UNDERCORE DOCUMENTARY REVIEW 2011 - 10 Aprile

UNDERCORE DOCUMENTARY REVIEW 2011

2°edizione

 

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A cura di UNDERCORE www.undercoreonline.com

 

Ciclo di proiezioni dal tema: “GRANDANGOLO. Storia dell’uomo nei conflitti moderni

 

“La caratteristica principale delle ottiche grandangolari è la loro breve lunghezza focale, che consente un angolo di ripresa più ampio. Rispetto alle ottiche con lunghezza focale superiore, inoltre, esse hanno di norma una maggior profondità di campo ed offrono una prospettiva alterata che porta ad esagerare la proporzione dei soggetti in primo piano facendoli apparire, rispetto alla realtà, molto più grandi di quelli in secondo piano.”

Con questa doppia prospettiva UNDERCORE ONLINE vi invita alla sua seconda rassegna dedicata all’arte del documentario. Un percorso ideato per oltrepassare le consuete rappresentazioni delle guerre del nostro tempo, che vi proietterà direttamente nel cuore delle stesse, grazie al coraggio e alla sensibilità artistica di alcuni dei più coraggiosi film-makers contemporanei.

4 appuntamenti per 4 documentari di grande spessore e qualità che forniranno insieme una panoramica più ampia possibile, da qui il titolo della rassegna, raccontando da una soggettiva ogni volta differente gli aspetti profondi e latenti delle moderne missioni militari internazionali. Dall’Iraq all’Afghanistan la guerra descritta con gli occhi di chi l’ha vissuta.

Il programma è costruito sulla base di un ipotetico percorso cronologico. Il primo appuntamento rappresenterà l’arrivo e la battaglia, ovvero la storia di un gruppo di soldati danesi catapultati nel conflitto afghano. Il secondo incontro ribalterà la prospettiva e  racconterà gli effetti che i conflitti hanno nella vita quotidiana della popolazione civile. Il terzo documentario si concentrerà sui lati oscuri che orbitano intorno agli aspetti militari dove, tra sparizioni e detenzioni illegali, quella che è stata presentata al mondo come missione civilizzatrice ha permesso il verificarsi di crimini contro l’umanità. L’ultima opera è dedicata ai tentativi di ricostruzione e rinascita politica e sociale, una volta terminate le ostilità, da parte di alcuni esponenti della società civile irachena sotto occupazione.

 

10 APRILE: proiezione di “IRAQ IN FRAGMENTS” di James Longley (94 min., 2006)

 

Frammenti di vita degli iracheni che si trovano alle prese con la guerra. I loro pensieri, desideri, credenze e preoccupazioni sono lo specchio dell’Iraq di oggi: un paese spinto in direzioni divergenti da differenze etniche e religiose. Il film è una domanda aperta: “un giorno - scrive il regista – gli Stati Uniti lasceranno l’Iraq, ma gli iracheni rimarranno. Il mio film è su di loro”. Iraq in fragments è diviso in tre parti, che corrispondono alla comune percezione della divisione del paese in sciiti, sunniti e curdi. La prima parte racconta la storia di Mohammed, un ragazzo orfano di 11 anni che vive a Baghdad e lavora come aiuto meccanico. La seconda è stata girata all’interno del movimento politico e religioso del leader sciita Moqtada al Sadr, tra Nassiriyah e Najaf, la terza a sud di Erbil, in una fabbrica di mattoni gestita da curdi.

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