Sabato 30 Novembre, ore 21.00

Fusolab 2.0 e Taxidrivers presentano

“Doc in Fuso”

"Documentari d'autore in collaborazione con la trasmissione "Ogni Maledetta Domenica" su Radio Città Aperta

PROIEZIONE “SEARCHING FOR SUGAR MAN” di Malik Bendjelloul (86 min. - 2012)

Ci sono storie che valgono più di un premio Oscar. È il caso di Sixto Rodriguez, il più insolito successo nella storia della musica. Lo scoprono in un bar di Detroit, alla fine degli anni Sessanta, due produttori convinti d’aver trovato il profeta di una generazione. Avevano ragione, ma il pubblico non se ne accorge: il primo disco di Rodriguez è un capolavoro, ma anche un fiasco. Negli USA. Ma nel Sud Africa dell’Apartheid, dove arriva clandestinamente, Rodriguez diventa una leggenda, la sua musica la colonna sonora di una generazione in lotta. All’insaputa dell’autore, che si ritira dalle scene. Finché, trent’anni dopo, due fan decidono di mettersi sulle sue tracce, scoprire che fine ha fatto e cosa è andato storto.”

Malik Bendjelloul: debutta negli anni'90 come attore/bambino nella serie TV svedese "Ebba och Didrik". Studia giornalismo e produzione audiovisiva alla Linnaeus University di Kalmar. Ha prodotto diversi documentari musicali per la televisione svedese (SVT), dove ha anche lavorato come reporter nello show "Kobra" fino alle sue dimissioni, quando inizia a viaggiare per il mondo. Durante questi viaggi Malik Bendjelloul comincia a interessarsi alla storia che darà vita al documentario "Searching for Sugar Man”.
INGRESSO GRATUITO

Sabato 23 novembre, ore 22.30

RockInFuso : Suntiago + Dondolaluva in concerto


ROCK IN FUSO, la rassegna di musica live dedicata agli emergenti e promossa da Oca Nera e Relics – Controsuoni torna con un secondo appuntamento.

Dopo aver passato l'estate ad ascoltare diverse band italiane, ecco che per il 23 novembre la scelta ricade su Suntiago e Dondolaluva.

I Suntiago arrivano da Roma, sono in attività dal 2009 e propongono sonorità calde e decise. La base naturalmente è rock, anche se attraverso sperimentazioni si fonde e sfocia ai limiti del pop e del funky. Ne esce un mood convincente, ma soprattutto energico: chi riesce a restare indifferente quando sul palco suonano i Suntiago.

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/SUNTIAGOMUSIC

I Dondolaluva sono della provincia di Grosseto, ma la realtà dei fatti è vengono da un'altro pianeta.Sonorità rock potenti mescolate a testi in italiano: una banalità?
Decisamente no, anzi. Ma per capire la loro genialità vanno ascoltati, e forse, ancor meglio, vissuti ad un concerto live.Esperienze che restano dentro, è garantito.

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/dondolalove

Rock In Fuso
Pagina Fb: http://facebook.com/RockInFuso
Tumblr: rockinfuso.tumblr.com
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INGRESSO GRATUITO

FUSOLAB 2.0
Viale della Bella Villa 94 (zona Alessandrino, Roma)
www.fusolab.net - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - http://www.facebook.com/fusolab - https://twitter.com/fusolab
Bus 105-312-313

PARCHEGGIO FINO ALLE 3.00 PRESSO IL PARCHEGGIO MULTIPIANO IPERCOOP
16 Novembre 2013
a partire dalle 21.30
@ Fusolab 2.0 – viale della Bella Villa 94, Roma
Ingresso a sottoscrizione 4 euro

Sabato 16 Novembre siete tutti invitati a partecipare alla seconda serata targata Mainstreaming 2.0, la rassegna mensile del Fusolab 2.0 curata da Fusoradio con il meglio della musica indipendente italiana!

Protagonisti di questo secondo appuntamento con il meglio delle produzioni indipendenti italiane saranno due band che hanno fatto della sperimentazione, ognuna a proprio modo, il loro tratto distintivo: i Los Bucìas in apertura, che presenteranno proprio sul nostro palco "Strap", il loro primo disco di inediti, e gli Squartet. A fine concerti, la festa proseguirà tutta la notte con il djset a cura dei Wj di Fusoradio, per far ballare il pubblico ognuno con il proprio stile musicale.
L'ingresso per l'occasione sarà di 4 euro, a sostegno della decima stagione radiofonica appena iniziata.

Mainstreaming è la rassegna che Fusoradio ha ideato nel 2010 in collaborazione con i ragazzi de Le Mura, uno dei più apprezzati live club di Roma; e che torna sulle scene, dopo un anno di stop, per raccontare la scena indipendente italiana e qualche bella novità.
La più importante delle quali è la rinnovata sinergia con il Fusolab 2.0, sede degli studi della radio ma soprattutto dell'Associazione di cui la radio rappresenta uno dei progetti, e che ospiterà tutte le serate. A margine di ogni live, gli spazi di viale della Bella Villa saranno animati dagli eclettici djset dei Wj della radio.

Come da abitudine, Fusoradio garantirà poi una completa copertura su web: nei giorni successivi ad ogni puntata di Mainstreaming, sulle frequenze virtuali di www.fusoradio.net potrete riascoltare e scaricare gratuitamente le interviste realizzate dalla redazione di Fusoradio e i podcast dei concerti.

La serata del 16 novembre sarà doppiamente importante, perché vedrà sul palco due realtà solide ed originali, che esplorano territori di confine tra jazz e rock.

I Los Bucìas sono "4 musicisti rock che suonano jazzprog col piglio di una banda di paese la notte di capodanno", durante la serata presenteranno il loro primo album "Strap".

Formati a Roma nel 2004, gli Squartet sono invece un trio che abbraccia il rock e lo rilegge alla luce di quei sottogeneri che hanno irrotto negli ultimi trent' anni: Art punk, New (e No) Wave, Punk, Jazz sono a soqquadro, mescolati con la musica contemporanea per creare un sound originale, sperimentale e melodico.
A maggio 2005 gli Squartet pubblicano il primo omonimo album, prodotto dal network di
musicisti Jazzcore Incorporati. Composto in meno di un mese, riceve ottimi riscontri dalla critica specializzata per la rivisitazione della classica forma canzone, di cui abbozza i
tratti, gioca con gli stili e ne stravolge infine i connotati. Il disco ottiene una nomination al
Premio "Fuori dal Mucchio" (patrocinato dal MEI) per miglior album d'esordio del 2005.
Da allora il gruppo affronta un' intensa attività live, suonando circa 200 concerti in più di 10 paesi, entrando in contatto con le scene di avanguardia e il movimento do it yourself, che promuove la musica creativa in tutta Europa.
Uwaga! (2008) è il secondo lavoro: distribuito negli USA da Waysidemusic (connessa con la riconosciuta Cuneiform Records, che ha prodotto Soft Machine, Doctor Nerve, Fred Frith...), mentre in Italia è in catalogo con Goodfellas.
L' album è frutto dell' esperienza di quattro anni di scrittura, prove e tour; e riflette l' attitudine rock del gruppo, che tende insieme alla melodia e alla complessita'. Attualmente la band è al lavoro sul nuovo disco.

Come già previsto per la data di apertura dell'ottobre scorso, la serata partirà dalle 21.30 per assistere all'intervista ai Los Bucias e agli Squartet, che ci parleranno di musica e dei loro progetti; dalle 22.30 il concerto. Infine, da mezzanotte fino all'alba, djset a cura dei wj di Fusoradio per terminare la serata ballando fino a notte fonda.
Sabato 23 Novembre, ore 21.00

Fusolab 2.0 e Taxidrivers presentano

“Best of Festival”

“Cineforum d’autore in collaborazione con la trasmissione “Ogni Maledetta Domenica” su Radio Città Aperta

PROIEZIONE “Dans la maison” di François Ozon ('105 - 2012)

"Il professore di letteratura Germain scopre nel suo giovane alunno Claude Garcia un enorme talento e un potenziale scrittore quando legge un suo resoconto di un week-end passato nella casa del compagno di classe Rapha Artole. Lo convince allora a frequentare assiduamente la famiglia dell'amico, con la scusa di ripetizioni di matematica per continuare a raccontare la sua affascinante storia. Ma quello che all'inizio poteva apparire solo come un gioco avrà ripercussioni su tutti, in primis sul professor Germain. Soprattutto quando Claude si invaghisce dell'attraente madre di Rapha, Esther..."

François Ozon: Nato e cresciuto a Parigi, figlio di René Ozon, professore di biologia, e Anne-Marie Ozon, insegnante, ha un fratello, Guillaume, e una sorella di nome Julie. Da giovane inizia a lavorare come modello, ma ben presto si appassiona alla settima arte, si laurea in storia del cinema nel 1993 alla scuola di cinema La Fémis, in quegli anni inizia a realizzare un elevato numero di cortometraggi, fino al 1998, quando debutta con il suo primo lungometraggio. Sitcom - La famiglia è simpatica, film da toni grotteschi, lo pone all'attenzione come uno dei più interessanti tra i nuovi autori del cinema francese. La sua fama si consolida grazie a pellicole come "Amanti criminali" e "Gocce d'acqua" su pietre roventi, quest'ultima basata su un'opera scritta da Rainer Werner Fassbinder dal titolo "Tropfen auf heisse Steine". Nel 2000 dirige "Sotto la sabbia", primo film della cosiddetta "Trilogia del Lutto", che continua nel 2005 con la pellicola Il tempo che resta e si conclude nel 2009 con "Il rifugio". Ma il successo internazionale arriva nel 2002 con 8 donne e un mistero, dove raduna diverse generazioni di attrici francesi, tra cui Catherine Deneuve, Fanny Ardant, Isabelle Huppert, Emmanuelle Béart, Virginie Ledoyen, e grazie ad un miscela di diversi generi, che vanno dalla commedia, passando al giallo e al musical, fino al melodramma, Ozon confeziona uno dei suoi film più noti al grande pubblico. Nel 2007 dirige "Angel - La vita", il romanzo, prima produzione girata in lingua inglese, pellicola dalle ambientazione ottocentesche in cui affida il ruolo da protagonista all'attrice britannica Romola Garai. Nel 2009, invece, dirige la fiaba "Ricky - Una storia d'amore" e libertà, presentato alla 59ª edizione del Festival di Berlino. Nel 2010 torna a dirigere Catherine Deneuve in "Potiche - La bella statuina" con Gérard Depardieu, Fabrice Luchini: il film, candidato al Premio Magritte, viene presentato alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Ozon è apertamente gay, e i suoi film sono spesso caratterizzati da persone e storie LGBT.
Domenica 10 novembre, dalle 15 alle 21

Swap Party D'Autunno


Ad attendervi anche un ottimo aperitivo fatto in casa da gustare, se vorrete, a tempo di musica.
Ricicla – Scambia – Rinnova : perché la vita… è una questione di gusti!

L'inverno è alle porte e con lei anche il cambio di stagione!
Se non sopporti più di vedere sempre gli stessi capi che “a volte ritornano” portali al nostro Swap d'autunno e barattali! Avrai l’imbarazzo della scelta!

Ecco come fare:
- Porta capi ed accessori uomo, donna e bambino (abiti, calzature, borse, foulard, cinte, cappelli, bigiotteria) puliti, di buon gusto, in ottimo stato, persino griffati o gli oggetti (profumi, elettrodomestici, libri, dischi, articoli fai da te o di design) tutto in ottime condizioni d’uso.
- Selezioneremo gli articoli attribuendo loro un valore simbolico per lo scambio: più l’articolo vale più punti (pixel) riceverai per il baratto!
- Con i pixel ricevuti accedi all’area swap – scambio e potrai scegliere cose del valore equivalente portate dagli altri partecipanti scambiando fino all’ultimo pixel.
- Torna a casa soddisfatto per aver conquistato proprio quello che desideravi e contribuito alla messa in circolo di beni che altrimenti sarebbero rimasti inutilizzati!
La novità:
Le cose non adatte allo Swap ma che vorrete comunque donare, andranno a confluire nell’Angolo dei Regali! Sarà infatti allestito uno spazio per la raccolta di oggetti, libi e cose delle quali ci vogliamo disfare, sempre e solo se in buone condizioni. Nessuno andrà via a mani vuote!

Ingresso:
- quota di 3 euro per portare ciò che vuoi senza limiti e scambiare fino all’ultimo pixel
- quota di 1 euro per chi non partecipa al baratto ma vuole passare a curiosare, trascorrere un pomeriggio in compagnia e spendere i pixel accumulati allo swap della scorsa primavera!

La nota:
SWAP è scambiare cose di qualità!
No alle porcellane di zia Concetta o ai centrini ingialliti del corredo della bisnonna!
No ai maglioni con i pallini color verde rancido!
No ai calzerotti anni ’90 appositamente scoloriti con la candeggina!

20131110 swapretro
Sabato 9 novembre 2013, ore 22.30

“Tutti giù per terra”: I Demoni + Dieci Unità Sonanti Live

"Tutti giù per terra" è una rassegna che accompagnerà la programmazione musicale del Fusolab 2.0 per tutto l'anno, un appuntamento mensile sulle note delle migliori proposte di cantautorato, pop e rock strumentale senza tralasciare il mondo dell'improvvisazione e della canzone-teatro.

Filo conduttore di “Tutti giù per terra” è l’atmosfera che coinvolgerà la sala concerti del Fusolab 2.0: un allestimento pensato per invitare il pubblico a sedersi, a rilassarsi e a creare un clima di convivialità e di ascolto.

Il primo appuntamento della rassegna è il 9 Novembre, sul palco il pop venato di psichedelia de I Demoni e quello melodico di Dieci Unità Sonanti, due band romane che con i rispettivi ultimi dischi, usciti quest'anno, sono riuscite a colpire per la musica e la cura nei testi cantati nei loro brani.


I DEMONI

I Demoni nascono nella primavera del 2009 quando Flai (Chitarra e voce) e Vic Vicious(batteria), reduci dall’esperienza con i MONTECRISTO, si chiudono in un Box davanti ad un parco e iniziano a mettere in musica tutto quello che gli passa per la mente. Come spesso accade il duo non riesce a rimanere duo per lungo tempo, e a loro si unisce Sara, una ragazza piena di temperamento, voglia di suonare le tastiere e con un ritratto di Morrissey tatuato sul braccio. Dopo un esordio semi acustico a Maggio 2010 ai tre si aggiunge anche Eddie, già bassista nei TOQUEVILLE e nel supercombo heavy-psych TARSVS ed ora anche nel nuovo progetto LONE HORN.

Il quartetto debutta a Giugno 2010, aprendo per IL GENIO al Circolo degli artisti di Roma riscuotendo il successo sperato tra il pubblico curioso, che li segue anche nelle seguenti date estive. Partecipano alla finale del concorso GMP, indetto dal MEI, e chiaramente perdono; si consolano interpretando i Duran Duran nell'ormai storica serata romana dell'Halloween Of Fame. Aprono per i VASELINES, suscitando sconcerto tra gli addetti ai lavori, ma raccogliendo i complimenti della band di Glasgow. Partecipano al RomaPopFest del 2011, ai festival Romabrucia e Ultrasuoni del 2012.

I Demoni parlano di libertà sessuale, di amore nella differenza, di un paese violento e tirannico ossessionato dalla “prova costume”, di lavoro precario e dello sfruttamento commerciale dei vampiri. La loro musica è un pop rock psichedelico in cui le canzoni sono unite alle altre non soltanto dalla disperata gioia di cantare ciò che si pensa, ma anche dalla felicità di pensare a cosa si canta.
Il loro primo LP "Vari modi di essere" è in uscita il 7/06/2013 in digitale, ed a fine settembre in tutti i negozi di dischi,registrato e missato @Wax Studio, Roma. Mastering @Saff Studio, Chicago.

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/idemoni
Sito: http://www.idemoni.com/


DIECIUNITÀSONANTI

Anni e anni di concerti su e giù per lo stivale hanno permesso al Dieciunitàsonanti di dare un senso pieno a luoghi comuni come “fare la gavetta” o “live coinvolgente”.
Forte di canzoni costantemente in equilibrio tra indie e pop, melodia e distorsione, pensiero e movimento, il gruppo ha all’attivo il disco “Manuale d’ascesa e caduta” (Modern Life/Audioglobe) e una infinità di EP (“La cura migliore”, Autoprodotto 2005), singoli e compilation.

Nel 2007 sono tra i vincitori della prima edizione di Talenti per Natura, organizzato da Lifegate Radio, e del premio della giuria come miglior testo (per la canzone Avvenimenti che sconvolsero il mondo) nella rassegna Perle ai Porci. Nell’estate del 2008, dopo aver vinto le selezioni regionali del Lazio, suonano nel prestigioso festival Italia Wave; sempre nel 2008, vengono segnalati dal portale Kataweb tra le prime 10 realtà indipendenti più interessanti del momento nel concorso per il MEI 2008. Nel 2009 suonano all’Auditorium Parco della Musica di Roma per la serata conclusiva della seconda edizione di Avvertenze Generali; sono tra gli ospiti principali della rassegna Generazione X 2011, che li vede duettare con Samuele Bersani sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.

“Dove” (Modern Life, distribuzione Audioglobe), secondo full lenght delle dieciunitàsonanti, vede la produzione artistica di Luca Novelli (Mokadelic) e la collaborazione alla produzione e alle voci di Paolo Benvegnù, grazie ai quali il suono e la scrittura della band romana conferma la personale cifra stilistica in equilibrio tra indie e pop confermando quanto di buono dimostrato sul fronte delle liriche e trovando finalmente compimento in un suono più ricco e maturo.
“Dove” è disponibile dal 7 Giugno 2013, presentato in anteprima il 7 Maggio a Le Mura di Roma, con la partecipazione speciale di Paolo Benvegnù.

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/diuesse
Sito: http://www.diuesse.it
Sabato 16 Novembre, ore 21.00

Fusolab 2.0 e Taxidrivers presentano

“Best of Festival”

“Cineforum d’autore in collaborazione con la trasmissione “Ogni Maledetta Domenica” su Radio Città Aperta

PROIEZIONE “Pietà” di Kim-Ki-Duk (’104 - 2012)

“Al soldo di un potente strozzino, Gang-do è un uomo crudele e violento che si occupa di recupero crediti e che non esita a ricorrere a qualsiasi mezzo pur di avere i soldi che gli son dovuti. Un giorno, all'improvvisio,una donna gli si para di fronte, sostenendo di essere sua madre e chiedendogli perdono per l'averlo abbandonato. Dapprima sospettoso, l'uomo si convincerà della sincerità della donna: ma questa porta con sé un grande e doloroso segreto.”

Kim-Ki-Duk: Kim Ki-Duk è nato il 20 dicembre 1960 a Bonghwa, nella regione del Kyonshang della Corea del Sud. Finita la scuola dell'obbligo, a 11 anni è costretto ad andare a lavorare come operaio in fabbrica per sostentarsi fino a 20 anni; appena ventenne si arruola in marina per un periodo di cinque anni. In quel periodo è colto da una crisi religiosa: la sua strada incrocia quella di una chiesa per non vedenti, con l'intenzione di diventare predicatore. Nel 1990 abbandona la Corea e si trasferisce a Parigi. Coltiva la sua passione per la pittura (ma non ha mai avuto un'esposizione ufficiale) e si mantiene vendendo i suoi quadri, avvicinandosi lentamente al cinema. Seppur privo di preparazione accademica, muove i primi passi come sceneggiatore. Nel 1993 il testo di "A painter and a criminal condemned to death" gli vale il premio dell'Educational Institute of Screenwriting. Il debutto alla regia nel 1996 è con "Crocodile", ma il successo internazionale arriva soltanto nel 2000: l'opera quinta "L'isola" partecipa alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia destando scalpore per il tema affrontato e le situazioni presentate. La sua prima pellicola uscita nelle sale italiane è "Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera", presentato in concorso al Festival internazionale del film di Locarno nel 2003 e capace di ottenere notevoli risultati al botteghino nonostante la firma d’autore. Il suo film successivo è La samaritana, in concorso al Festival di Berlino del 2004 dove si aggiudica l'Orso d'Argento per il miglior regista, uscito nelle sale italiane solo nel giugno 2005. "Ferro 3 - La casa vuota" vince il Leone d'Argento - Premio speciale per la regia alla 61ª Mostra di Venezia ed è stato votato miglior film dell'anno nella terza edizione degli Italian Online Movie Awards. Il dodicesimo film del regista, "L'arco", è stato presentato al Festival di Cannes 2005. Contrassegnato da un particolare furore artistico, negli ultimi anni il regista ha raramente superato il mese di riprese per la realizzazione dei suoi lavori. Nel 2012 vince il Leone d'Oro alla 69/ma edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia con il film "Pietà".
Sabato 9 Novembre, ore 21.00

Fusolab 2.0 e Taxidrivers presentano

“Best of Festival”

“Cineforum d’autore in collaborazione con la trasmissione “Ogni Maledetta Domenica” su Radio Città Aperta

PROIEZIONE “AMOUR” di Michael Haneke (’125 -2012)

“Georges e Anne sono una coppia di ottantenni insegnanti di musica che passano il tempo volentieri a leggere e ad assistere a concerti. La loro vita da pensionati viene condotta in serenità, con alcuni incontri con vecchi allievi o con la loro unica figlia Eve, anche lei musicista, che vive in Scandinavia. Un ictus improvvisamente colpisce Anne e fa collassare la loro vita. Paralizzata e umiliata dall'infarto cerebrale, Anne dipende ormai interamente dal marito, che affronta con coraggio la sua disabilità e le difficoltà che ne scaturiscono. Grazie all'aiuto di un'infermiera, che accudisce Anne tre volte a settimana, Georges non smette di amarla e di occuparsi di lei, sopportando le conseguenze affettive ed esistenziali della malattia. Malattia che degenera consumando giorno dopo giorno il corpo di Anne e la sua dignità.”

Michael Haneke: Autore di storie scioccanti e intrecci senza speranza, tra i registi contemporanei che dividono di più il pubblico c’è Michael Haneke. Come ha detto l’attrice Isabelle Huppert durante la consegna della Palma d’oro a Cannes nel 2009 il regista austriaco “o si ama o si odia”, come è per il suo cinema estremo che non offre al pubblico spiegazioni della crudeltà umana, né tantomeno giudizi o rassicurazioni. Nato a Monaco di Baviera il 23 marzo del 1942 è figlio di un'attrice e di un regista. Studia filosofia e psicologia all'Università di Vienna. Dopo la laurea diventa critico cinematografico e poi regista televisivo (1973). Il debutto nel mondo del cinema avviene nel 1989 con “Der 7. Kontinent”, poi nel 1997 è la volta di “Funny Games” (1997), storia senza catarsi né vie di fuga dell’ordinaria follia di due giovani che torturano per divertimento una famiglia in vacanza. Nel film “La pianista”, Gran Premio al Festival di Cannes nel 2001 e premio a Benoit Magimel e Isabelle Huppert, è il rapporto sado-maochistico tra una maestra di piano e un allievo a tenere banco. Nel 2005 Haneke vince il premio per la miglior regia sempre a Cannes, grazie a “Niente da nascondere” (Cachè), altro film che lascia nel dubbio lo spettatore non senza averlo prima sconvolto con ua scena choc. Quattro anni dopo si aggiudica la Palma d'oro con il film “Il nastro bianco”, ambientato in un paesino tedesco alla vigilia della Grande Guerra, dove la crudeltà che si aggira nelle vie del villaggio può essere letta come il seme che germoglierà con il nazismo. Nel 2012 torna a Cannes, vincendo per la seconda volta la Palma d'Oro con il film "Amour", che all'inizio del 2013 compare fra i candidati all'Oscar come miglior film; nomination anche al regista, e all'attrice protagonista Emmanuelle Riva.
Sabato 2 Novembre, ore 21.00

Fusolab 2.0 e Taxidrivers presentano

“Best of Festival”

“Cineforum d’autore in collaborazione con la trasmissione “Ogni Maledetta Domenica” su Radio Città Aperta

PROIEZIONE “CESARE DEVE MORIRE” di Paolo e Vittorio Taviani (’76 -2012)

“Nella sezione di Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia il regista Fabio Cavalli prova il “Giulio Cesare” di Shakespeare: come attori ci sono i detenuti, dei quali alcuni segnati dal “fine pena mai”. Quotidianamente, nelle celle, nei cubicoli dell’ora d’aria, nei bracci del penitenziario, il film documenta le cadenze oscure delle giornate dei reclusi e di come, attraverso prove che sempre più li coinvolgono nel profondo, s’innerva di forza e di vita la pagina del grande testo shakespeariano, fino al successo della messa in scena, davanti ad un pubblico, nella sala teatrale di Rebibbia.”
Paolo e Vittorio Taviani: Dopo aver realizzato, tra il 1954 ed il 1959, una serie di documentari ed aver collaborato alla realizzazione de “L'Italia non è un paese povero” (1960) di Joris Ivens, i fratelli Taviani esordiscono - insieme a Valentino Orsini, col quale firmeranno pure il successivo “I fuorilegge del matrimonio” (1963) - nel lungometraggio con il robusto “Un uomo da bruciare” (1962), ispirato alla vita del sindacalista Salvatore Carnevale. Cinque anni dopo, “Sovversivi” (1967) testimonia la crisi della sinistra dopo la scomparsa di Togliatti, mentre “Sotto il segno dello scorpione” (1968) è un apologo che si propone di analizzare il contrasto fra utopia e realtà nella lotta politica. La tematica della rivoluzione è poi presente sia in “San Michele aveva un gallo” (1971), superbo adattamento della novella di Tolstoj “Il divino e l'umano”, sia in “Allonsanfan”(1974), dove si rilegge il melodramma viscontiano attraverso la lente d'una differente coscienza storica. Il seguente “Padre padrone” (1977, Palma d'Oro a Cannes) racconta la lotta di un pastore sardo contro le regole feroci del proprio unvierso patriarcale, mentre “La notte di San Lorenzo” (1982) narra in forma favolistica un evento marginale alla vigilia della Liberazione, in Toscana. Ancora, “Kaos” (1984) è un suggestivo film ad episodi - tratto dalle “Novelle per un anno” di Pirandello - che raggiunge vertici di poesia nella bellissima avventura dell'isola della pomice. Da qui in avanti, l'ispirazione dei Taviani procede a corrente alternata, tra episodiche riuscite (“Le affinità elettive”, 1996, da Goethe) e strizzate d'occhio al mercato internazionale (“Good morning, Babilonia”, 1987), incappando a volte in veri e propri infortuni (la maldestra riflessione sul potere corruttore del denaro in “Fiorile”, 1993; l'assai poco convincente ritorno alla pagina pirandelliana di “Tu ridi”, 1996). Ultimamente, i registi hanno scelto la via della televisione, firmando una rispettosa rilettura di “Resurrezione” (2002) dell'amatissimo Tolstoj: il risultato è notevole ed indica una strada percorribile, per un cinema che può meglio esprimersi fuori da troppo stringenti logiche di mercato. Nel 2004 girano per la televisione "Luisa Sanfelice", una sorta di ballata romantico–popolare, nella quale i due protagonisti (Letizia Casta e Adriano Giannini) si incontrano a causa di un conflitto e vivono una storia d'amore assoluto, violento e breve come la storia della Repubblica Partenopea. Nel 2007 tornano al cinema con "La masseria delle allodole" (dal romanzo di Antonia Arslan), che narra le vicende di una famiglia armena dell'Anatolia all'epoca del genocidio del 1915.

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