Mostra Garage Comix di Zerocalcare- dal 23 aprile al 10 maggio

20090423_garagecomix_thumb.jpg Mostra di fumetti “GARAGE COMIX” di Zerocalcare

"We are a garage band, we come from garageland" cantavano i Clash, rivendicando lo spirito e la passione di intere generazioni di "kids" che trovavano, in quel punk strimpellato tra le quattro mura di un garage o di una cantina, il solo mezzo per esprimersi, lontani dalle logiche di mercato. Garagecomix, fumetti garage,  è il titolo della mostra ma è anche l'unica etichetta possibile per i lavori esposti: fumetti, poster e illustrazioni che parlano di sogni, rancori e lotte nelle metropoli globali, con una sola parola d'ordine: riproducibilità. Non tele pesanti, colori che devono asciugare, pezzi originali da custodire sotto teca, ma supporti agili, capaci di viaggiare alla velocità di un'email e di essere riprodotti, in casa e da chiunque, senza chiedere permessi o autorizzazioni, nel tempo di una stampata o di una fotocopia, per finire attacchinati sui muri di qualche squat europeo, sui blog sparsi nella rete o tra le pagine di qualche fanzine della provincia più sperduta.

 

{tab=La Biografia}
Zerocalcare ,  romano classe 1983,  all’inizio non ci pensava proprio a far vedere i suoi disegni a qualcuno. Solo l’impatto con l’universo del lavoro salariato, una volta finito il liceo, lo convince che per alzarsi ogni mattina alle 6 c’è ancora tempo e che magari esistono altri modi di procurarsi reddito. Il racconto a fumetti delle giornate del G8 di Genova del luglio 2001 gli dà modo di farsi conoscere oltre che di portare il suo piccolo contributo alla ricostruzione di quei giorni da parte di chi li ha vissuti. Da allora ha partecipato alle edizioni di “Crack Fumetti Dirompenti” al Forte Prenestino e numerose altre mostre sparse per i centri sociali italiani, per i quali ha illustrato innumerevoli locandine per concerti e manifestazioni, oltre che copertine di dischi e di fanzine del panorama punk/oi/hardcore. Tutto questo però lo fa gratis, quindi non è che serva molto al reddito. In cambio però lavora come illustratore presso il quotidiano “Liberazione”, e collabora come fumettista con il settimanale “Carta” e il mensile di Repubblica “XL”. Nel 2006 due storie sono state pubblicate sul volume a fumetti “GeVsG8”, i cui fondi sono stati destinati alle spese legali degli imputati per il G8 genovese, mentre nel 2007 ha disegnato, insieme a Push/R, il fumetto “La politica non c’entra niente”, che trae spunto dall’omicidio di Renato Biagetti. Per ora ha trovato suoi disegni appesi su muri, pub e centri sociali italiani, inglesi, irlandesi, tedeschi, austriaci, francesi, colombiani, greci e baschi.    


{tab=Le opere}

 

 

 

 

 





















 

{La locandina}

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