Per chi vuole saperne di più...
ITINERARIO DIDATTICO: CORSO BASE (5 incontri da 3 ore ciascuno)
Il primo incontro è dedicato all’approfondimento della trama e dei personaggi. Che differenza c’è fra la trama di un romanzo e quella di un film? Cosa si intende per personaggi mono e multidimensionali? Che differenza c’è fra un personaggio principale e uno secondario? Ma chi sono in realtà questi sconosciuti che popolano le nostre storie?
Il secondo incontro è interamente dedicato al linguaggio. Cosa si intende quando si dice “diversi linguaggi per diversi mezzi espressivi”? Che linguaggio dobbiamo usare noi per la nostra storia? Qual è la nostra vera voce? In questo modulo si imparerà ad evitare alcune ingenuità nell’uso del linguaggio, e come scrivere (soprattutto come NON scrivere) un dialogo. Perché l’incipit è tanto importante, e come si scrive un buon incipit?
Ora che abbiamo messo a punto i primi ferri del mestiere, andiamo a fondo della nostra urgenza narrativa. Quando si scrive una storia, non conta solo quanto sia tecnicamente corretta, o esteticamente pulita. Questi sono aspetti secondari, che non è difficile sistemare in un secondo momento. Quando si scrive una storia, l’unica conditio sine qua non è che sia una storia che vogliamo davvero raccontare. In questo modulo, andremo a fondo all’urgenza narrativa, per fare in modo che le nostre storie, anche se semplici, abbiano energia, quindi la trasmettano a chi le legge.
Nel quarto incontro, affronteremo le storie da un altro punto di vista: quello dell’editore. Alla luce di quanto visto fino a questo momento, impareremo a leggere un racconto in modo professionale, e a valutarlo come lo valuterebbe una casa editrice. Per essere in grado di rileggere anche un nostro scritto con l’occhio dell’addetto ai lavori.
Nel quinto e ultimo incontro del nostro base, inizieremo a parlare del genere letterario più affascinante: lo scrivere di sé. Per raccontarsi bisogna avere coraggio. Si rischia, ma si vince molto. Cosa differenzia il racconto autobiografico da un racconto puramente inventato? Quando si scrive di sé, è lecito inventare o si devono riprodurre fedelmente gli avvenimenti? Perché un lettore dovrebbe essere interessato alla nostra storia personale? Queste domande sono il punto di partenza.
ITINERARIO DIDATTICO: CORSO AVANZATO (5 incontri da 3 ore ciascuno)
Ora che saremo diventati dei narratori quasi professionisti, possiamo concederci il lusso di approfondire qualche stile. Il primo è il racconto autobiografico, anche chiamato “memoir”.
Nel sesto appuntamento, vedremo le particolarità del genere, e le applicheremo nella parte di laboratorio, in cui riprenderemo il lavoro fatto nel laboratorio dell’ultimo modulo, e lo svilupperemo fino ad arrivare ad un racconto autobiografico.
Nel settimo incontro, inizieremo a trattare la scrittura comico-umoristica. Tutti abbiamo il nostro particolare senso dell’umorismo, che diventa umorismo vero e proprio quando lo riconosciamo e impariamo a raccontarlo. Bisogna allenare il nostro occhio comico e applicare alcune tecniche specifiche. Questo è anche il motivo per cui le risate non sono tutte uguali, e sarà bene sapere cosa distingue diversi tipi di umorismo prima di usare l’espediente della comicità nelle nostre narrazioni.
Nell’ottavo incontro, approfondiremo il genere iniziato la settimana precedente. Per trasformare il nostro progetto di racconto umoristico in un prodotto finito (e che possibilmente faccia ridere), approfondiremo la differenza fra comicità di battute, gag fisiche o di situazione, e sketch. Alcune di queste forme di comicità possono essere messe in scena, ma hanno in comune che sono tutte accuratamente scritte. Affronteremo il movimento espressivo all’interno di una narrazione comica.
Nel nono incontro, inizieremo a “tirare fuori” le storie dalla pagina scritta, per dare loro una consistenza scenica. Affronteremo infatti l’affascinante mondo della narrazione orale. Sceglieremo uno fra i cinque racconti che si saranno scritti fra il corso base e quello avanzato, e decideremo in che forma portarlo in scena: lettura, monologo, o sketch. Poi inizieremo un percorso, ritagliato sulle esigenze specifiche di ciascun partecipante, di tecniche della messa in scena del proprio pezzo (presenza e posizione scenica, uso della voce, uso del corpo, eccetera). Durante le prove, verrà naturale evidenziare la differenza fra la scrittura di un racconto che andrà ascoltato in una narrazione orale e quello nato per essere letto in silenzio.
Nell’ultimo incontro, strettamente preparatorio per lo spettacolo, si prova, si aggiusta e si riprova. Perché le uniche cose che valga la pena di imparare sulla messa in scena si imparano, appunto, in scena.
GRAN FINALE – SPETTACOLO!
Degna conclusione di un glorioso percorso all’interno della narrazione che ci avrà portato, non senza sforzo ma sicuramente divertendoci, fino a stare su un palco a raccontare storie. Le nostre storie.
NUMERO DI PARTECIPANTI
Il corso sarà attivato al raggiungimento di 10 partecipanti. Poiché nella parte di laboratorio ogni corsista è seguito individualmente dal docente, è necessario che non sia superato il limite massimo di 15 corsisti.
SEDE E COSTO
Il corso si terrà presso Fusolab Laboratorio Creativo, in via Pitacco 29, nel mese di marzo. Il costo è di 160 euro per il corso base, altrettanto per quello avanzato. Chi si iscrive contestualmente ad entrambi i corsi, usufruisce di uno sconto di 50 euro sul totale.
A presto!
Fusolab Laboratorio Creativo e Pierpaolo Buzza.