelli a disposizione al Fusolab.
A cura di Ninux.org (Roma Wireless
Community Network).
Per ulteriori informazioni:www.ninux.org - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“Open the real world” (piano di sotto)
Teoria e tecniche del lockpicking e dimostrazioni dal vivo.
A cura del Roma Lockpicking club
Venerdì 4, ore
21
Inaugurazione mostra di
illustrazioni “StupidaMente” di
Daniela Volpari
Fino al 27 febbraio
Giovane illustratrice romana, classe 1985. Un po’ visionaria, a volte troppo ottimista, e sempre con il sorriso stupido stampato sulla faccia.
Dopo il liceo artistico si diploma
alla Scuola Internazionale di Comics al corso triennale di Illustrazione.
È stata selezionata in diversi concorsi del settore quali Scarpetta D’Oro,
Illustrissimi, Lucca Comics & Games e nel 2010 si aggiudica il Premio della
Critica al concorso Calendario Duemila10 di Tapirulan. Principalmente
illustratrice per bambini e ragazzi (ma che anche gli adulti sanno apprezzare),
ha all’attivo alcune pubblicazioni in Italia e all'estero. Attualmente collabora
soprattutto con la Francia.
Ho sentito da qualche parte questa frase: “Ogni grande idea è al confine con la stupidità”.
E allora mi piace pensare situazioni buffe, malinconiche, tragiche, divertenti, alla ricerca della grande idea, che probabilmente non arriverà mai. Ma noi ci proviamo, sempre, stupidamente.
Sabato 5, ore 22
“La Luna nel Caffè” piccole canzoni e melodie notturne in duo.
Giovanna Berardinelli (Voce) e Andrea Bilotti (Chitarra).
Accanto ai brani della tradizione classica del jazz anni ‘30-’50 proposti in versioni essenziali e semplici, iI gruppo ama sostare nelle strade del folk europeo e americano, del rock e della musica cantautoriale, anche italiana, ricercando in ogni brano la componente onirica, fiabesca, di racconto del cuore.
Domenica 6, ore 21.30
Cinestesie: proiezione del film-documentario “Burning", tratto dal live dei Mogwai a New York, di Vincent Moon e Nat Le Scouarnec, (2009)
Film documentario che testimonia un incandescente live dei Mogwai davanti a una folla estasiata: come se il tempo si fosse fermato, il pubblico viene trasportato dalle onde del suono, poetico e violento insieme. 'Burning' si tuffa in questo flusso selvaggio e sensuale. Complesso e profondamente innovativo, il film ci conduce in un sogno dove non c’è un domani: un’avventura sonora fra la speranza e la ribellione. Un’intera vita di emozioni vissuta in una sola notte.
Giovedì 10,
dalle 21
Giovedì Nerd (piano di sopra)
Ogni settimana al Fusolab c'è il Giovedì Nerd, punto di riferimento per l’incontro di smanettoni, hackers, programmatori, esperti di GNU/Linux, wifi e sicurezza informatica.
Routers, antenne, kernel e Vim sono il loro pane quotidiano.
C, Perl, Python, Lua e TwoDucks le loro lingue.
Tutti gli interessati possono venire con il loro
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A cura di Ninux.org (Roma Wireless
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“SCUMM FEST” - A cura del Partito Pirata (piano di sotto)
Se pensate che Pisanu
non debba mai più mettere bocca su Internet...
Se ritenete che il decreto Romani sia un piano per mettere il bavaglio alla
libera informazione...
Se preferite giocare a Monkey Island piuttosto che seguire una conferenza della
Carlucci...
Se Bondi è nei vostri incubi peggiori, più di Willie L'Orbo...
ALLORA NON SIETE SOLI!
I PIRATI SONO TORNATI... Più forti e più arrembanti che mai!!!
L'associazione di promozione sociale PARTITO PIRATA installerà su tutte le piattaforme esistenti
l'emulatore di giochi scummvm.org
Venerdì 11, ore
21.30
Cinestesie: proiezione documentario “Pedalare” a cura di Meddle Tv (2010, 30') + proiezione documentario “In motu gratia”
Ricetta: si mette in una scatola velocità, progresso, successo; poi si chiama la scatola “automobile” e gli si lascia invadere le nostre città, i nostri spazi.
Ci siamo abituati alla inevitabilità dello smog, del rumore, della costrizione: a città di metallo; alla inevitabilità delle morti per incidenti stradali, al sentir parlare di “pirati della strada”, come se solo pochi si comportino da pazzi criminali.
Il ciclista che resiste nel traffico con la sua bicicletta lancia il suo continuo monito: “nel mondo dei pazzi esser sani è follia”.
Con questo video MeddleTv documenta la resistenza contro l’inevitabile. E lo fa con allegria e divertimento guidati da Chiara “la puffa meccana” e da Guido e Corrado della cooperativa Blow Up. Si vedranno Ecotaxi (risciò a pedali), una partita di bike polo, l’organizzazione della Critical Mass, le Ciclofficine di Roma e il movimento “di traffico si muore”.Il percorso di liberazione dalle automobili, dalle loro idiote pubblicità, dai falsi idoli che rappresentano, comincia ogni mattina, quando un ciclista monta sul sellino e sfida Golia.
Concerto live a cura di Fusoradio (www.fusoradio.net): Indie Boys Are For Hot Girls + Love The Unicorn
Indie Boys Are For Hot Girls nasce come progetto solista del cantante e chitarrista Alessandro Canu, di caratura sarcastica e ironica, che poi andrà a rappresentare anche la line-up definitiva, Daniele Barillà (basso e seconde voci) e Claudio Gatta (batteria e poche voci) per la voglia di distaccarsi dall'attuale scena underground troppo povera di cose concrete. Lo si capisce dai testi, semplici, diretti. Lo si capisce dalla linea vocale, chiara, senza troppi fronzoli. Tanto da rendere il loro primo EP “Cheat_Lie_Steal_”, uscito il 20 giugno 2009 in Italia, passato in radio e nei locali di Roma, un disco notato e recensito dagli addetti ai lavori, che li hanno portati ad esibirsi con band locali e internazionali su palchi romani/italiani. Partecipano nell'agosto '09 al EqoFestival di Cassino che ha avuto come ospiti d'eccezione i Marlene Kuntz e concludono la stagione con un buon numero di live act sulle spalle, considerati il punto di forza della loro musica. Nel duemilaedieci, partecipano a concorsi di importanza nazionale, fra tutti il Sotterranea (arrivati in finali e vincitori del “Premio Maremoto”) ,Italia Wave e MarteLive, dove raggiungono le semifinali. Attualmente sono in studio per dedicarsi alla creazione e arrangiamento dei brani che saranno contenuti nel loro prossimo EP.
Love the Unicorn è un'idea dei fratelli Marco ed Emiliano Salah. Già dal 2008, nel loro piccolo e buio box i due fratelli iniziano a scrivere e a cercare altri componenti. La svolta del gruppo è segnata dall'incontro tra Emiliano e Riccardo Menghini a Zaragoza, Spagna, avvenuto in uno squallido bar famoso per gli svariati scarafaggi che si incontrano in bagno.
L'arrivo dell'eccellente Dario Palmieri (ex bassista di molte band tra cui i San La Muerte) e dell'esperto Marcello Fanelli alla batteria, completano la band che ora è pronta a definire il proprio sound. I suoni ruvidi delle chitarre e gli azzeccati racconti dei testi, ricordano i magici gruppi d'Albione di inizio secolo come The Libertines e Larrikin Love.
Domenica 13, ore 21.30
Cinestesie: proiezione documentario “1960 I ribelli” di Mimmo Calopresti (2010, 40’)
Il 1960 è uno spartiacque nella
storia della Repubblica italiana. L’Italia vive un momento di forte instabilità
politica determinato dalla crisi del centrismo. Attraverso l’uso di materiale
di repertorio e il racconto di esponenti sindacali, il documentario rappresenta
i fatti del giugno-luglio 1960 verificatisi durante il governo monocolore
democristiano formato dall’On. Tambroni con i voti decisivi del MSI.
Gli scioperi e le proteste dei partiti politici e dei movimenti sindacali, la
reazione di migliaia di manifestanti, l’irruzione dei giovani sulla scena
politica (i cosiddetti “ragazzi con le magliette a strisce”), il dilagarsi
delle sommosse in tutto il Paese, a partire dalla città medaglia d’oro della
Resistenza, Genova. Le vicende storiche si intersecano con le grandi
trasformazioni culturali che hanno caratterizzato tutto il decennio e che sono
raccontate da un gruppo rappresentativo dell’entourage culturale del tempo, da
Paolo Pietrangeli a Giuliano Montaldo, proponendo così uno sguardo a 360° sui
moti che hanno rappresentato la prima protesta dell’Italia moderna: dunque, il
rovesciamento di uno status quo da decenni radicato nell’ideologia fascista,
nonché l’avvento di un’“alternativa” antifascista e il maturare di una nuova
coscienza anticapitalistica, entrambi precursori del mutamento d’epoca che
vedrà il suo apice nei moti del ’68.
Giovedì 17,
dalle 21
Giovedì Nerd (piano di sopra)
Ogni settimana al Fusolab c'è il Giovedì Nerd, punto di riferimento per l’incontro di smanettoni, hackers, programmatori, esperti di GNU/Linux, wifi e sicurezza informatica.
Routers, antenne, kernel e Vim sono il loro pane quotidiano.
C, Perl, Python, Lua e TwoDucks le loro lingue.
Tutti gli interessati possono venire con il loro
pc o utilizzare quelli a disposizione al Fusolab.
A cura di Ninux.org (Roma Wireless
Community Network).
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“Open the real world” (piano di sotto)
Teoria e tecniche del lockpicking e dimostrazioni dal vivo.
A cura del Roma Lockpicking club
Venerdì 18, ore 21
Inaugurazione mostra di fumetti “Tu dov’eri il 12 dicembre del 1969?” tratta dalla graphic novel “Piazza Fontana” di Francesco Barilli e Matteo Fenoglio, edita da BeccoGiallo.
Fino al 13 marzo
“Se la storia è la spiegazione del presente, Piazza Fontana è la prima spiegazione dell’attuale degrado morale e politico del paese” (Aldo Giannuli, dalla prefazione di Piazza Fontana, BeccoGiallo, 2009).
Milano, 12 dicembre 1969. A metà pomeriggio la Banca Nazionale dell'Agricoltura in Piazza Fontana è ancora affollata per le contrattazioni del mercato agricolo e del bestiame, che per tradizione si tengono di venerdì. Alle 16 e 37, nel salone principale dell'edificio, esplode una bomba collocata per provocare il più alto numero di vittime: al piano terra, sotto il tavolo che si trova al centro della stanza, di fronte agli sportelli. Il bilancio finale è di 17 morti e decine di feriti. L'esplosione segna l'inizio della strategia della tensione e apre il sipario sui dieci anni più controversi e bui della più recente storia italiana.
Francesco Barilli e Matteo Fenoglio hanno scelto di affidare al fumetto il compito di veicolare i ricordi, di porsi delle domande, di ricordare la storia.
Francesco Barilli
Nato nel 1965, è un mediattivista. Coordina il sito reti-invisibili.net.
Per BeccoGiallo ha curato gli apparati redazionali di “Ilaria Alpi, il prezzo della verità” (2007), “Dossier Genova G8” (2008), “Il delitto Pasolini” (2008), “Peppino Impastato, un giullare contro la mafia” (2009).
Un suo racconto è presente in “La Rossa Primavera” (2007, allegato a Liberazione e l’Unità, ristampato nel 2008 per le Edizioni Clandestine).
Ha contribuito al libro “Fausto e Iaio. Trent’anni dopo” (Costa & Nolan, 2008).
Ha curato con Sergio Sinigaglia “La piuma e la montagna” (Manifestolibri, 2008).
Con Checchino Antonini e Dario Rossi è autore di “Scuola Diaz: vergogna di Stato” (Edizioni Alegre, 2009).
Ha scritto il fumetto “Piazza Fontan”a (BeccoGiallo, 2009) con i disegni di Matteo Fenoglio.
Il suo sito è francescobarilli.splinder.com.
Matteo Fenoglio
Nasce a Pinerolo (TO) nel 1977.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Torino ha iniziato a scrivere e disegnare fumetti con l’etichetta indipendente Selfcomics.
Ha partecipato alle antologie “Resistenze”, “Zero Tolleranza” (BeccoGiallo, 2007 e 2008), e “Sherwood Comics” (Nicola Pesce Editore, 2009).
Nel 2008 ha preso parte alla collettiva “Futuro Anteriore” al Napoli Comicon con un racconto scritto da Luana Vergari e pubblicato dal Centro Fumetto Andrea Pazienza.
Ha collaborato con le etichette Lamette e Teiera.
Con Francesco Barilli ha pubblicato il libro a fumetti “Piazza Fontana” (BeccoGiallo 2009), per cui ha vinto il premio “Autore rivelazione dell’anno” all’ultimo Treviso Comic Book Festival.
Sempre con Barilli ha pubblicato nel maggio 2010 un racconto a fumetti sul quotidiano l’Unità.
Il suo blog è:
http://www.vecchioblister.blogspot.com/
Sabato 19, ore 21.30
Spettacolo teatrale “Tra pochi giorni è Natale” di e con Antonio Carletti.
Idea, ricerca, testo e interpretazione: Antonio Carletti. Suoni: Roberto Quadrelli. Collaborazione: Antonio Tancredi. Luci e fonica: Tristan Martinelli
“Pinelli l’anarchico” … e perché non “Pinelli il ferroviere”? Perché non “Pinelli, papà di Silvia e Claudia”? Perché non “Pinelli la staffetta partigiana”? Perché non “Pinelli, che leggeva centinaia di libri e aveva fatto solo la 5ª elementare”? NO, “Pinelli, l’anarchico”.
Il lavoro si struttura in quadri: ognuno di essi ruota intorno a una persona o a un accadimento chiave. L’argomento è la figura di Giuseppe Pinelli inserita nel contesto storico: il prima, il dopo e i personaggi coinvolti nella vicenda della sua morte e della strage di piazza Fontana.
Il presupposto da cui parte lo studio è assolutamente personale: l’interesse e l’ammirazione verso una persona che non c’è più, per sfociare però in un’ indagine che cerca di non tralasciare nulla e di illustrare i fatti in modo chiaro, asettico e trasparente. Anche se di chiaro in questa storia c’è ben poco.
Domenica 20, ore 21.30
Cinestesie: proiezione documentario “Una scuola italiana” da un’idea di Cecilia Bartoli, Marco Carsetti e Alessandro Triulzi, regia di Giulio Cederna e Angelo Loy (2010). In collaborazione con Asinitas Onlus.
Roma, mattina, Scuola Pisacane. In un’aula dai muri giallini come ce ne sono tante, di una scuola-caserma degli anni cinquanta uguale a tante altre, è in corso un laboratorio teatrale. Cecilia - quarant’anni non ancora compiuti, psicologa, operatrice dell’Associazione Asinitas - racconta con voce stentorea il viaggio avventuroso di Dorothy nel magico mondo di Oz.
Ionut (che si dice ionuz), Flora,
Kelvin, Isham, Rashid, Akib, Abib, Aarento, Fatima, Maryam, Tamina, Luca,
Ramisha, Islam, Y Lei, Nur, Labib, Sophia, sono nati in Italia da genitori
stranieri e frequentano la sezione materna della scuola Pisacane di Roma, nel
cuore di Torpignattara e a due passi dal Pigneto, quartieri storici e popolari
di Roma oggi popolati da un numero crescente di famiglie immigrate. Insieme a
Martina, Francesco, Federico e Alessia, e altri amichetti italiani doc, ogni
settimana entrano nel mondo incantato di Oz. Hanno un’età media di cinque
anni, la loro prova d’attore è solo agli inizi, ma sono già diventati famosi.
Da alcuni mesi sono al centro di una vivace polemica finita sui media locali e
nazionali.
Un gruppo di mamme italiane costituitesi nel comitato “madri per l’integrazione”
fanno sentire la loro voce in luoghi istituzionali, sorrette da un compatto
fronte politico: “Alla Pisacane va in scena una vera e propria emergenza non
solo didattica, ma anche culturale… non è questione di razzismo, ma di
un'integrazione impossibile e di diritti negati ai nostri figli».
Cecilia, psicologa, operatrice dell’Associazione Asinitas, le insegnanti e la coordinatrice della scuola materna, vivono con disagio la situazione di conflitto che si è venuta a creare. Non credono alle tesi delle madri arrabbiate: secondo loro i servizi inter-culturali promossi alla Pisacane sono all’avanguardia e costituiscono l’unica strada per costruire un reale processo di integrazione, i risultati incoraggianti dimostrano che la presenza di tanti bambini di origine straniera, se preparata e sostenuta, rappresenta piuttosto una ricchezza didattica e culturale, mentre il piano di “dislocare” i bambini fuori-quota nelle altre scuole è dannoso e irrealizzabile perché non tiene conto della realtà del quartiere e delle esigenze delle famiglie.
Settimana dopo settimana le polemiche sulla scuola e le peripezie di Ionut e Martina nel mondo di Oz, si fondono in un’unica storia, creando un cortocircuito tra realtà e finzione che lascia emergere tutta una serie di interrogativi: e se il mondo di Oz fosse proprio la Pisacane? Chi sarebbe in questo caso la strega, lo spaventapasseri, l’uomo di latta e il leone? Il viaggio di Dorothy non assomiglia forse al viaggio degli immigrati a Torpignattara?
“Una scuola italiana” ha l’obiettivo di raccontare dall’interno di una scuola a maggioranza di figli di immigrati le dinamiche e le ragioni di una classe multietnica – relazioni, problemi, normalità, quartiere – per invitare a riflettere gli spettatori su un tema epocale assai complesso e di interesse nazionale, sulle problematiche attuali e su quelle future, un problema che non può essere risolto a colpi di slogan o con affrettate scorciatoie ideologiche.
Giovedì 24,
dalle 21
Giovedì Nerd (piano di sopra)
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A cura di Ninux.org (Roma Wireless
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“SCUMM FEST” - A cura del Partito Pirata
Se pensate che Pisanu
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Carlucci...
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I PIRATI SONO TORNATI... Più forti e più arrembanti che mai!!!
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Venerdì 25, ore 21.30
Cinestesie: proiezione documentario "Man on wire" di James Marsh (2008,90')
In un luminoso mattino d’estate del 1974, il funambolo Philippe Petit camminò per più di un’ora lungo un cavo d’acciaio steso tra i due grattacieli più alti del mondo, le Torri Gemelle di New York, simbolo del progresso e del rinnovato ottimismo occidentale. “Man on Wire” è la storia di questa avventura surreale, progettata da un manipolo di eroici sognatori, figli del loro tempo. Attraverso il materiale girato durante la preparazione dell’intricato piano che li porterà in cima ai palazzi, il film, che ha letteralmente dominato nel panorama documentario dei migliori festival della stagione, racconta una parabola epica, una folle utopia al confine tra il gioco prodigioso, l'atto politico e la provocazione artistica.
Sabato 26, ore 22
Concerto live a cura di Fusoradio (www.fusoradio.net): I quartieri + Eva Mon Amour
I Quartieri sono un gruppo travestito da cantautore, o un cantautore travestito da gruppo. Non si capisce.
Eva Mon Amourla band romana inizia a proporsi sotto il nome Cappello A Cilindro, ma un primo cambio di line-up spinge l’allora quartetto ad utilizzare l’attuale denominazione. Nel febbraio 2009 esce il debutto ‘Senza Niente Addosso’, splendido esempio di rock melodico e graffiante, ma dopo pochi mesi il tastierista lascia il gruppo. Rimasti un trio, gli Eva Mon Amour realizzano di getto questo secondo lavoro, uscito in digitale già nello scorso mese di novembre, ma nei negozi solo a partire dal 22 gennaio.
Domenica 27, ore 21.30
Cinestesie: proiezione documentario “Il sol dell'avvenir” di Gianfranco Pannone (2008, 77’)
Reggio Emilia, 1969. Un gruppo di ragazzi abbandona la locale Federazione giovanile comunista, per dar vita, insieme ad altri coetanei di provenienza anarchica, socialista, cattolica, all’Appartamento, una comune sessantottina che insegue il sogno rivoluzionario e che vede nel partito comunista al governo della città, il tradimento degli ideali partigiani e antifascisti appartenuti ai loro padri e nonni durante e dopo la seconda guerra mondiale. Dall’esperienza dell’Appartamento, di lì a due anni, usciranno alcuni tra i più duri brigatisti rossi degli “anni di piombo”: Alberto Franceschini, Tonino Loris Paroli, Roberto Ognibene, Prospero Gallinari, Renato Azzolini.
Reggio Emilia, autunno 2007. Alcuni dei “ragazzi del 1969” si ritrovano dopo
quasi 40 anni nello stesso luogo, un ristorante sulle colline, dove il gruppo
dell’Appartamento compì il salto tragico e fatale nella lotta armata . Seduti intorno a un tavolo, con
rievocazioni a tratti drammatiche, Franceschini, Paroli e Ognibene (tre ex
brigatisti tornati alla vita normale dopo una lunga detenzione nelle prigioni
di mezza Italia) insieme a Paolo Rozzi e Annibale Viappiani (che non aderirono
alle Brigate rosse, e oggi sono impegnati il primo nel Partito Democratico, il
secondo nel sindacato) ripercorrono una sorta di viaggio a ritroso, alla
ricerca delle motivazioni più profonde delle rispettive scelte. A integrare le
ricostruzioni dei cinque protagonisti, due testimoni davvero sorprendenti, che
in vario modo e a vario titolo parteciparono alla esperienza dell’Appartamento:
Corrado Corghi, ex dirigente della Democrazia Cristiana ed esponente del
cattolicesimo del dissenso, e Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette
fratelli comunisti trucidati dai nazifascisti nel ’43.
Il laboratorio creativo Fusolab è lo spazio nella periferia est di Roma aperto a tutti i giovani che vogliono esprimersi liberamente, realizzare le proprie idee, condividere interessi e mettere le proprie competenze al servizio di tutti.
All’interno del Fusolab, oltre a due spazi espositivi, a disposizione pc per navigare gratuitamente e connessione wi-fi, giornali in consultazione (Altraeconomia, Carta, Linus, Internazionale, Wired, Il mucchio, Il vernacoliere, Post-It) e la cabina di trasmissione della web radio Fusoradio dove tutti possono trasmettere live.
Fusolab, via Giorgio Pitacco 29, Roma (www.fusolab.net - www.myspace.com/fusolab - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Il Fusolab è aperto dal giovedì alla domenica dalle 21 alle 2.
INGRESSO SEMPRE GRATUITO