La Compagnia il NaufragarMèDolce presenta lo spettacolo eco-divertente, bio-logico, ri-ciclabile “L’ALTRO GRADIMENTO”Varietà Teatral-Radiofonico di Chiara Casarico Testi e interventi di Chiara Casarico, Giovanna Conforto, Tiziana Scrocca, Rita Superbi  

Spettacolo Teatrale e Radiofonico d’informazione surreale e divertente sui temi dell’AltraEconomia
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Rievocando gli splendori della Tv anni ’70 e delle celebri trasmissioni radio e televisive di Renzo Arbore (Alto Gradimento e L’Altra Domenica), si porta in scena un varietà intelligente e divertente che mette in risalto, attraverso la leggerezza e la comicità, personaggi noti e meno noti dell’AltraEconomia. Come ogni varietà che si rispetti, lo spettatore entrerà in un viaggio divertente tra personaggi, notizie, interviste, giochi a premi, interventi del pubblico in sala, musica, canzoni, gags e tormentoni… Quattro saranno i “personaggi”, esperti di altra economia, che animeranno tutte le puntate: Vandana Shiva, Susan George, Rigoberta Menchù e Serge Latouche.


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Spettacolo di improvvisazione teatrale dei VERBAVOLANT

In scena Massimo Ceccovecchi, Susanna Cantelmo, Alessandro Cassoni.

Tre attori professionisti e giocatori della nazionale italiana d’improvvisazione teatrale si esibiranno in uno spettacolo unico ed irripetibile. IMPROSHOW è un viaggio attraverso la fantasia e l’unione con il pubblico in sala. I tre attori sono anche gli insegnanti della scuola romana d’improvvisazione teatrale VERBAVOLANT e partecipano ai campionati nazionali in giro per l’Italia.
IMPROSHOW è una formula di spettacolo che nasce da un’esperienza di livello mondiale basata solo ed esclusivamente sull’improvvisazione. Tre attori professionisti vi regaleranno emozioni improvvisando tutto ciò che il pubblico gli proporrà. Infatti, fulcro della serata, sarà proprio il pubblico che con i suoi suggerimenti alimenterà il fuoco della fantasia.
Le combinazioni possono essere infinite, si può prendere spunto dall’attualità, dalla televisione, dal teatro, si può chiedere agli attori di improvvisare in rima, senza l’uso delle parole, alla maniera di Shakespeare, Pirandello, De Filippo, oppure Tarantino, Sergio Leone, Tinto Brass e altri ancora.


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Spettacolo teatrale “LA MIMOSA SGUALCITA”

Di e con Federica Catalano e Silvia Di Fonso

Lo spettacolo tratta della violenza sessuale e delle difficoltà di relazione a cui va incontro colei che scelga di denunciare l'abuso subito.
Come è noto, le donne spesso pagano il loro coraggio scoprendosi nuovamente vittime non più del molestatore, ma della malevolenza e della diffidenza dell'ambiente circostante che, lungi dal confortarle ed accoglierle, riserva loro alienazione ed umiliazioni ulteriori.
Da una serie di ricerche ed interviste condotte da Silvia Di Fonso è nato un testo teatrale sulle difficoltà di relazione incontrate da coloro che convivono con la tragica esperienza della violenza e dell'abuso. L'ambizione dello spettacolo è di dar voce al vissuto quotidiano di queste donne, reclamando per loro maggior sostegno e apertura da parte delle comunità di appartenenza, che spesso e purtroppo non se ne rendono capaci per chiusura e pregiudizio.

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Spettacolo teatrale “…NESSUNO A PROTESTARE”
Regia e testi: Riccardo Laurina e Stefano Pilotto
Musiche originali: Fosco Maria Borghese e Stefano Pilotto
Con: Riccardo Laurina, Silvana Spina, Stefano Pilotto (voce e chitarra), Fosco Maria Borghese (chitarra solista)
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PROGETTO LODOMACCANTO
presenta
  Stand-up comedy show di e con Daniele Fabbri



Monologo comico caratterizzato da umorismo sagace, tagliente e “politically uncorrect”.
Il racconto autobiografico “gentilmente blasfemo” porta il pubblico all'interno di un immaginario
metaforico in cui l'attore racconta la sua storia tanto surreale quanto paradossalmente realistica.
Con umorismo beffardo e irriverente, si ride di noi stessi e delle nostre abitudini senza maschere né
costruzioni di pensiero.
Lo stile “stand-up” dello spettacolo è appropriatamente scelto, perché ideale per vivere e godere del
rapporto col pubblico affinchè, a forza di ridersi addosso, attore compreso, la risata diventi liberazione e sfogo dal piattume della vita di tutti i giorni.
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 “UNA DONNA”
Regia di Laura Sales
Con Angela Belluscio, Marco Bottini
Musiche eseguite dal vivo dal chitarrista Roberto Calabrese
 “DONNE CHE SCIVOLANO SU UN PIANO INCLINATO”
di Daniel Fermani
Con Marina Dore e Laura Sales


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PROGETTO LODOMACCANTO
presenta
“LUMACONEXPRESS”
di Daniele Fabbri e Stefano Sai



"Benvenuti gentili signore e signori, la compagnia di trasporti
LumaconExpress è lieta di condurvi in un viaggio di piacere nella
vostra stessa città"!
LumaconExpress è una gita immaginaria in posti reali, e come in
ogni gita che si rispetti, a farla da padrone sono le canzoni e la
voglia di ridere.
La formula del teatro canzone, ossia l’alternarsi di recitazione e
“canzone teatrale” con la musica dal vivo crea un piacevole flusso di
ritmo e sensazioni, consentendo di oscillare continuamente tra serio
e faceto con estrema naturalezza e godibilità.
LumaconExpress è uno spettacolo comico ma non solo,
satirico quanto basta, serio ma non troppo.
Durante il viaggio c’è il tempo per ridere, per chiacchierare,
criticare e prendersi in giro, il tutto in modo coinvolgente e
appassionante.
“Non c’è bisogno di allacciarsi le cinture, basta stare comodi e
guardare fuori ma soprattutto dentro i finestrini.
Buon Viaggio!”

20081129_AbigailAlive_thumb.jpgSpettacolo teatrale "Abigail alive" di e con Chiara Candidi
Il testo è originale ispirato alla protagonista de “Il Crogiuolo” di A. Miller, Abigail Williams

“Un viaggio nell’intimo di due donne diverse, una vivente, una vissuta.
Uno studio autoriflessivo e doloroso, dettagliato e illuminante,
intorno alla nascita e alla vita di un’opera d’arte solo apparentemente invisibile.
L’attrice che gioca con il suo gioco preferito, il Teatro,
ne svela il mistero e ne cela il segreto”



Uno spettacolo meta-teatrale nel quale ci si interroga su qual’è il potere del teatro e se il teatro può aiutarci a risolvere uno dei quesiti più grandi dell’uomo: “Cosa sono il bene e il male?”. Quesito così ben incarnato nel personaggio di Abigail, personaggio storicamente negativo che la verità e la finzione del teatro vogliono, apparentemente in contraddizione,  riscattare, attraverso anche l’aiuto e l’imputazione del pubblico, sviscerando tutti gli ambiti bui e accecanti dello spazio teatrale, trascinando attrice e spettatori all’interno di un labirinto tortuoso e pieno di sorprese, che si scopre essere il vissuto di due donne.

20081114_OneHandJack_thumb.jpgJack, un ragazzo con un solo braccio, sogna di diventare un contrabbassista.
Impossibile, di certo.
Ma in una fumosa città del Jazz a volte anche i sogni impossibili possono diventare realtà.
Una storia scritta da Stefano Benni come se fosse una partitura musicale, poetica ed emozionante, raccontata e cantata in un allestimento leggerissimo: una voce e una chitarra.

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Sabato, 25 Dicembre 2010 13:52

Lettera a Santa Claus

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Egregio Santa Claus, Papà Natale, Vecchio Pascuero o come Le va di chiamarsi o farsi chiamare:

confesso che mi è sempre stato simpatico perché in genere mi piace la Scandinavia, il suo vestito rosso mi pare premonitorio e perché dietro quella barba ho sempre creduto di riconoscere un filosofo tedesco che ogni giorno ha sempre più ragione in ciò che ha affermato in vari libri, molto citati ma poco letti.

Non abbia paura del tenore di questa lettera, non sono il bambino cileno che qualche anno fa Le scrisse: “Vecchio Scemo,  l’anno scorso ti ho scritto dicendoti che, nonostante andassi  a scuola scalzo e a digiuno, avevo preso i voti migliori e che l’unico regalo che volevo era una bicicletta, naturalmente non nuova, non doveva essere una mountain bike o una per il Tour de France. Volevo una semplice bicicletta, senza cambi, per aiutare mia madre a consegnare la biancheria altrui che lava e  stira in casa. Era tutto, uno schifo di bicicletta qualsiasi, ma è arrivato il Natale e ho ricevuto una stupida cornetta di plastica, gioco che ho conservato e che ti invio con questa lettera perché tu te la metta nel culo. Spero che ti attacchi  l’AIDS, vecchio figlio di puttana”.

Sono stati i suoi elfi i responsabili di un pasticcio così spaventoso? Ebbene, stimato Santa Claus, quest’anno sicuramente riceverà numerose richieste di biciclette, perché l’unico futuro che aspetta i ragazzi del mondo è quello di fattorino, senza contratto di lavoro e condannati a consegnare pacchetti fino a 67 anni.

Io, invece, non Le chiedo una bicicletta, ma uno sforzo pedagogico: metta i suoi elfi e le sue renne a scrivere milioni di lettere spiegando che cosa sono e dove stanno i mercati.

Come Lei sa bene, ci hanno fregato la vita, abbassato i salari, impoverito le pensioni, ci hanno tolto il sussidio di disoccupazione e ci hanno condannato a lavorare per sempre per tranquillizzare i mercati.

I mercati hanno nomi e facce di persone. Sono un gruppo formato da meno dell’1 per cento dell’umanità e sono, allo stesso tempo, i padroni del 99 per cento della ricchezza. I mercati sono i membri dei consigli  di amministrazione e gli stessi azionisti, per esempio, di un laboratorio che non vuole rinunciare ai brevetti di una serie di medicinali che, se fossero generici, salverebbero milioni di vite. Non lo fanno perché la vita non è redditizia, ma la morte lo è, e molto.

I mercati sono gli azionisti delle industrie che imbottigliano il succo d’arancia, e che hanno aspettato che l’Unione Europea annunciasse leggi restrittive per i lavoratori non comunitari, che saranno obbligati a lavorare in Spagna o in un altro paese dell’Unione Europea secondo i regolamenti sul lavoro e le condizioni salariali dei loro paesi d’origine. Appena è successo, nelle borse europee i prezzi del prossimo raccolto delle arance sono andati alle stelle. Per i mercati, per tutti e per ognuno di quegli azionisti, la giustizia sociale non è redditizia, ma la schiavitù sì, e molto.

I mercati sono gli azionisti della banca che sequestra la casa a una donna con il figlio invalido. Per tutti e per ognuno di quegli azionisti, dirigenti e direttori di reparto, le ragioni umanitarie non sono redditizie, ma la spogliazione, il passaggio dalla povertà alla miseria sì che lo sono, e molto. E per i truffatori della speranza  - che siano di destra o di sinistra, dato che non c’è altra scelta tra i difensori del sistema responsabile della crisi causata dai mercati stessi – spogliare della sua casa quella vecchietta è stato un segnale per tranquillizzare i mercati.

In Inghilterra il criminale rialzo delle tasse universitarie è stato fatto per tranquillizzare i mercati. Lo scontento sociale genererà inevitabili azioni di sopravvivenza, e i mercati chiederanno sangue, morti, per tranquillizzare il loro appetito insaziabile.

Che i suoi elfi e le sue renne spieghino dettagliatamente che - in mezzo a questa crisi economica generata dalla voracità speculativa dei mercati e dalla rinuncia dello Stato a controllare il “va e vieni “ del denaro - nessuna banca ha smesso di guadagnare, nessuna società multinazionale ha smesso di guadagnare e anche gli economisti più ortodossi della teoria del mercato concordano nell’affermare che il principale sintomo della crisi è che le banche e le multinazionali guadagnano sì meno, ma in nessun caso hanno smesso di guadagnare.

Che i suoi elfi e le sue renne spieghino fino alla nausea che sono stati i mercati quelli che si sono  opposti a qualsiasi controllo statale delle speculazioni, ma che ora essi impongono che lo Stato castighi i cittadini per il calo dei loro guadagni.

E, infine, mi permetta di chiederLe qualcosa d’altro: migliaia, milioni di bandiere di lotta, grandi barricate, grosse pietre, maschere antigas, e che la stella di Betlemme diventi una serie di comete incandescenti con un unico bersaglio, le Borse, che brucino fino alle fondamenta, perché le fiammate di cento begli incendi ci darebbero,  anche solo per poco, una indimenticabile Notte di Pace.

 

Molto fraternamente,

Luìs Sepùlveda