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I protagonisti (R.Altman, 1992, 124’, USA)
Un produttore cinematografico, ossessionato dalle cartoline minatorie di uno
sceneggiatore a cui ha bocciato un copione, lo incontra e per sbaglio lo uccide.
La polizia sospetta di lui. Fin troppo chiara la metafora delle grandi major che
soffocano il talento dei giovani sceneggiatori. Titolo italiano deviante per uno
dei più intelligenti, perfidi e divertenti film hollywoodiani degli anni '90. Il
film è una satira iconoclasta di Hollywood: Altman (the player) vi condensa il
suo impietoso giudizio sulla “fabbrica dei sogni”, diretta da persone che,
incapaci di sognare, hanno soltanto incubi di carriera. È anche un film sui
rapaci e rampanti anni '80 segnati dall’avidità di denaro e di successo, dalla
stupidità arrogante e dall'incompetenza al potere, dall'edonismo più becero. Vi
compaiono velocemente una settantina di attori più o meno famosi, di oggi e di
ieri, nella parte di sé stessi.
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