Proiezione "EL TOPO" di Alejandro Jodorowsky, 1970, MESSICO
El topo è forse il primo esempio di western surreale nella storia del cinema, a metà strada tra il viaggio mistico e l’ascesa messianica; è diviso in capitoli (Profeti – Salmi – Apocalisse) che segnano l’atto dello scavare della talpa (el topo) per emergere verso la superficie. Il film è un complesso crogiuolo di citazioni,rimandi religiosi,allegorie e metafore, scandito in due tronconi: il cammino presuntuoso del pistolero e la sua ascetica rinascita dal sottosuolo, dove vivono esseri deformi, mutilati, nani. Punto di partenza è proprio la diversità, culminata nella mostruosità fisica degli abitanti delle miniere, emarginati da una società borghese in preda a fanatismi religiosi in nome dei quali compie tremende atrocità.