Il Charleston è un ballo di derivazione jazzistica con andamento veloce e brillante diffusosi intorno agli anni Venti, prima in America e poi in Europa. Chi non ricorda i Roaring Twenties? Gli anni dell’old jazz, del proibizionismo, delle donne con il caschetto e i cappellini a cloche, degli abiti corti a vita bassa, delle grosse Ford dalle quali scendevano le ingioiellate signore che andavano a ballare. Il Charleston ha una personalità inconfondibile ed è senza dubbio il più brioso e scoppiettante ballo dell’epoca moderna. I movimenti e la musica erano così sfrenati che qualcuno malignamente arrivò a definirlo “il ballo degli epilettici”, non immaginando certo che sarebbe stato il punto di inizio una vera rivoluzione che, nata dall’incontro con la musica Swing afro-americana, avrebbe contribuito a creare il Lindy Hop. Il Solo Jazz (detto anche Vintage Jazz, Authentic Jazz o Vernacular Jazz) ha origine tra la fine dell’’800 e l’inizio del ‘900. Si tratta di un repertorio di passi maturato tra gli anni ’20, ’30 e ’40 facilmente riconoscibili nelle tre Jazz Routines famose per tutti i Lindy Hoppers: Shim Sham, Tranky Doo e Big Apple! È il precursore di stili più moderni come il Funk e l’Hip Hop.
Ma perchè il Charleston e il Solo Jazz sono importanti per tutti? Perché per essere dei buoni ballerini in social dance, dovremmo prima avere una buona padronanza del nostro corpo, dei nostri movimenti ed una buona familiarità con la musica. È un ottimo modo per acquisire ritmo, musicalità e stile! Nel corso di Charleston e Solo jazz impareremo quindi una serie di routine - ovvero sequenze di passi coreografate - ed esploreremo le possibilità dell'improvvisazioni in solo. È molto utile, infine, per integrare nuovi passi nel proprio repertorio e per diventare più autonomi e creativi nel ballo di coppia.