E' la giornata più
calda dell'anno e allo stesso tempo la più esplosiva nella vita di
Bedford-Stuyvesant, Brooklyn. L’azione ha il suo epicentro in una pizzeria e il
suo riferimento in una stazione radiofonica; fra violenza e delirio, si consuma
uno dei film migliori del regista, che dipinge un potente spaccato delle
tensioni razziali urbane che percorrono la società americana dell’epoca. Alla
base del film ci sono alcuni fatti realmente accaduti: una rivolta ad Harlem
avvenuta negli anni ‘40, l'uccisione da parte di otto poliziotti bianchi di un
uomo di colore e soprattutto il pestaggio da parte di alcuni giovani
italoamericani ai danni di tre afroamericani, davanti a una pizzeria. Uno di
loro venne inseguito fino all'autostrada, dove morì investito da un'auto. La
reazione della comunità afroamericana fu durissima.
« Gente mia, gente
mia. Cosa posso dirvi? Cosa posso dirvi? Ho visto, ma non ho creduto. Non ho
creduto a quello che ho visto. Riusciremo mai a vivere insieme? Insieme
riusciremo mai a vivere? » (Mister Señor Love Daddy, dopo la rivolta)